Prossima fermata: Lucca comics and games

10304769_741052235957441_369204938511251370_nCome di consueto, eccomi ad elencarvi in miei appuntamenti nell’ambito della manifestazione:

Potrete trovarmi durante la giornata di sabato 1 novembre 2014.

  • ore 11.45 sala Ingellis: Relatrice per presentazione di “Fiabe immortali”, il nuovo libro illustrato di Paolo Barbieri
  • ore 12.30 stand Mondadori: firma copie Striges e Scarlett
  • ore 15.15 intervista Fantasy on air
  • ore 16.00 auditorium San Romano: tavola rotonda con gli altri autori Mondadori Chrysalide. Seguirà firmacopie

La Gazzetta di Modena: Barbara, la “regina del gotico”

Oggi su La Gazzetta di Modena sono ospite della giornalista Laura Solieri per parlare dei miei romanzi, del mio amore per l’Emilia e, per la prima volta, di un nuovo progetto che vedrà la luce il prossimo anno. L’articolo fa parte della rubrica Una foto, una storia. Mi è stato chiesto di presentare alcuni scatti di momenti significativi della mia vita, da cui è stato sviluppato l’articolo. Potrete vedere quindi alcune foto inedite che non avevo mai avuto il coraggio di pubblicare. When I was just a little girl…

la Gazzetta di Modena

 

BB on air su Radio Dimensione Musica: Segnalibro, la nuova rubrica letteraria

RDMSapete che amo la radio, i libri e la musica. Mettete insieme tutte e tre le cose ed ecco a voi la nuova rubrica on air Segnalibro – dalle parole alla musica. L’idea è nata in modo estremamente naturale dopo l’ultima chiacchierata radiofonica con la bravissima dj Chiara Felici, conduttrice tra le altre cose di Canale 666, l’appuntamento ormai storico di RDM con Dylan Dog. Dopo aver parlato delle streghe di Striges, di fiabe e misteri e del mio amore per l’Indagatore dell’incubo, ecco che alla fine della trasmissione Chiara mi fa: ti andrebbe di parlare insieme di libri in una rubrica tutta nostra?

Detto, fatto. Ogni primo lunedì del mese alle 17:20 su Radio Dimensione Musica, Chiara mi ospiterà per questo nuovissimo appuntamento. Ogni mese consiglierò un libro, un classico o una novità scelta tra gli ultimi arrivi negli scaffali e ne parleremo insieme. Nessun limite di genere, spazio alle emozioni: literary fiction, horror, biografie, storie fantastiche o di fantascienza, classici del gotico o storie d’avventura. Al termine della breve chiacchierata proporrò una canzone a tema a fare da colonna sonora alla storia.

Vi aspettiamo per il primo appuntamento lunedì 1 settembre alle ore 17:20 su RDM! 

Appuntamenti successivi del 2014: 6 ottobre, 3 novembre e 1 dicembre. Non mancate!

Striges – La voce dell’ombra su Letteratura & cinema

Foto di Alessia PivaSul blog Letteratura & cinema è uscita una bellissima recensione di Striges – La voce dell’ombra firmata Marika Bovenzi. Una recensione che mi ha emozionato profondamente perché, dalle sue parole, Marika sembra aver percorso i corridoi del Santuario delle streghe insieme ai miei personaggi.

La condivido con piacere insieme alla foto di una lettrice, Alessia Piva, che ha interpretato Striges attraverso un make-up da brividi e una foto dalla forte intensità emotiva.

Vi lascio alle parole di Marika, ricordandovi che potete leggere la recensione di Letteratura & cinema per intero, guardando le splendide foto che sono state scelte per corredare l’articolo, cliccando qui.

“Solo l’amore più grande può bruciare oltre le fiamme del rogo”. Una semplice frase che racchiude l’essenza stessa del libro, del secondo attesissimo volume della saga che vede protagonista Zoe, una ragazza apparentemente normale che ignora il suo passato, forte e fragile al tempo stesso; una sorta di contraddizione vivente in cui pregi e difetti convivono, accettandosi e annullandosi a loro volta; una adolescente la cui quotidianità viene stravolta da segreti rivelati e da nemici antichi che le porteranno via ogni cosa.

Alla fine del primo romanzo abbiamo lasciato Zoe mentre scappava dal suo “inferno” in sella alla moto del suo antico amore, Sebastian, condannati a un passato di infelicità, ma ad un futuro di altrettanta oscurità a causa delle loro diverse nature e dell’antica rivalità che corre tra Streghe e Inquisitori. Nel nuovo capitolo ritroviamo la giovane nel Santuario delle streghe, un luogo sacro, il cuore pulsante della magia, anima dell’enorme potere che scorre nelle sue vene, dove si troverà ad affrontare diverse situazioni che la porteranno a dubitare della sua stessa identità.

Da questo nuovo libro si evince il senso di perdita, di dolore, dell’affezione alle piccole cose e ai particolari con cui Zoe deve fare i conti. Tutto ciò che prima era certezza, sicurezza, viene sgretolato, smontato in quello che a lei sembra un attimo, ma che in realtà è un lungo periodo in cui perde la percezione di ciò che le succede. Deve sopravvivere al vuoto dentro di lei come un enorme buco nero, dove ricordi e frammenti della sua vita sono scomparsi; deve far fronte alle nuove regole imposte da un luogo a lei sconosciuto, ma che in qualche modo intreccia continuamente fili con il suo passato e soprattutto deve affrontare diverse creature che si stanziano sul suo cammino. E’ una continua ricerca “di ciò che era e di ciò che potrebbe essere”, e solo quando riesce a ristabilire i punti cardini della sua vita, inizia ad avere la percezione dell’enorme potenziale che può avere la Custode delle falene e quindi a ricostruire l’enorme enigma che le avvolge l’anima.

Ritroviamo poi anche un collegamento al primo libro, “La promessa immortale”, in cui Zoe e Sebastian promettono di trovarsi ed amarsi al di là del tempo e dello spazio, come era successo quattrocento anni prima e come succede poi in questa nuova avventura, in cui apparentemente i loro corpi sembreranno distanti, ma le loro anime riusciranno a sfiorarsi e riconoscersi da principio. A fare da sfondo a tutto, troviamo la rievocazione in qualche modo di luoghi antichi (come l’acquedotto romano o Stonehenge) e mistici (come il lago, che nelle leggende antiche era simbolo del passaggio dalla vita terrena all’Oltretomba), che sin dalle prime pagine del romanzo evocano quel senso di arcano ed esoterico, accompagnato il tutto da personaggi secondari, ma non meno importanti come Misha, il famiglio di Zoe; Sam, una sorta di stella guida della strega, già incontrati nel primo volume, o ancora nuove conoscenze come l’antico popolo delle Amazzoni, negromanti, fate e demoni.

L’autrice con questo secondo volume, autoconclusivo come il primo, regala al lettore una storia forte e mozzafiato, capace di emozionare e, a tratti, lasciare senza parole. Per questo se avete voglia di provare un turbinio di sentimenti e immergervi in una quotidianità dove tutto è possibile, non mi resta che consigliarvelo assolutamente e augurarvi una buona permanenza al Santuario.”

Striges – La voce dell’ombra… in salsa bolognese

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Denise Paganelli ha realizzato il primo cosplay di Striges

A pochi giorni dall’uscita di Striges – La voce dell’ombra sono arrivati i primi meravigliosi omaggi al romanzo da parte delle lettrici e dei lettori che si sono già avventurati nel Santuario delle streghe. Fotografie, disegni, fan art. Non trovo le parole per dirvi quanto li apprezzo e quanto mi facciano sentire la vostra vicinanza. Per chi volesse ammirarli, può farlo nella sezione Contenuti speciali, alle voci Le foto dei lettori e Illustrazioni e fan art. Qui a lato potete vedere il cosplay realizzato dalla splendida Denise Paganelli. La somiglianza con la Zoe dipinta in copertina da Nicoletta Ceccoli – con tanto di farfalle tra i capelli – mi ha letteralmente incantata.

E non è l’unica magia avvenuta in questi primi giorni di pubblicazione del romanzo. Federico Galloni, uno dei “maghi bolognesi” esperti di dialetto locale, ha tradotto l’incipit del romanzo. Quella della traduzione in dialetto locale è un’arte, e gli accenti sono tutto. Durante la lettura, alla recente presentazione alla libreria IBS di Bologna, ci credereste che nonostante abbia scritto io il testo ho capito soltanto un paio di parole?

Voglio condividere con voi questa sorta di… incantesimo. Ecco a voi la prima pagina di Striges – La voce dell’ombra in “salsa bolognese” (ovvero in dialetto), per gentile concessione di Federico Galloni. Vi sfido a leggerlo a voce alta 😛

Una ṡvêglia col scramlézz
A tribulé magâra pr avrîr i ûc’. A n arivèva briṡa d åura ed sculpîr i quî in drétt ala mî fâza. A vdêva incôsa ed ṡgaitón cme un acuarèl mèż scanzlè. A ṡbarlucèva, mo la lâma ed lûṡ la m tajèva cunpâgna una scurtlè. Avêva la båcca amèra, la längua ch’la savêva ed fèr, i lâber infuganté cme s’i fóssen bruṡè dal såul.A vlêva lisèri con la man, mo a n êra bṡa bôna ed môver al brâz, cme s’al fóss tròp paiṡ par tirèrel só. La lôrgna ch’avêva adòs l’êra paiṡa cme una quêrta inbuté ch’la m scuizéss.A mandé żå a fadîga. La gåula l’êra sacca cme s’an bvéss una gåzza da una stmèna.
A n savêva da che pèrt prilèrum, fòra d sentimänt, int una vèga sånn sänza insónni e sänza culûr, inbrujè int una nabbia ch’la parêva ch’la m magnéss. Con la nustalgî ed senter avṡén a mé una våuṡ ed famajja ch’la m chietéss. Arcgnósser un armåur ch’am féss intànnder in duv a m fóss. Pr un pôc a sté lé fairma a ascultèr. Mo tótt quall ch’arivé d åura ed sénter l êra l ans dal fiè ch’a tirèva apanna. Intåuren a mé ai êra såul silänzi.

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Illustrazione di Ilenia ‘Persefone’ Restani

Un brusco risveglio
Aprii gli occhi a fatica. Non riuscivo a mettere a fuoco l’immagine di fronte a me. La visione era distorta come un acquerello dai contorni sbiaditi. Sbattei le palpebre alcune volte, la luce mi colpiva come una lama affilata. Sentivo la bocca impastata e un gusto ferroso sulla lingua, le labbra bruciavano come se fossero arse dal sole. Tentai di sollevare la mano per sfiorarle, ma non riuscii a muovere il braccio, come se fosse troppo pesante per spostarlo. Il torpore era come una coperta pesante che mi schiacciava. Deglutii dolorosamente. La gola era in fiamme ed ero assetata come se non bevessi da giorni. Ero priva di punti di riferimento, la coscienza assopita in un dormiveglia ostinato senza immagini né colori, persa in un orizzonte lattiginoso che sembrava volermi inghiottire. Avrei voluto sentire il suono rassicurante di voci familiari intorno a me. Riconoscere un rumore che mi facesse capire dove mi trovavo. Rimasi in ascolto per alcuni istanti. Ma tutto quello che riuscii ad avvertire fu il lieve affanno del mio respiro. Intorno a me c’era soltanto silenzio.

Ho corredato l’articolo con la meravigliosa illustrazione, romantica ed evocativa, che Ilenia Persefone Restani ha dedicato a Striges.

Mi raccomando, aspetto le vostre opere di ingegno… o forse di magia.

Striges la voce dell’ombra: la prima recensione

L'illustrazione in copertina è di Nicoletta Ceccoli
L’illustrazione in copertina è di Nicoletta Ceccoli

“C’era una battaglia in corso che reclamava il mio contributo.
La mia coscienza si era risvegliata
da un torpore che sembrava durato secoli,
e con essa il senso di responsabilità.
Mi chiamavano la Custode delle falene
e il mio potere parlava al popolo fee.
Era giunto il momento di riunire tutte le creature soprannaturali
e chi come me si era sempre sentito diverso.
Era il momento di liberare streghe, negromanti, fate e Amazzoni
dalla persecuzione degli Inquisitori
e guidare il mondo verso la pace.”

Il conto alla rovescia è giunto al termine: oggi esce in libreria Striges. La voce dell’ombra, il mio nuovo romanzo edito Mondadori. La meravigliosa copertina è firmata dall’artista Nicoletta Ceccoli.
È una strana sensazione per me. Emozione, timore, batticuore. Lo scrittore lavora per mesi, a volte anni a un romanzo e “quando nasce” è come se improvvisamente non gli appartenesse più, diventa dei lettori. Il romanzo, come una farfalla, esce dal suo bozzolo e prende il volo posandosi sui lettori che lo scelgono e lo fanno proprio.

Un romanzo nasce da dentro, dalla parte più profonda dell’anima di chi lo scrive. A volte penso che la scrittura sia una sorta di magia e che le storie esistano già da qualche parte, in un universo parallelo e il compito dello scrittore sia, al pari di quello di un medium, di portarle in questa dimensione.
Per questo quando qualcuno, lettore, giornalista che sia, partecipa emotivamente alla narrazione, sente i protagonisti respirare e si perde nella storia come fosse un labirinto di emozioni da cui uscire solo all’ultima pagina, be’ questo per lo scrittore è il regalo più grande.

È con grande emozione che vi sottopongo la prima recensione di Striges La voce dell’ombra. È uscita su Sognando tra le righe ed è firmata Sara Sangue blu. Ne estrapolo un piccolo stralcio ma potete leggerla tutta qui, anche perché non contiene assolutamente spoiler e, lo ammetto, mi ha profondamente commossa. Si parla di tutto, dai personaggi all’ambientazione ed è ricca di citazioni e pareri motivati.

“Qualunque sia la cosa che possiate cercare in un romanzo qui la potete trovare.
Azione, suspence, magia, amore, avventura, brivido.
Barbara Baraldi, regina del gothic suspance in questo libro che sempre più mi appare, rispetto al precedente, una vera favola nera, ci fa tremare più di una volta grazie ai tanti nemici annidati in ogni angolo e all’atmosfera inquietante che pervade quasi ogni pagina (…).
Capita infatti perfino che arrivi un certo Adam a mettere in crisi la nostra protagonista che, fuggita da Milano in sella al cavallo d’acciaio del suo principe in nero (Sebastian), dopo un tragico incidente si risveglia in uno strano e misterioso luogo, circondata da strane e misteriose persone… tra cui appunto questo giovane magnetico e affascinante da cui si sente fastidiosamente e inspiegabilmente attratta.
Non pensiate si tratti del solito triangolo; anzi rappresenta un vero e proprio colpo di genio (oltre ad una buona manciata di peperoncino a speziare la squisita ricetta) che sono sicura anche voi apprezzerete.
Ma non sarà certo l’unica cosa sconvolgente che vi aspetterà tra i tanti capitoli che colorano “La voce dell’ombra” perchè Barbara Baraldi è stata magistrale nel dar vita a continui colpi di scena in un orchestrazione talmente perfetta e naturale da far sembrare plausibile l’impossibile e facendo funzionare tutto alla perfezione (…).
Il risultato è un romanzo che sconvolgerà le certezze di ciascun personaggio.
E del lettore.
Negromanti, traghettatori di anime, come Valentino. Nuovi abili e devoti famigli come Merlino. E tante nuove streghe come Adelaide, Morgween, Lucrezia (figlia di una Furia) mezza demone della Vendetta e Jezebel.
Tante sotto-storie diverse che si intersecano per le altrettante creature diverse che trovano rifugio in quel luogo specialissimo e affascinante che è il vero e proprio cuore pulsante del romanzo, su cui tutto si costruisce: il Santuario delle Streghe.
Un luogo mistico, eretto a protezione e difesa delle creature del crepuscolo e delle streghe in particolare, e un ambiente stimolante dove poter esercitare i poteri, voluto fortemente dalla Sorellanza e costruito verso la fine del dodicesimo secolo da tre importanti streghe denominate le Tre Madri Erranti, tra cui una, Erzsebeth Bathory, che col passare dei secoli divenne molto malvagia (…).
Non esito ad affermare che, secondo me, Striges la voce dell’ombra rappresenti l’apoteosi della narrativa fantastica italiana, in quanto contiene in sè talmente tanti elementi così ben amalgamati tra loro, da costituire un manifesto di quello che io, da appassionata lettrice di Urban Fantasy Young Adult, cerco in un romanzo di questo tipo”.

Nel pomeriggio, come promesso, Mondadori darà a tutti i lettori la risposta tanto attesa sulle sorti del terzo volume di Scarlett, quindi ci aggiorniamo prestissimo!

Solo l’amore più grande può bruciare oltre le fiamme del rogo

L'illustrazione in copertina è di Nicoletta Ceccoli
L’illustrazione in copertina è di Nicoletta Ceccoli

Uscirà martedì 11 marzo il mio nuovo romanzo Striges – La voce dell’ombra.

Zoe sognava di ribellarsi al suo destino di strega e inseguire la libertà insieme a Sebastian, l’inquisitore di cui è innamorata, il suo carnefice. Ma la moto su cui stanno fuggendo finisce fuori strada, e Zoe si risveglia dopo un lungo coma in un luogo sconosciuto. Non ricorda nulla dell’incidente né di Sebastian, ma un nome compare nei deliri della febbre: Adam. Chi è lo sconosciuto emerso dal suo inconscio? E chi sono le creature che popolano i corridoi del santuario, l’istituto in cui le streghe della Sorellanza la stanno curando affinché compia il suo apprendistato? Semidei, vampiri, fate, mutaforma e le più varie creature vittime di persecuzioni trovano asilo tra le mura dell’accademia. Ma Zoe non avrà pace finché non realizzerà il solo incantesimo che le stia a cuore: ricostruire il proprio passato e ritrovare il suo grande, impossibile amore.

La presentazione di Striges – La voce dell’ombra è fissata per giovedì 13 marzo alla libreria IBS di Bologna (via Rizzoli, 18) alle ore 18:00. Moderano l’incontro Alberto Sebastiani (giornalista de La Repubblica) e l’artista Paolo Barbieri.

All’uscita del volume mancano

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In contemporanea con l’uscita del volume, Mondadori annuncerà la sua decisione in merito all’uscita di Scarlett 3

Solo l’amore più grande può sopravvivere alle fiamme del rogo

L'illustrazione in copertina è di Nicoletta Ceccoli
L’illustrazione in copertina è di Nicoletta Ceccoli

L’11 marzo sarà in libreria il mio nuovo romanzo. Il titolo è Striges – La voce dell’ombra.

La protagonista è Zoe, strega ribelle dall’animo romantico, innamorata del letale inquisitore Sebastian, il suo carnefice, colui che in una vita passata l’ha condannata al rogo.

È con il cuore palpitante di emozione e un po’ in punta di piedi – forse per non svegliare le creature che popolano il romanzo – che vi presento la copertina del libro. La stupenda illustrazione è opera di Nicoletta Ceccoli, straordinaria artista capace di dar vita a immagini che provengono da un mondo onirico, incantato, fiabesco, dove la poesia si fonde con l’estetica dark. Come molti sanno già, sono una grande fan del lavoro di Nicoletta, e quando in Mondadori mi hanno mostrato la bozza della copertina realizzata proprio da lei ho quasi avuto un mancamento!

Credo che la copertina del volume catturi alla perfezione l’essenza di Zoe, il potere che scorre nelle sue vene come uno sciame di farfalle, i suoi capelli del colore delle foglie in autunno, la malinconia e la fierezza del suo sguardo.

Benvenuti al Santuario delle Streghe

keidIl Santuario deve il suo nome al fatto che la sua fondazione è stata fortemente voluta dalle streghe della Sorellanza, ma offre asilo anche ad altre creature. Verso la fine del Dodicesimo secolo, la Sorellanza incaricò Emilio da Vareilles, un architetto che aveva contribuito a realizzare Notre Dame de Paris, di progettare un rifugio in cui le streghe potessero riunirsi e divulgare liberamente la propria conoscenza. Col tempo, verso la fine del Quattrocento, in piena escalation della caccia alle streghe, la struttura venne estesa fino a rendere il Santuario una vera e propria cittadella fortificata. Quasi un secolo dopo, mentre in Europa imperversavano i roghi, le tre streghe più potenti dell’epoca si riunirono per proteggere il Santuario dal mondo esterno, in modo che non fosse visibile eccetto che per gli iniziati. Questo fu possibile grazie a un incantesimo generato dall’unione della loro magia. Quelle tre streghe erano chiamate le Tre Madri Erranti. Una di loro era Erzsebet Bathory.
All’inizio del secolo scorso, la Sorellanza ha aperto le porte dell’Accademia e, quindi, del Santuario, a tutte le creature non umane in difficoltà o vittime di persecuzioni. Ancora oggi si chiama Santuario delle streghe, ma nei suoi corridoi è comune imbattersi in creature di tutte le specie, come semidei e mutaforma, mezzi demoni e fate.

Dall’esterno proveniva una tenue luce che tingeva le pareti di un bagliore lunare. Mi raccolsi in posizione fetale, e per un attimo mi sentii una creatura in grembo alla fortezza, come se il Santuario fosse stato un’entità viva e pulsante, una crisalide di pietra, madre depositaria di memorie assopite, impregnate di remoti rancori. Non c’era alcun rumore intorno a me. Solo silenzio. Eppure mi sembrava di poterlo udire, il respiro di questi antichi muri. Era basso e cadenzato, scandiva i nomi di divinità dimenticate, raccontava di gesta leggendarie la cui eco non si era ancora spenta.
Nonostante Sam mi avesse detto che al Santuario sarei stata al sicuro, non riuscivo a sentirmi protetta. C’era qualcosa di crudele che aleggiava nell’aria intorno a me, una forza oscura e travolgente come quella della natura più violenta. Mi sentivo come se fossi stesa sulle pendici di un vulcano in procinto di eruttare, o coi piedi bagnati dalla risacca quando l’aria è ancora ferma, ma all’orizzonte si staglia il profilo di un uragano.
Eppure, ancora tutto taceva, tutto sembrava tranquillo. Mi sforzai di pensare positivo, mi dissi che era tutto sotto controllo. Che le streghe che abitavano questa roccaforte non avrebbero permesso che mi succedesse nulla di male.

Mancano poche settimane all’uscita di Striges – La voce dell’ombra, fissata per l’11 marzo. Per me non è semplicemente il seguito del volume La promessa immortale, ma un libro a sé, la storia che avevo intenzione di raccontare quando ho cominciato a scrivere la saga di Zoe, ma che aveva bisogno di un volume introduttivo prima di diventare reale. Per la prima volta, l’universo di Scarlett e quello di Striges si incontreranno, e avverrà all’interno del Santuario delle Streghe. Proprio per questo motivo, in contemporanea con l’uscita del volume, Mondadori renderà nota la sua decisione in merito al terzo volume della trilogia Scarlett.

L’illustrazione (non è la copertina del volume, di quella parleremo più avanti) è dell’artista Przemek Nawrocki.

Buon 2014!

20140102-131913.jpgOggi è il 2 gennaio, e spero non sia troppo tardi per augurare a tutti voi che mi seguite con affetto uno splendido anno nuovo, da parte mia e da parte del piccolo Sky nella foto! 😉

Dato che ormai è una tradizione, anche quest’anno vorrei approfittare degli auguri per qualche anticipazione su “quello che verrà”. Tanto per cominciare, il 3 marzo è fissata l’uscita del mio nuovo romanzo per Mondadori. Il titolo è Striges – La voce dell’ombra, ed è il secondo capitolo della saga “stregonesca” di Zoe. Chi ha letto il primo volume di Striges sa che, come Scarlett, la saga è caratterizzata da volumi autoconclusivi, un romanticismo di fondo, molta magia e molti colpi di scena. Questa volta, però, i colpi di scena saranno davvero sconvolgenti: dopo l’addio a Milano, ambientazione del primo capitolo, Zoe si trova prigioniera in un luogo sconosciuto dove la magia è stata bandita, ma soprattutto le sono stati rubati i ricordi della storia d’amore con Sebastian, l’inquisitore. Dovrà frequentare l’Accademia delle streghe e scoprire quale segreto si cela tra le torri del Santuario delle Streghe. Ci saranno nuove creature, nuovi poteri con cui confrontarsi e nuovi personaggi, tra i quali una strega cattiva dai poteri pressoché illimitati che ha attraversato i secoli alla ricerca di Zoe per convertirla al lato oscuro della magia, il misterioso Adam e l’enigmatica Ligea, ma rincontreremo anche alcuni dei comprimari del primo volume, in primo piano Misha, col quale il rapporto diventa più profondo è moolto più complicato, senza dimenticare che in questo secondo volume ci sarà una sorta di crossover con la mitologia della saga “sorella” Scarlett.

E a proposito di Scarlett, voglio ricordare a tutti voi che attendete con pazienza l’uscita del terzo volume che la saga è più che mai nel mio cuore. Segnalo che alcuni lettori hanno fondato una pagina facebook per aiutarmi a velocizzare l’uscita del terzo volume. Trovate tutti i dettagli a questo indirizzo. Fatevi sentire! Nonostante a volte sembrino un po’ distanti, in Mondadori sono molto attenti alla voce dei lettori. Posso assicurarvi che questi giorni saranno cruciali!

Tra le novità editoriali che porterà questo nuovo anno c’è Aurora – Sleeping beauty, una mia personale interpretazione della fiaba della Bella addormentata che uscirà per l’editore Pavesio e sarà illustrata dal grande Lucio Parrillo, straordinario artista e illustratore di punta della scuderia Marvel. Più avanti, nel corso dell’anno, ci sarà il mio esordio come soggettista tra le pagine di Diabolik, con una storia criminale e molto romantica. Chi mi conosce sa che una delle mie passioni è proprio il fumetto, e non vedo l’ora di rivelarvi qualcosa di più.

Non mi resta che augurarvi che l’anno nuovo possa incantarvi con la magia delle sue nuove storie.

Con affetto

Barbara Baraldi

Buon compleanno, Zoe!

Streghe- StrigesC’è un momento dell’anno, un punto al di fuori del tempo in cui si dice che il confine tra il regno dei vivi e quello dei morti si assottiglia. È l’antica festività pagana di Samhain, meglio conosciuta oggi come Halloween, la notte in cui secondo la tradizione celtica veniva abbassato lo Scudo di Skathach che separa i mondi, permettendo al caos di invadere il regno dell’ordine e ai morti di camminare tra noi. Leggende e tradizioni ci hanno raggiunto fino a oggi e alcune affondano le radici in macabri rituali. Si pensa che l’uso di intagliare le zucche derivi dai cacciatori di teste celtici che, certi che lo spirito risiedesse nella testa, la tagliavano ai nemici e la conservavano per questa notte magica, convinti che in questo modo non potessero tornare a perseguitarli.

Zoe, la protagonista di Striges, compie gli anni proprio in questa notte magica.

Dimenticate vecchie megere, i cappelli a punta e i manici di scopa. Le streghe sono tra noi, sono donne sagge, donne coraggiose, studiose della natura umana dotate di straordinari talenti nella musica, nell’arte, nella danza e nella scrittura. E Zoe è una di loro.

Per festeggiare il suo compleanno ho chiesto ai lettori un contributo speciale. Ed ecco che Striges si è vestito a festa. Un grazie a tutti voi, lettori passati e futuri e buona festa delle streghe a tutti.

Le foto sono, in ordine di apparizione, di: Giada B., Paolo Barbieri, Gerardina Salerno, Elisa Amareilibri
(quarta e quinta foto), Donato Forte, Stefano Barbieri, Federica Kikka Verduzzo e Francesca Holmes Colantonio, Virginia valori, Antonio Pantani, Camilla Voodoosmile e Sabina Salerno, Antonio Pantani, Andrea Di Carlo, Donatella Sapiens Betti, le penultime due ancora di Antonio, e topo Mino, che già abbiamo conosciuto in queste pagine è di Francesca Rapini e Maurizio di Nardo.

Buon compleanno Zoe!

Intervista in tema Halloween su My generation

574724_10200758226904942_407977656_nOggi, martedì 29 ottobre alle 20,00 sarò ospite della trasmissione radiofonica My generation, in onda su Radio Verona (giornale L’Arena e Telearena) su 103. Anche in streaming.

Si parlerà della notte di Halloween e delle tradizioni antiche e moderne che racchiude, ma anche dei miei romanzi, di musica e di tanto altro.

Durante la serata vi consiglierò un film e una canzone in tema con la notte di Halloween.
Voi cosa proponete?

Per ascoltare la trasmissione in streaming basta seguire questo link.

Ci vediamo a Lucca, tavola rotonda, firmacopie e premiazione del concorso Chrysalide

Concorso Chrysalide

Finalmente ci siamo! Venerdì primo novembre, nell’ambito di Lucca comics & games, saranno proclamati i vincitori del concorso Mondadori Chrysalide.

La premiazione avverrà alle ore 16 presso l’auditorium San Girolamo a Lucca. Durante la cerimonia premierò il vincitore di una delle cinque sezioni del concorso.

Dopo la premiazione, alle seguirà una tavola rotonda sul fantasy, moderata da Sergio Altieri, il traduttore italiano dei libri del ciclo Game of thrones di George R. R. Martin. Con me ci saranno, sempre della scuderia Chrysalide, Francesco Falconi, Leonardo Patrignani, Emma Romero, Vanni Santoni e Licia Troisi.

Riepilogo appuntamenti:

Venerdì 1° novembre ore 16.00 Premiazione concorso Chrysalide

A seguire: Tavola rotonda in Auditorium san Girolamo

Sabato 2 novembre ore 12.30 presso Stand Modadori sessione di autografi

Per saperne di più: Lucca comics & games 2013

Non mancate!!

BookSoundtrack per Caffè letterario di Repubblica


foto (9)L’estate sta finendo e la malinconia autunnale comincia a farsi sentire. Ma insieme, c’è anche un nuovo fermento e tante novità che premono per essere svelate. Ne parlo con il giornalista Alberto Sebastiani che mi ha intervistata per Caffè letterario, il blog di Repubblica. Si tratta di un’intervista molto musicale e tra Johnny Cash e Zola Jesus vi regalo qualche anticipazione sulle nuove uscite. Enjoy!

“È per molti la regina del gotico italiano, e potrebbe parlare per ore del suo amore per la musica. Barbara Baraldi ne ascolta sempre, e la porta nei suoi testi fino a renderla non solo colonna sonora («sarebbe bello se i miei lettori ascoltassero le canzoni che cito, mentre leggono») ma anche parte della narrazione. In Striges, di cui sta ultimando il secondo volume, «le canzoni diventano parte del testo, sono evocate e ne sono citati alcuni versi, le parole che la protagonista non riesce a trovare. È in taxi, sua madre è morta e non ha una casa dove tornare, ed ecco le note di There is a light that never goes out degli Smiths. Grazie a quella melodia, a quel testo, riesce finalmente a piangere».

Smiths, Joy Division e altri classici della cosiddetta musica alternativa sono la colonna sonora delle giornate e dei libri della Baraldi, che quest’anno non è andata in ferie, troppo lavoro: «Sto editando Misteri, segreti e storie insolite di Bologna, che esce per Newton Compton a novembre, poi c’è il secondo Striges per Mondadori che uscirà a marzo 2014 e sono alle prese con una nuova sceneggiatura per Dylan Dog». E poi c’è una storia illustrata con Lucio Parrillo, «un progetto che mi ha preso profondamente», la riscrittura della fiaba La bella addormentata nel bosco: «immagino che Aurora si svegli, non aspetti il principe, ma si vesta da guerriera per riprendersi ciò che le è stato tolto. Un’eroina, che rivelerò al pubblico a inizio 2014».

Storie inquiete, spesso con figure femminili combattive. Non dice i titoli dei libri in arrivo, «perché potrebbero cambiare da qui all’uscita», ma quel che ascolta in questi giorni sì: nulla da ombrellone, ovviamente, ma si tratta di «quel mood che cerco di avere nei miei libri, quel romanticismo non dozzinale, quell’emozione che ti prende e ti porta via». Parla di Johnny Cash, di Sea talk di Zola Jesus,Run dei Snow Patrol, che vorrebbe portare nei suoi lavori. «Noi scrittori non inventiamo niente, troviamo storie e le portiamo ai lettori. E mi piace pensare alla musica come al respiro dei libri, a qualcosa che permette di catturare emotivamente il lettore, che lo coinvolga sensorialmente. La musica emoziona, e io voglio che il mio lettore viva il testo anche attraverso l’esperienza musicale».

Ma se esce dai suoi libri, e si chiede quale sia la colonna sonora dei nostri giorni, cioè “sociale”, allora pensa a quella del film Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, composta da Hans Zimmer e James Newton Howard. «Un suono buio ma eroico, perché sempre più persone oggi sono in questa situazione, ognuno nel suo piccolo. Vivo nella Bassa modenese, un anno fa il terremoto ci ha messo in ginocchio. I negozianti hanno aperto nei loro garage, si è lavorato dove si poteva, stringendo i denti, senza soldi. Ci siamo rimboccati le maniche, e a luglio ha aperto un centro dove i commercianti hanno potuto avere spazi. Sono storie di un periodo di crisi, oscuro, in cui tanti si fanno eroi»”.

 

Striges: l’intervista su Fantasy Magazine

Al Salone del libro di Torino con Emma BranderAl Salone del libro di Torino ho incontrato la splendida Emma Brander che mi ha intervistata sull’universo di Striges ed è riuscita a scucirmi qualche anticipazione sul secondo volume della saga. Con molto piacere vi segnalo l’intervista in questione uscita su Fantasy Magazine. 

“Il libro racconta le vicende di Zoe, una ragazza che scopre di essere la reincarnazione di una strega. Il romanzo non si concentra solo sull’aspetto fantastico, ma anche sui sentimenti della protagonista. Zoe infatti vive un amore contrastato, perché il suo cuore batte per un inquisitore. Nella nostra intervista, la scrittrice ci ha svelato di essere già al lavoro sul secondo capitolo. Ci ha svelato inoltre le sue fonti di ispirazione e ci ha concesso qualche anticipazione sul prossimo volume”.

Di cosa parla Striges?

Foto di Alessandro VarrialeStriges nasce dalla mia passione per la stregoneria, che si è scatenata quando avevo diciassette anni. Si tratta di una vicenda un po’ particolare. Abito in un paesino nella campagna emiliana e la notte venivo spesso svegliata da quello che sembrava il grido di una donna. Mi sono informata e ho scoperto che, in realtà, il grido apparteneva a una civetta. Quando sono innamorate, infatti, lanciano questi versi. Lo stesso giorno sono andata in edicola. Ho un urtato un libro che è caduto a terra e sulla pagina rimasta aperta ho letto: “Strix striges: rapaci notturni, considerati la reincarnazione delle streghe”. Da lì mi sono incuriosita, pensando che non poteva essere stato un caso. Ho iniziato quindi a fare una ricerca sulla stregoneria, dal mito popolare fino al periodo più oscuro, il 1600, ovvero quello dove le persecuzioni hanno raggiunto l’apice. La mia eroina, Zoe, scopre di essere la reincarnazione di una strega. È una ragazza dei giorni nostri, ma al compimento dei 17 anni inizia ad avere violenti flash-back che la portano in un’epoca lontana e i ricordi di un’altra vita cominciano a riemergere. Nel romanzo c’è posto anche per l’amore. Zoe si innamora per la prima volta in vita sua, ma ahimé, perde la testa per un inquisitore.

Striges. Foto di Ilaria PalumboA chi ti sei ispirata per creare la protagonista del libro?

Per gli occhi di Zoe mi sono ispirata a quelli dei rapaci notturni e di certi felini. Zoe ha gli occhi gialli e questo la rende diversa da tutti e viene spesso guardata con sospetto, tenuta in disparte. Penso che tutti noi, almeno una volta nella vita ci siamo sentiti diversi, incompresi. Volevo che il simbolo di questa diversità, la mia protagonista lo portasse impresso sul volto. Volevo che fossero proprio gli stessi occhi che ci permettono di comunicare con gli altri, a complicare la sua vita. Nell’arco della narrazione, proprio come nei più classici romanzi di formazione, Zoe dovrà imparare a convivere con la sua diversità e ad accettarsi. Del resto, condividiamo gli stessi gusti musicali e in qualche modo anche a lei capita di trovare le risposte che sta cercando nei brani musicali che ama, proprio come più di una volta è capitato a me. Zoe ha un carattere introverso e, quand’ero ragazzina, anch’io ero molto timida.
Per il resto Zoe è unica, è soltanto Zoe. Ho un’idea molto romantica della scrittura. Penso che i personaggi esistano già in un mondo parallelo e che il compito di noi scrittori, al pari dei medium, sia quello di portarli qui, attraverso le pagine dei libri.

Foto di Ilaria Palumbo farfalla

Striges è un romanzo auto-conclusivo oppure fa parte di una saga?

Posso svelarvi che sono al lavoro sul suo seguito. Come dice Stephen King, perché una storia sorprenda il lettore, deve sorprendere per primo chi la sta scrivendo. E posso assicurarvi che il secondo volume di Striges mi sta sorprendendo parecchio. Sono certa che non deluderà i lettori che attendono il nuovo capitolo. Dovrebbe uscire più o meno a febbraio del prossimo anno.

Qualche anticipazione sul sequel di Striges?

Molte lettrici mi hanno confidato di aver perso la testa per Misha. Nel secondo volume, posso dirvi che prenderà molto più spazio e riserverà tante sorprese. Ci sarà una nuova ambientazione molto gotica, nuovi personaggi e persino una nuova razza di creature soprannaturali che intrecciano il loro destino con quello delle streghe.

Parlaci un po’ del lato sentimentale del tuo libro.

Mi ricordo bene l’emozione che ho provato la prima volta che ho visto il film Dracula nella versione di Coppola. Quando il conte dice alla sua Mina: “Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti”, non ho potuto fare a meno di pensare a quanto avrei voluto raccontare una storia d’amore altrettanto forte, contrastata e pura. Zoe è una strega che si innamora di un inquisitore. Il suo è un amore sofferto, assoluto, quel tipo di sentimento che può portare anche alla morte.

La prima foto che correda l’articolo è stata scattata al Salone del libro di Torino e mi ritrae insieme alla splendida intervistatrice. Mentre le altre foto sono dei miei lettori Alessandro Varriale (seconda immagine) e della streghetta di Benevento Ilaria Palumbo (terza e quarta immagine).