Finalmente in libreria la mia prima graphic novel. Una storia gotica ambientata a metà dell’Ottocento con protagonista Bloodymilla, una vampira che combatte i suoi simili alla ricerca della sorella gemella, Tenebra.
Presentato in anteprima a Lucca comics quest’anno, Il volume – 72 pagine tutte a colori – inaugura la nuova collana Neverland, curata da Gianfranco Staltari e Stefano Fantelli, ed è anche il mio personale tributo alle vampire dei fumetti italiani degli anni Sessanta e Settanta. I disegni sono delle talentuose Elena Cesana e Roberta Ingranata. La stupenda copertina è invece firmata Marco Dominici.
Il libro può essere acquistato in libreria, in fumetteria, o direttamente sul sito dell’editore Delos books.
Dall’introduzione firmata Staltari-Fantelli:
E se Lady Oscar fosse stata scritta da Mary Shelley?
Raccontarsi storie terrificanti alla luce fievole di una torcia elettrica tascabile è molto divertente e un minimo nostalgico, fa molto film horror very anni ‘80 old style, ma sparare a raffica progetti editoriali ambiziosi è davvero impagabile. Noi comunque abbiamo fatto entrambe le cose, in una torrida serata estiva, complice un pessimo collegamento Internet. Quando poi uno di questi progetti prende vita e ne perdi completamente il controllo come se fosse un virus inattaccabile che contagia tutti quelli con cui viene a contatto allora vuol dire che è successo il miracolo e una danza (macabra) è inevitabile, anche se ti trovi in un luogo pubblico e la gente ti guarda e poi si volta dall’altra parte scuotendo la testa. Del progetto virale in questione, se state leggendo queste righe, vuol dire che ne stringete in mano il primo sanguinoso parto.
Bloodymilla di Barbara Baraldi (inevitabilmente contaminata dal virus) è il primo numero di una serie di graphic novel autoconclusive scritte da autori che abbiamo preso in prestito (rubati) alla narrativa, campo in cui sono già più che affermati, sia in Italia che all’estero. Barbara e le disegnatrici Elena Cesana e Roberta Ingranata (contaminate anche loro, giovani promesse del fumetto italiano, ne sentirete parlare ancora) possiamo quindi considerarle le madrine di questa collana. La casa editrice Delos Books, nella figura di Franco Forte (Contaminato! Contaminato! Contaminato!) ha creduto nel progetto e dopo una lunga e a volte delirante selezione di scrittori e disegnatori, dopo accese discussioni intervallate da divagazioni altrettanto accese, dopo che uno strano cane nero di nome Neve ha rovesciato ettolitri di latte sul portatile che conteneva tutti i nostri appunti, alla fine Bloodymilla è tra le nostre e le vostre mani.
Barbara Baraldi, definita la regina del gotico italiano, artefice di romanzi di successo come Lullaby e Scarlett, ha scritto una sceneggiatura originale e avvincente, una storia popolata da incantevoli vampire e cacciatori di mostri, una favola dark in salsa Cappa & Spada che risponde alla domanda: cosa sarebbe successo se Lady Oscar fosse stata scritta da Mary Shelley? Attraversate dai fulmini scaturiti dalle matite e dai pennelli di Elena e di Roberta le visioni di Barbara hanno preso vita. Andate a vedere i cavalli a pagina 24 e diteci se non avete l’impressione che stiano per uscire dalla pagina. Noi un ingrandimento di quei cavalli l’abbiamo appeso alla parete e ogni volta che passiamo da lì ci spostiamo per non essere travolti.
Ennesimo contaminato, last but not least, l’artista internazionale Marco Dominici ha confezionato l’abito di Bloodymilla realizzando per noi la splendida immagine di copertina. Che siate burattinai crudeli o burattini danzanti, che siate damigelle assetate di sangue e allergiche al sole o cacciatori di creature demoniache, l’unica cosa certa è che state per essere contaminati.