Intervista per La voce del Nisseno

di Michele Bruccheri

Michele Bruccheri intervista la brava e promettente scrittrice di Modena. A maggio, “La bambola dagli occhi di cristallo” sbarcherà in Inghilterra per un editore di bestseller. Numerosi e prestigiosi i riconoscimenti ottenuti.

Barbara Baraldi
Barbara Baraldi

I libri della scrittrice modenese Barbara Baraldi hanno un solo difetto: alimentano il “vizio” di leggere. Fotografa, modella e collezionista di bambole e carillon, la giovane e bella artista, bolognese d’adozione, è principalmente una brava e promettente narratrice. Esplora sagacemente ogni più buio anfratto dell’anima. Ama vestirsi di scuro con qualche piccolo dettaglio colorato. Ha appena pubblicato un nuovo romanzo thriller intitolato “Lullaby, la ninna della morte”. E un paio di anni addietro, per Il Giallo Mondadori, ha dato alle stampe “La bambola dagli occhi di cristallo”, riscuotendo un immane successo. Un caso editoriale. E “La bambola” sbarcherà, a maggio, in Inghilterra per un editore di bestseller.
Si definisce creativa, passionale e testarda. Adora Marguerite Dumas ed Hermann Hesse. Quando scrive s’ispira a Edgar Allan Poe. I suoi libri sconvolgono e turbano nel profondo, possiedono la forza delle parole. Barbara Baraldi, intellettuale poliedrica ed arguta, si racconta in questa intervista rilasciata a “La Voce del Nisseno”.

E’ stato pubblicato il tuo nuovo romanzo intitolato “Lullaby, la ninna della morte” (edito da Castelvecchi, 232 pagine, euro 15,00). Di che si tratta?
E’ un thriller ambientato in una provincia che sembra addormentata, ma in realtà nasconde anime inquiete. Vi sfido a scoprire l’assassino prima dell’ultima pagina”.

Qual è stata la risposta dei lettori?
“E’ appena uscito, ma sto ricevendo i primi commenti ‘a caldo’. Si tratta di impressioni positive, per cui tengo le dita incrociate”.

Le incrocio anch’io. E la critica come si è espressa?
“Le prime recensioni sono positive ma, anche in questo caso, mi limito a tenere le dita incrociate”.

Qual è il calendario per la presentazione del volume?
“Lo sto preparando, in collaborazione con l’ufficio stampa Castelvecchi. Non appena sarà pronto, lo pubblicherò sul mio profilo Myspace e sul mio sito personale www.barbarabaraldi.it”. Continue reading

Lullaby e le opinioni dei lettori

Inauguro una nuova rubrica all’interno del mio sito, dedicata alle mail con le impressioni dei lettori riguardo ai miei testi. Ho pensato di cominciare con le ultime due uscite: “Lullaby” e “Bambole pericolose” e i pareri  di Maurizio e Antonella.
Per apparire su questa rubrica è sufficiente inviarmi un messaggio personale tramite email, tramite facebook o tramite i commenti su questo sito (o in qualunque altro modo vi venga in mente!). Mi limiterò a fare copia-incolla del testo, riservandomi al più di eliminare le frasi che contengono spoiler. Grazie a tutti, le vostre impressioni sono più che benvenute! Continue reading

Lullaby – La recensione di Milanonera

di Eva Massari

Fragili e inquiete, le fate di Barbara Baraldi danzano sulle note di una ninnananna  punk.

Giada, una creatura della notte stretta nel suo universo buio e claustrofobico, e Luana, vibrante di luce nel suo nido di cristallo.

Facce opposte della stessa luna.

Per il mondo sono solo due adolescenti, compagne di scuola che vivono la loro favola fatta di chiacchiere, complicità e sogni da condividere, che se ne fottono dei patti con gli adulti e tessono  incerte la tela delle loro Continue reading

Colpo in canna – Stefano di Marino intervista Barbara Baraldi

LULLABY- INTERVISTA A BARBARA BARALDI

Barbara Baraldi e "Lullaby"
Barbara Baraldi e "Lullaby"

Barbara Baraldi è una delle poche vere professioniste che conosca nella nuova leva dei ‘giallisti’ italiani. È l’impressione che ho ricavato la prima volta che l’ho incontrata al Sud Dinner Bar ospite di Pinketts e Cappi in occasione della vittoria del premio Gran Giallo Città di Cattolica ed è la sensazione che ho consolidato lavorando in più occasioni con lei (nell’antologia ‘Bad Prisma’ curata da Danilo Arona e più recentemente in ‘ Il mio vizio è una stanza chiusa’ , entrambi editi da Mondadori). La professionalità sta nella solerzia della realizzazione dei progetti, la capacità di spaziare tra vari registri narrativi adattandosi con la giusta dose di umiltà ma anche con la consapevolezza del valore del proprio lavoro. Prova ne è “Tracce di sangue nella nebbia” , un ottimo thriller di stampo tradizionale pubblicato su Confidenze in tempi recenti. Vi propongo quindi questa intervista con grandissimo piacere.

Stefano di Marino

SDM: In questi mesi sono apparse diverse tue opere di varia lunghezza: racconti per antologie, un Giallo Mondadori, un lungo romanzo, novelle a puntate… una produzione che si va ad aggiungere al già nutrito numero di pubblicazioni (e premi) nel tuo curriculum. Qual è la differenza tra queste varie forme di narrazione secondo te?

B.B.: All’inizio del mio percorso di scrittrice scrivevo la storia che avevo voglia di raccontare, e non mi ponevo problematiche di tematica o lunghezza. Ora capita che mi vengano commissionati romanzi o racconti. Questo per me non è un limite, bensì un modo per mettermi in gioco e, magari, migliorarmi. La differenza tra le forme di narrazione, per quanto riguarda la mia scrittura, è più che altro organizzativa. Con il giallo a puntate, per esempio, dovevo dividere il romanzo in sei parti che si concludessero con una sorta di climax per spingere il lettore a desiderare di saperne di più, proprio come avveniva nel feuilletton. Dovevo quindi tenere ben presente la lunghezza di ogni puntata e giocarmi la scena di tensione al momento giusto. È stato molto divertente.

SDM. Quale formula trovi più congeniale al tuo modo di raccontare? Continue reading

Lullaby – La recensione di Horror magazine

Lullaby - La ninna nanna della morte
Lullaby - La ninna nanna della morte

Barbara Baraldi, Lullaby. La ninna nanna della morteHORROR/THRILLER – Castelvecchi – Le Torpedini – 2010 – pagine 232 – prezzo 15,00 euro – giudizio: ottimo

“Alberi, sole accecante, campi di grano”.
E buon odore di carta intonsa, quando si apre un libro nuovo di zecca.
E’ qui che avviene il primo delitto del nuovo romanzo di Barbara Baraldi, in un “futuro prossimo” da cui bisogna inizialmente distanziarsi e, come si diceva nelle fiabe, fare un piccolo passo indietro, per capire cos’è appena successo. Ed è proprio un alone di fiaba quello che avvolge la trama, accompagnato dalla melodia dolce e ossessiva della ninna nanna dei Cure.

“Mi guardo alle spalle. Ormai sono troppo lontana dalla strada, completamente coperta dall’ombra della grande cisterna. Avverto il pericolo, mai tornare indietro in caso di pericolo. Troppo prevedibile. Allora corro avanti.
Inciampo.
D’istinto allungo le braccia. Lo abbraccio quasi, la mia bocca a pochi centimetri dalla sua. Spalancata, come gli occhi. Il cadavere, occhi vitrei che non vedono, mi fissa. Sgozzato, scomposto.
Grido.”

La fiaba diventa oscura, nera, rosso sangue, riportandoci alla memoria quel Barbablù che ha disturbato i nostri sonni infantili, o alimentato le nostre fantasie di scrittori e lettori. Continue reading

Il prologo di Lullaby – La ninna nanna della morte

Alberi, sole accecante, campi di grano.

Insetti fluttuanti, ancora alberi e qualche fiore viola a colorare un fosso.

Vedo la mole massiccia dell’ex acquedotto. Aumento il passo per vincere il desiderio di scappare lontano e mettere a tacere l’ansia che mi attanaglia. Scavalco la recinzione bassa. Poco più avanti è sfondata, ma preferisco avere la sensazione di trasgredire.

«C’è nessuno?». Se anche ci fosse anima viva non potrebbe certo sentirmi se sussurro in questo modo.

Un rumore basso.

Procedo seguendo il perimetro, il grigio soffocante rilascia il calore che ha fagocitato durante il giorno. Sembra di essere all’inferno. Continue reading

Viral Lullaby

Lullaby – La ninna nanna della morte (Castelvecchi), ora in libreria, è stato oggetto di una campagna di viral marketing ideata dalle ragazze dell’ufficio stampa Castelvecchi e Elliot. La campagna si è conclusa il 1 marzo con la pubblicazione su Youtube del book trailer e l’annuncio ufficiale dell’uscita del romanzo. I principali portali che in Italia si occupano di letteratura noir e thriller hanno ricevuto, nel corso delle settimane precedenti al lancio, alcuni “indizi” che permettessero di sciogliere il mistero dietro alcune istantanee, che ritraggono luoghi e persone che compaiono nel romanzo.

Ecco alcuni degli indizi che sono comparsi in rete:

http://www.latelanera.com/editoria/news/notizia.asp?id=1958

http://corpifreddi.blogspot.com/search?q=lullaby

http://www.thrillercafe.it/lullaby-4/

http://angolonero.blogosfere.it/2010/02/lullaby-1.html

http://www.thrillermagazine.it/notizie/9397/

http://cityvoxbs.wordpress.com/2010/02/19/lullaby-sta-arrivando/

http://www.racconta.it/modules.php?name=News&file=article&sid=117

http://www.gialloweb.net/main/default.asp

Lullaby1

Lullaby2

Lullaby3

Lullaby4

Lullaby5

 

Lullaby: Gothic Vertigo – la recensione di Maura Chiulli

Lullaby-coverAll’uscita del nuovo romanzo di Barbara Baraldi: Lullaby, la ninna nanna della morte, edito da Castelvecchi nella nuova collana Le Torpedini (p.232, euro 15,00). Ho avuto l’onore di leggerlo in anteprima e fatico a raccoglierne pagine e sensazioni, che mi sono implose nello stomaco. Una bomba.

Visionaria, assassina, indiscutibilmente nera, la penna di Barbara Baraldi sceglie con perizia le posizioni migliori dalle quali colpirci, con la precisione infallibile del cecchino. A quest’ora dovrei essere al lavoro, ma nascondo le ore pagate tra queste pagine che non posso fare a meno di scorrere, con avidità e segreto.

<<Rumore sordo>>, ossimoro caro all’autrice, immagine che scandisce il battito irregolare che mi  affanna, dal Prologo. Punk, non il romanzo, solo il nome di un pupazzo che Barbara Baraldi posiziona sul mio letto: sì, è inevitabile l’identificazione imperfetta e malsana nella protagonista femminile: Giada. Sento di non avere abbastanza fiato per resistere a queste 232 pagine di apnea, ma il coraggio è la necessità di un lessico asciutto, tagliente, immaginifico. Esploro i personaggi con stolida arrendevolezza: questa volta Barbara Baraldi ci regala stati di ansia e di terrore, con quella mossa lieve che solo alla sua mano riesce.

Senza sforzi, sembra che la scrittrice abbia chiaro fin dalla prima pagina dove inserirsi: in quel incavo stretto tra la gola e l’esofago. La morsa ci spinge a scorrere le pagine per tentare una salvezza, una via di fuga dall’orrore di un uomo, che vegeta sognando un matricidio in cambio di Ispirazione e una Ragazza Nera. In un corpo a corpo lacerante, Barbara Baraldi combatte il germe della banalità, regalandoci immagini tutt’altro che prevedibili. Ci obbliga all’Espiazione: peccatori, lettori nuovi e inesperti, anime nere e collaudate, donne bianche e impunite troveranno tortura e redenzione in questa vertigine gotica. La tensione è alta: resto sospesa tra sogno e realtà.

Inganno e verità: la Morte domina questo testo tridimensionale, che mi accoglie, mi ingoia. Nessuna anticipazione, solo un’impressione su Lullaby, una ninna nanna infernale che saprà restarvi dentro lungamente, come un proiettile sotto il cuore, impossibile da estrarre.

di Maura Chiulli, scrittrice.


Lullaby – Intervista per Milanonera

A cura di Marilù Oliva

Lullaby - La ninna nanna della morteCastelvecchi ha appena pubblicato l’ultimo gotico di Barbara Baraldi, Lullaby, la ninna nanna della morte. Una ninna nanna che rintocca dark dopo un prologo insanguinato, una storia divisa in quattro capitoli che serbano già nel loro nome il paradigma di un percorso corvino: Rivelazione, Illusione, Espiazione, Redenzione.
Dietro i protagonisti disegnati con verosimiglianza si staglia un universo paesano coi suoi elementi ricorrenti: il bar, gli amici, i pregiudizi, le diffidenze, i pettegolezzi, il microcosmo come specchio concentrato – e per questo più terrifico – di un male che dall’eternità attanaglia l’uomo. Ma lo specchio si rompe e allora arrivano i guai…

Il titolo del tuo romanzo, Lullaby, (sottotitolo: La ninna nanna della morte), è un sonoro evocativo anche solo alla lettura e appena si entra nel senso della storia si capisce come la musica sia un filo nero che lega i personaggi. Parliamo delle scelte musicali che scandiscono il romanzo.
“Stai fermo, stai calmo, stai tranquillo ora, mio prezioso ragazzo, non lottare o ti amerò ancora di più” recita Lullaby, la canzone dei Cure. Una ninna nanna fatta di paure che si materializzano e cercano di afferrarti come le zampe di un ragno. Se sfuggi ecco Bela Lugosi is dead con le sue spose vergini che ti circondano di fiori appassiti dal tempo. E poi il ritmo del romanzo cambia e così la musica di sottofondo. Martellante, come Ho ucciso paranoia dei Marlene Kuntz. Ora mi fermo; anche la colonna sonora fa parte del romanzo e non vorrei svelare altro. Continue reading

Bambole pericolose: la recensione di Corpi freddi

Bambole pericolose – Barbara Baraldi

Eva, Marta, Silvia, Lisa, Mia, Thabir, Melanie, Simona, Amnesia nomi che si rincorrono, volti che si incrociano, si confondono, d’ambra, di cristallo, di porcellana e poi…
…capelli,
capelli come turaccioli biondi sfiorano le spalle,
capelli come fili di rame coprono la schiena,
cappelli dai riflessi blu lunghi fino ai fianchi,
capelli dal colore della luna scorrono lungo i lati del volto
e poi ancora…
…occhi,
occhi verdi come smeraldi,
occhi blu come cristalli,
occhi rossi di timore,
occhi di mare in tempesta,
e in fine…
…bambole
bambole di porcellane,
bambole di cristallo,
bambole pericolose.

In una Bologna terribile, notturna, spettrale, ancestrale, donne si muovano danzano alla luce della luna dea benefica che tutto illumina e tutto nasconde.
Nei meandri di una città gotica e misteriosa si nascondono e si rincorrono, stirpe blu, pierrot neri, sacrifici, gabbie sospese, mitra, candele, banchetti, lotte, scommesse.

Per il lettore leggere il romanzo della Baraldi significa essere trascinati in uno modo femminile fatto di tormento e di paura, di forza e di dolore dove tutto l’essere è teso a trovare il giusto equilibrio fra l’essere donna e l’essere bambola. Continue reading

Bambole pericolose – La recensione di Thrillermagazine

Bambole pericolose

Barbara Baraldi, Bambole pericolose. Le arti marziali della morteTHRILLER – Mondadori – Il Giallo Mondadori – 2010 – pagine 330 – prezzo 4,20 euro

Una Bologna da brivido… Bambole pericolose di Barbara Baraldi, Mondadori 2010.

Nella mia rubrica “Preso nella rete” di “Thriller Magazine”, per quanto riguarda l’autrice di questo volume avevo scritto ”Mica male la signorina bianco-latte-in-nero Barbara Baraldi che mette un tremolio addosso solo a vederla. Se arriva qualcosa di suo nelle librerie di Siena sicuro che me la pappo. Ma prima mi faccio il segno della croce”.
Il libro è arrivato nelle librerie di Siena insieme con quello di Patricia Wentworth (vedete un po’ che accoppiamento), l’ho preso, mi sono fatto il segno della croce e ho iniziato la lettura. E subito mi sono trovato davanti ad un tentativo di stupro sventato dall’arrivo dell’”angelo salvatore”, ai personaggi di Mia ed Eva colpiti da un dolore che si portano ancora dentro, alle scazzottate per una bella ragazza, all’incontro con la droga.
Niente male come movimento e niente male come ventaglio di personaggi femminili. Eva, dicevo, quello principale, la bambola dagli occhi di cristallo, che lavora per una agenzia pubblicitaria, ha iniziato ad uccidere per “purificare” il mondo. Combatte nella kick boxing allenata da Franco, la gatta Miew a farle compagnia; la diciassettenne Mia lavora presso il bar di Abdul, infastidita da un tizio che la segue sempre, in perenne ricordo della sorella Marta ed in conflitto con la madre; Lisa, sua occasionale compagna, aperta, spigliata, disinibita; Silvia, insicura e infelice vuole a tutti i costi assomigliare ad Eva; Thabir, androgina, intrigante e seducente; Melanie, rabbiosa e crudele, pronta a sfidare Eva in combattimenti senza regola.
E poi la setta misteriosa della Stirpe Blu, i suoi rituali, le sue dissolutezze, il sesso come voglia e come mezzo di potere e sottomissione. Un miscuglio di rabbia, dicevo, e di fragilità, insieme al fascino della lussuria e del godimento dei sensi la ricerca vana dell’affetto, dell’amore, di un sorriso, di una carezza. La rozzezza degli uomini, ma c’è pure Franco che ama, e la infinita varietà delle donne. E nel mezzo Eva a tessere i rapporti, a consigliare, aiutare, combattere, colpire e amare. Nella sua Bologna così bella, perfida e oscura. Continue reading

Intervista per il Blog del Giallo Mondadori

Posizione di tiro – Febbraio 2010 – Barbara Baraldi: “Bambole pericolose”

A cura di Dario pm Geraci


Autrice ormai di spicco del nuovo thriller italiano, Barbara Baraldi con questo “Bambole pericolose” ci porta negli oscuri meandri di una Bologna mai così violenta e spettrale.

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DG: Allora Barbara, pronta ai nostri cinque colpi a bruciapelo?BB: Per citare John Carpenter: sono nata pronta. A parte gli scherzi, grazie Dario, è un onore per me essere ospite sul blog del Giallo.

DG: Se ti guardi alle spalle, come pensi si sia evoluto il tuo stile?
BB: Ho sempre cercato di adattare il mio stile alla storia da raccontare. Ne “La collezionista di sogni infranti” la vicenda parte da una riflessione sul mondo virtuale e i pericoli della rete. In questo caso ho optato per uno stile secco, con frasi brevi e incisive che ricordino l’immediatezza della chat. Seguendo questo ragionamento ho scelto di non suddividere i capitoli e il lettore si trova catapultato dalla mente di Marina a quella di Amelia, le due protagoniste, come in un gioco di specchi. Per “Bambole pericolose” ho cercato uno stile più descrittivo. C’è una Bologna gotica, notturna, combattimenti clandestini come ancestrali riti di sangue. Ci sono magia nera, tradimenti, vendetta e sentimenti primigeni come l’amore e l’odio. La vicenda è descritta in terza persona con alcuni stacchi in prima, come se una telecamera immaginaria offrisse, di tanto in tanto, il punto di vista di uno dei protagonisti.

DG: Come identifichi il tuo pubblico? Tracciaci l’identikit del tuo lettore medio. Continue reading

Bambole pericolose: da oggi in edicola

Bambole pericoloseUna Bologna esoterica, gotica. Brutali combattimenti clandestini come ancestrali riti di sangue. Macabri avvertimenti fin troppo simili a feticci di morte. I segreti della Bambola dagli occhi di cristallo non sono più al sicuro. Un burattinaio feroce promette sballo ed emozioni in cambio dell’anima. I misteri della misteriosa Stirpe Blu. Una ragazzina in pericolo mortale la cui unica colpa è l’innocenza. Una combattente sudamericana in cerca di vendetta e un uomo stanco di combattere costretto nuovamente a farlo per non perdere quello che ha di più importante. Una dark lady pericolosa e seducente come una lama di rasoio. In una ragnatela di tradimenti, un gioco perverso di vita e morte all’ombra della tredicesima luna. Dall’autrice rivelazione del nuovo Italian thriller, il grande ritorno di una temeraria eroina dell’oscuro.

Collana Il Giallo Mondadori, n.2997

In edicola per tutto il mese di Febbraio 2010.

Bambole pericolose: Melanie

Alza gli occhi la leonessa, scruta finalmente la sua avversaria che sembra fremere al lato opposto del quadrato. Melanie Mendes. Guardia mancina, capelli castani ricci e fluenti raccolti da una coda alta. La pelle ambrata che evidenzia i muscoli reattivi. E’ alta e stazzata, bocca carnosa, le palpebre strette scoprono la ferita scura dell’iride infuocato. Le narici si stringono e si dilatano. Un toro nell’arena, un cane da combattimento pronto a lanciarsi contro l’avversario per farne strazio.

L’arbitro ripete le regole ma le due donne non stanno a sentirlo. Si studiano, si osservano. Nessun cenno di esitazione, nessuna delle due abbassa lo sguardo. Un braccio di ferro, guerra psicologica. Niente è da prendere con leggerezza quando sei sul ring. Il tempo perde consistenza, un attimo e le due procedono al rituale del saluto dando il via all’incontro. Continue reading