Lullaby: La recensione di Barbara Bracci dal forum «Scrittori d’Italia»

“Lullaby-La ninna nanna della morte” è la storia di una principessa dell’Est e di un angelo spezzato. La bionda, luminosa, diligente Luana e Giada, Bambina Nera ribelle, due ali di un bruco diventato brutalmente farfalla, due tipi tratteggiati con mano decisa dall’autrice, che nel corso del romanzo ne approfondisce le rispettive personalità, arricchendole in complessità.

Ma tutti i personaggi di Barbara Baraldi sono uno nessuno e centomila, prismi da svelare senza lasciarsi ingannare dalle apparenze, uno su tutti Marcello, scrittore senza Musa e con una mamma opprimente, alienato a tal punto da confondere desideri, sogni, incubi e realtà (“Sogni che diventano incubi, incubi che assomigliano alla realtà”).

Creature della notte più o meno consapevoli e comunque incomprese da una piccola e mediocre realtà paesana fatta di chiacchiere al bar, pregiudizi, convenzioni e rigide appartenenze sociali. Ma la Baraldi è capace di rovesciare gli stereotipi, ed è così che la notte diventa luce, e la luce del sole proietta invece inquietanti ombre, dietro le quali si muove un insospettabile Burattinaio.

Una trama in cui ogni capitolo è nota dolente e necessaria di una trascinante e martellante melodia, di un cammino verso la Redenzione che passa per l’Espiazione e il sacrificio, nel quale ogni incontro, per quanto inaspettato, orienta la narrazione e nel quale l’equivoco diventa filo comune del destino, in una comunione indissolubile tra anime perse, in cerca di una salvezza e di un’identità.

Una crescita e una maturazione sentimentale vissute sulla pelle dagli stessi personaggi, beffati dalla Musa, dall’amore, dalla morte, dalla vita, desiderosi di volare via ( “Vorrei volare via e non sentire più questo dolore”) ma comunque decisi, nel macabro ballo in cui sono stati proiettati, a investigare e fare luce sul nero, misterioso groviglio. Ed è proprio dalla voce dei protagonisti e dalle loro emozioni che apprendiamo lo svolgersi della vicenda, dalle loro parole di sangue, dalle urla taciute, dal dolore e dalle pulsioni sotterranee che scorrono sotto una società di facciata capace di portare il rispetto dei propri valori fino alle conseguenze più estreme. Uno stile sottile, tagliente, immediato e visivo, quasi “grafico”, riscaldato dalla musica e dalla poesia.

Un romanzo che scava in verticale, nei sogni, negli incubi e nelle anime, e indaga in orizzontale, nelle pieghe oscure del quotidiano e ci insegna che “non si conosce mai nessuno abbastanza”.

Barbara Bracci

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AUTORE Barbara Baraldi
TITOLO Lullaby – La ninna nanna della morte
EDITORE Castelvecchi
COLLANA Le Torpedini
Pagine 240
Prezzo 15,00 euro

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