Adoro la Toscana, ma questo ho già avuto modo di dirlo. Tra i luoghi a cui sono legata c’è Pontedera. Qualche anno fa, timidissima e trepidante, ci sono stata per la prima volta in occasione della premiazione del concorso Orme gialle. Sul palco c’era Carlo Lucarelli, presidente onorario dell’associazione, e io tra il pubblico, convocata per la premiazione insieme agli altri finalisti. Quell’anno vinsi il premio Mario Casacci per il miglior racconto adattabile all’immagine filmica con “Dorothy non vuole morire”. Piazzarti in un concorso letterario importante dà una grande forza, ti sprona ad andare avanti nel difficile mondo editoriale. Ti offre la possibilità di essere letto da professionisti del settore, magari proprio dal tuo scrittore preferito, quello di cui non perdi un libro. Continue reading