Qual è il vostro ricordo più bello legato a Bologna? La prima volta che vi siete resi conto di un affresco dipinto sulla superficie di un sottoportico, la prima salita sulla torre degli Asinelli, per poi ammirare l’incantevole panorama di una città che sembra fatta apposta per sognare, o quella volta che avete percorso tutti i gradini che portano al santuario di San Luca come ringraziamento o buon augurio in vista di un avvenimento importante, ripetendo un rituale che si consuma immutato da centinaia di anni?
Esce oggi la mia nuova guida alla città di Bologna, questa volta si tratta di un viaggio nella storia della città, una raccolta di memorie legate a Bologna, i cui testimoni sono stati i cittadini del passato e i suoi incantevoli monumenti, espressione degli ideali di libertà e indipendenza che da sempre ne guidano lo sviluppo.
Memorie fatte anche di cicatrici, come l’orologio della stazione ferroviaria fermo all’ora dell’attentato del 2 agosto 1980, la facciata del palazzo della Mercanzia ricostruito dopo i danni causati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale o il cornicione della facciata della chiesa di San Salvatore, colpito da un colpo di cannone austriaco durante il Risorgimento e mai riparato a perenne memoria del costo della libertà.
È una lettura consigliata a chiunque abbia il desiderio di saperne di più su questa affascinante città, un viaggio a ritroso nel tempo che – credetemi – riserverà sorprese anche ai suoi più attenti conoscitori.
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