Immaginate una stanza piccola, ma luminosa. Le pareti sono colme di fotografie incastonate in cornici antiche, dalle forme inusuali.
Immaginate che ogni fotografia assomigli a un dipinto fatto di luci e ombre ed emozioni. Alberi che alzano le fronde al cielo come in segno di resa, la sagoma di un pozzo in controluce e poi edera. Vetrate e inferriate come gabbie che lasciano liberi i sogni anziché imprigionarli.
Il passato accarezzato da una malinconia dolce. Lo scorrere del tempo che regala una patina magica a luoghi dimenticati.
“Era un tempo nell’ombra piumata” è la mostra fotografica dell’artista emiliana Annalisa Bondioli che ieri ha ospitato un reading di “Lullaby- la ninna nanna della morte” che mi ha profondamente emozionata. Dalla strada tempestata di sanpietrini si scorgeva la foto più grande e l’edera rampicante che sembrava voler avvinghiare e rapire. Un leggio e quattro lettori. Colette Baraldi, la musa del Disequilibrio che ha dato voce al brano che ha regalato il titolo al romanzo. Una voce inusuale che spiazza e confonde. E poi Pietro Pontieri, la parte più crudele di Marcello. Un sogno cattivo, rabbia e dolore. Quando Roberta ha cominciato a parlare, con la sua voce musicale e avvolgente, ho visto Giada davanti a me. La notte e un treno che non sarebbe riuscita a prendere al volo. E infine Annabella Ferrin che duettava con la lumaca e preparava il salmone. Ci ha fatto sorridere e tenuti in sospeso.
Non posso fare altro che ringraziare Annalisa per l’ospitalità. E consigliarvi di perdervi in via Castel maraldo 63, a Modena, all’ombra piumata delle immagini che ha saputo creare. In bilico tra realtà e sogno. La mostra è aperta fino al 27 giugno.