Due passi nell’orrore

Nella frenesia del periodo mi ero dimenticata di segnalarvi che è uscito il cartonato Due passi nell’orrore” (Sergio Bonelli Editore). Contiene anche una mia storia, a cui tengo particolarmente, per motivi personali: “Pioggia di sangue” (Dylan Dog 453). Non è stato facile scriverla, ma arrivata alla fine mi sono sentita di aver liberato demoni che mi tormentavano da tempo. Non sono andati via, ma ora che hanno dipinto le pagine è come se io possa guardarli negli occhi. È così che le paure (e i dolori) fanno meno male.

All’interno del volume trovate anche “ Colui che divora le ombre” (Dyd 456) di Alessandro Bilotta. Entrambe le storie sono magnificamente disegnate dal Maestro delle Ombre, Corrado Roi. E, a fine volume, c’è un’intervista a tutti e tre con i dietro le quinte, a cura del nostro Franco Busatta.

Potete ordinare il volume nella vostra fumetteria o libreria di fiducia, nello shop Bonelli (QUI) o negli store online

Una piccola curiosità: il titolo che avevo proposto per il volume era “Stagioni diverse”, un chiaro omaggio a King, che contemplava il fatto che i coprotagonisti delle due storie sono un vecchio e un bambino. E qui parte Guccini, anche se il titolo del mio albo omaggia gli Slayer 🖤

Dylan Dog 453 “Pioggia di sangue” dal 30 maggio in edicola

Per scrivere Dylan è necessario offrire una parte di sé. Che siano gocce di sangue, un pezzo di cuore, o fumanti interiora. Non puoi rimanere distaccato, non puoi rimanere pulito, devi rovistare nella soffitta delle tue esperienze, scavare tra le tue paure, senza evitare di guardarle negli occhi.

Da oggi – 30 maggio – trovate in edicola Pioggia di sangue (Dylan Dog 453) dove racconto di Herman, un anziano solo, che si attacca a Dylan instaurando un rapporto di co-dipendenza. In questa storia c’è tanto orrore, ma anche tanta malinconia e dolore, senza rinunciare all’ironia. Vi confesso che nasce da un’esperienza personale o meglio, familiare. Oggi la vecchiaia fa più paura della morte e tante famiglie si trovano sole a dover compiere sacrifici, per amore (e con amore) dei propri cari che non sono più autosufficienti. Pioggia di sangue non è un albo facile, ma contiene vari spunti di riflessione su questa tematica, per me ancora troppo poco sviscerata.

È stato doloroso scriverlo, per alcuni (forse) sarà doloroso leggerlo.Ma Dylan indaga incubi e l’ho sentito come il compagno di viaggio perfetto per affrontare questo, che personalmente mi fa davvero paura.

Una curiosità: il titolo di lavorazione era “Herman pioggia di sangue”. Forse a qualcuno ricorderà un film nerissimo dell’86, ad altri… Nanni Moretti!

Grazie a Corrado Roi per aver saputo rendere le mie visioni come raffinati e inquietanti quadri, fatti di ombre ed emozione.

La magnifica copertina è dei “sanguinari” fratelli Cestaro.

🦇 «L’urlo del campanello squarcia la notte a Craven Road 7. Alla porta si presenta un anziano scorbutico, che dice di chiamarsi Herman e ha tutta l’aria di avere bisogno di aiuto. Herman non ha nessuno che si possa occupare di lui… a parte Dylan. Tuttavia, insospettito da una serie di inspiegabili eventi e da una catena di morti assurde, Dylan decide di intraprendere un’indagine privata. Ma Herman non risulta nella lista delle persone scomparse e sembra non avere un passato. Chi è davvero? È solo un anziano in difficoltà o nasconde un oscuro segreto?»