BOLOGNA, 19 MAR – Il mistero è l’anima dei libri di Barbara Baraldi che ha preso una piccola pausa dalla sua fortunata serie Scarlett, pubblicata con Mondadori, per scrivere un romanzo di formazione che aveva nel cuore da tempo: ‘Un sogno lungo un’estate’, uscito per Carta Bianca di Einaudi Ragazzi.
«Non mi piace farmi inscatolare in un genere. Per me lo scrittore è un medium. Le storie esistono e lui le porta qua» dice all’ANSA la scrittrice alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. ‘Un sogno lungo un’estatè è «una delle prime storie che volevo scrivere, ambientata nella mia campagna, quella piatta dell’ Emilia Romagna. Mia nonna mi raccontava sempre di un paracadutista che un’estate cadde nella cosiddetta ghiacciaia, un enorme buco al centro di un casolare dove veniva tenuto il ghiaccio» spiega la Baraldi che si è ispirata a questa vicenda nell’immaginare il protagonista maschile del suo libro, un uomo che nasconde un segreto e occupa un Mulino in disuso. «Prima di morire dipinge un grande affresco sulla facciata del mulino che nasconde la mappa di un tesoro. Tutti i protagonisti, compreso il padre di Matilde (la ragazzina al centro della storia ndr) cercano questo tesoro e non lo trovano. È una metafora della crescita: a un certo punto si rinuncia a cercare nel sogno» dice la Baraldi.
Autrice di gialli, fra i protagonisti del documentario della BBC ‘Italian Noir’, la Baraldi è una cultrice dei teschi che coprono i suoi stivaletti, la sua borsa e sono riprodotti, come fossero angioletti, sulla sua maglietta. «Li colleziono fin da piccola. Spaventano gli spiriti cattivi, sono una forza di protezione potente» spiega. Matilde non vorrebbe andare in campagna con i genitori, è una ragazzina di città, si scambia tutto il tempo sms con la sua amica e invece resterà affascinata dal casolare in cui va. «Le appare il fantasma di un bambino che le dice di trovare una chiave. In tutti i miei romanzi le protagoniste cercano qualcosa dietro una porta. Come nella vita bisogna cercare la chiave delle cose» sottolinea la Baraldi che vive fra Modena e Bologna.
La madre della protagonista è una scrittrice malinconica della quale Matilde legge sempre in anteprima le storie ma questa volta non sarà così, dovrà farlo di nascosto. Con tutti questi segreti, compreso il mistero della porta della stanza di zia Isabella, che non si può aprire, dovrà fare i conti Matilde per arrivare a scoprire se stessa. In questa impresa non è sola: «ci sono – spiega l’autrice – i cosiddetti Gatti selvatici, cioè tre ragazzi di campagna, e un signore con gli occhi diversi: uno nero che racchiude i rimpianti e uno azzurro che racchiude i suoi sogni. Sarà lui ad aiutarla a vedere, attraverso la campagna, la vita vera». Nel frattempo la Baraldi sta lavorando a una nuova trilogia per Mondadori (ANSA).
Articolo scritto da Mauretta Capuano per ANSA