Su Lo Spazio bianco: Una regina per il Re del Terrore

baraldi_coverVi segnalo questa intervista uscita su Lo Spazio bianco in cui parlo, incalzata dalle domande mai banali di Marco D’Angelo, del mio esordio come autrice del Re del terrore, di Dylan Dog e della Fase due, della differenza tra scrivere romanzi e fumetti con anticipazioni e qualche retroscena.

Vi lascio con un piccolo assaggio. Per leggere l’intervista completa, cliccate qui.

diabolik05LSB: Nel preparare l’intervista, mi sono ricordato che uno dei personaggi principali dei tuoi romanzi gialli, La bambola dagli occhi di cristallo e Bambole pericolose, si chiama Eva ed è un personaggio molto forte come la compagna di Diabolik. Un caso o… sei sempre stata una lettrice del “re del terrore”?
BB: Mi sono innamorata di Eva Kant fin da bambina, leggendo i Diabolik di mio padre. Ero una ragazzina particolare, affascinata dal lato oscuro delle cose, che a 12 anni già divorava Dracula di Bram Stoker e Frankenstein di Mary Shelley. Diabolik mi piaceva per la sua estetica: quel muoversi furtivo, di notte, vestito di nero come una pantera… Ma adoravo soprattutto la sua compagna, così bella e così forte da tener testa al re del Terrore.
Quanto all’Eva dei miei romanzi, credo sia accaduto a livello inconscio, ma sì, è probabile che nel trovarle un nome – che mi piace molto – abbia pensato a Eva Kant. Tra l’altro anche il mio personaggio è bionda e con gli occhi azzurri… Grazie per questo collegamento, a volte un autore non si rende nemmeno conto di come le cose che ama – una scena di un film, il personaggio di un fumetto o la strofa di una canzone – diventino parte dell’ispirazione.

 
LSB: Diabolik ed Eva: due icone fortissime… dei cult, dei classici. In sede creativa come si fa a evitare che il rispetto si trasformi in reverenza?
BB: La passione di lettrice per la serie, e per le sue autrici (le leggendarie sorelle Giussani), Una regina per il Re del Terrore: intervista a Barbara Baraldi Dylan Dog Diabolik Barbara Baraldi mi ha dato la chiave per avvicinarmi ai personaggi con rispetto. Sono entrata in punta di piedi, ma poi ho cercato di metterci del mio. In fondo, quello che un nuovo autore può infondere di originale a un personaggio consolidato – con tante specifiche – come Diabolik, sono la sua personalità, le sue passioni, i suoi temi.”

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Dylan Dog a Castiglione dei Pepoli: l’articolo su Repubblica

dylan castiglione

È uscito oggi sul quotidiano La Repubblica un articolo firmato Alberto Sebastiani sull’edizione 2014 di Crime City Comics dedicata a Dylan Dog a cui parteciperò domani e domenica. La bonus track dell’articolo? Un’anticipazione in assoluta anteprima della mia prima storia per la serie regolare dell’indagatore dell’incubo 😉

Se all’ombra del Big Ben vedete girare mostri e un tipo simile a Rupert Everett in giacca nera e camicia rossa al fianco di belle signore, mentre un buffo soggetto spara freddure di continuo e delle canzoni rock aleggiano nell’aria, allora i casi sono due: o siete in un albo di Dylan Dog, o siete a Castiglione dei Pepoli. Da oggi alle 18 a domenica, infatti, nella cittadina dell’appennino toscoemiliano va in scena “Crime City Comics: Dylan Dog”, tre giorni dedicati all’indagatore dell’incubo creato da Tiziano Sclavi per Sergio Bonelli Editore. Vi si prevedono incontri, un concorso musicale, uno di fumetti e cinque mostre su Dylan Dog, dedicate alle sue donne, ai mostri cattivi, ai freak buoni, alle tavole originali dei disegnatori ospiti della tre giorni e soprattutto al suo “nuovo inizio”, ossia la trasformazione che sta vivendo la testata, e che i lettori scopriranno l’autunno prossimo.

Questa è la mostra principale: “Dylan Dog: Downgrade”, nelle sale del Palazzo Comunale, ed è di fatto un’anteprima della cosiddetta “fase 2”, con tavole e personaggi delle origini accanto ai nuovi lavori: quindi, l’ispettore Bloch ma anche l’ispettore Carpenter, e Groucho si arma di smartphone. “Sarà un nuovo inizio ma fedele alle origini, un Dylan Dog innovatore, inquietante, che scatena domande in una Londra attuale, come quella dove vanno i giovani oggi coi voli low cost”, dice Barbara Baraldi, scrittrice gotica e già sceneggiatrice di storie brevi di Dylan Dog, coinvolta nella “fase 2” nella serie ufficiale con un albo in uscita nel 2015. “S’intitola Le mani di una morta, in onore di Carolina Invernizio, la disegna Nicola Mari ed è una storia con dark ladies, di orrore romantico, inquieta ma col brivido della commozione”.

Anche lei e Mari sono tra gli ospiti a Castiglione, con Roberto Recchioni (curatore della testata) e sceneggiatori, disegnatori e copertinisti: Gigi Cavenago, Angelo Stano, Paola Barbato, Luigi Piccatto, Alessandro Bilotta, Paolo Martinello. Oggi ci sarà una preview, domani aprono le mostre, gli stand della Bonelli e delle autoproduzioni, e comincia “There Will be Ink 24h Comics Contest”, un concorso per fumettisti: alle 11 in punto ai partecipanti viene data una busta con le indicazioni, e in sole 24 ore devono creare una storia a fumetti horror della lunghezza minima di 3 tavole. Una sfida notevole, come quella che comincia stasera per le band emergenti, il rock contest “Il trillo del diavolo”. Ma la sfida maggiore sarà conquistare una copia del catalogo della mostra “Downgrade”, in tiratura limitata, per cultori. Quante copie? Ovviamente 666.

Alberto Sebastiani

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