Scarlett – La trilogia: premio miglior copertina, prime recensioni e un pezzetto di voi

Scarlett3retroPersonalmente non credo nel potere delle fascette, non credo nelle frasi roboanti che urlano al capolavoro, mettendo insieme parole chiave. Credo invece nei consigli dei lettori, nel passaparola spontaneo. Mondadori, per il retro di copertina di Scarlett – La trilogia, ha scelto di dar voce proprio ai lettori. Nel retro di copertina ci siete voi!

E per rimanere in tema copertina, su Atelier dei libri quella di Scarlett illustrata da Paolo Barbieri ha trionfato aggiudicandosi il premio “Cover Love Queen”, ovvero la copertina più bella scelta dai lettori.

Poi, sabato sera, a pochi giorni dall’uscita, è arrivata la prima recensione di Scarlett sul blog Storie di notti senza luna firmata Marika Bovenzi. Marika ha parlato di ogni aspetto del romanzo, dalla trama all’ambientazione, fino all’analisi dettagliata dei personaggi. Particolare attenzione è dedicata all’aspetto culturale e paesaggistico, visto che Marika è, tra le altre cose, studentessa di archeologia.

«Ancora una volta la scrittrice non si smentisce. Oltre ad una storia originale e ricca di colpi di scena, regala al lettore descrizioni minuziose e singolari, pregne di cultura. Strade, viottoli, antichità di Siena, luoghi esoterici misti a inferni crudeli, che a tratti richiamano ambienti di eterna e totale oscurità e sofferenza, descritti da John Milton».

10155921_10206250351284619_9153367035476029498_nPotete leggere la recensione completa, cliccando qui.

Vi segnalo anche la recensione di Nana Starlight, uscita sul blog Starlight Book’s. Nana ha amato la colonna sonora della trilogia e consiglia a tutti i lettori di farne una playlist da ascoltare come sottofondo alla narrazione.

Vi lascio un piccolo estratto tratto dalla recensione:

10329142_10206250352644653_6173081500473422863_n«Amore, mistero, passione, magia e tante emozioni! Senza contare che poi le location sono tutte italiane doc! Diamo sempre poca importanza alla storia del nostro paese e alle bellissime ambientazioni di tante nostre città. Per fortuna ci sono queste autrici meravigliose che danno nuova linfa a questi paesaggi e che ce li rendono magici! Come Milano nel caso di “Striges” e come Siena in questo caso! Ogni luogo descritto porta con sé un pizzico di leggenda, magia e mistero che è impossibile non restarne rapiti. 10345935_10206243154624707_790247420259590014_nVorrei anche parlare della splendida colonna sonora di questo libro! Ogni canzone regala una grande emozione, infatti vi consiglio di leggerlo ascoltandola perché darà un tocco in più alla lettura! Come ho detto prima quando ho letto l’ultima pagina mi sono sentita triste e malinconica, ma anche appagata e felice per tutte le emozioni che mi ha lasciato e per la gioia provata nel leggerlo».

Potete leggere la recensione completa cliccando qui.

A questo indirizzo, invece, trovate il link al podcast dell’intervista che Chiara Felici mi ha fatto per RDM – Radio Dimensione Musicahttp://www.radiodimensionemusica.it/2015/01/24/intervista-barbara-baraldi-2/

Intanto continuano ad arrivare le foto dei lettori dedicate a Scarlett. Le sto inserendo a poco a poco nell’album ufficiale. Ce ne sono di artistiche e bellissime. Chi ha inserito la sua copia in un contesto dark con candele e luce soffusa, chi l’ha portata in alta montagna o tra i ruderi di un antico castello, chi ha scelto il bianco e nero per sottolinearne le atmosfere crepuscolari e chi ha messo in posa il suo “famiglio” accanto a Scarlett.

10945712_10206267095583216_205636470182274725_nLe adoro e vorrei inserirle tutte, ma per questione di spazio mi devo limitare.

Per vederle tutte potete cliccare qui:
https://www.facebook.com/ barbarabaraldi/media_set?set= a.1477601906940.211836. 1440525572&type=3

Le foto che corredano l’articolo sono, in ordine di apparizione, di Luana Mazzi, Margherita Palladino, Ilenia Persefone e Alessia Piva. Ne approfitto ancora una volta per ringraziare tutti i lettori per l’affetto. Vi porto nel cuore!

 

Scarlett: storia editoriale parte seconda

10487211_10205580396136159_3937263643433697122_nNel maggio del 2010 è arrivato il fatidico momento dell’uscita del primo volume di Scarlett. Al day one, come mia abitudine, mi sono ritagliata mezza giornata per andare a Bologna, e acquistare la mia prima copia in libreria. Per me è una specie di rito con cui mi riavvicino “da lettrice” ai personaggi da me creati. Durante i mesi di stesura sono sempre con te, ogni giorno ti parlano, ti sussurrano i loro segreti, ti sorprendono e a volte ti fanno arrabbiare. Capita anche che vengano a tirarti le coperte quando, dopo una giornata di scrittura, vorresti solo staccare da tutto e dormire. E allora tasti nel buio alla ricerca del cellulare e, come uno zombie risvegliato dal sonno eterno, ti metti a scrivere appunti nel blocco note. Poi, dopo tante revisioni e riscritture il libro viene consegnato e dato alla stampa ed è come spezzare il cordone ombelicale che lo teneva legato a te. Il libro e i tuoi personaggi diventano dei lettori e vivono tante altre vite.

Poche settimane prima, alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, il romanzo era stato venduto in cinque paesi esteri ancora prima della sua uscita italiana. L’interesse intorno a un fantasy ambientato in Italia in un panorama editoriale dominato dagli stranieri era altissimo.

10462352_10205759965625284_8096521204447142819_nAlla prova del mercato, il libro è partito subito bene. E fin dai primissimi giorni ho cominciato a ricevere tramite il mio sito ufficiale delle mail entusiaste di lettrici che si erano identificate in Scarlett e chiedevano quando sarebbe uscito il seguito. Poco dopo è arrivata la conferma dell’editor: Scarlett sarebbe stata una trilogia. E io ero al settimo cielo.

Entro la fine dell’anno, proprio mentre stavo scrivendo il secondo volume, è arrivato anche il premio Valtenesi. Scarlett era stato votato “miglior romanzo per ragazzi” da una giuria formata da un migliaio di studenti delle scuole. Non si trattava di critici (senza nulla togliere, eh?), ma di lettori veri e propri che avevano letto il libro grazie al circuito delle biblioteche della zona e avevano scelto di premiarlo. Ammetto che è stato una grande emozione ricevere il riconoscimento.

Nell’aprile del 2011 è stata la volta del «Bacio del demone», e l’esordio in classifica è stato ancora migliore del precedente. La Scarlett-mania continuava e così le mail da parte delle lettrici che si dividevano tra le Mikael-fans e le Vincent-fans. Tutte, però, erano concordi sull’amore per il personaggio di Ofelia, la malinconica ragazza-pantera divenuta fin da subito uno dei simboli della saga.

315923_2416421456842_432981499_nNella seconda metà dell’anno, però, è arrivata la doccia fredda: la collana Shout dedicata allo young adult, che ospitava la saga, avrebbe chiuso entro pochi mesi. Di conseguenza, la serie Scarlett sarebbe stata congelata fino a data da destinarsi.

Dalla redazione, mi veniva chiesto di proporre una nuova trilogia, da inserire nella nuova collana editoriale. Nel 2013 è uscito il primo volume di «Striges», che ho sempre amato definire la saga “sorella” di Scarlett. Da una parte c’era la gioia di poter scrivere una nuova storia che, da appassionata di streghe, avrei sempre voluto raccontare. Dall’altra, soffrivo perché le avventure di Scarlett, Mikael, Ofelia e Vincent premevano dentro di me. Mi sembrava che i miei adorati personaggi si trovassero improvvisamente prigionieri del regno di pietra di Sleeping beauty. Erano vivi, ma non potevano muoversi, amare o respirare.

Ma torniamo alla storia editoriale di Scarlett: nonostante gli anni trascorressero, il flusso di mail da parte di lettrici e lettori che chiedevano quando sarebbe uscito il terzo volume non si interrompeva. L’affetto non si spegneva.

10649596_10205149872693342_3419618228813192071_nPoi, un paio di anni fa, due lettrici hanno dato vita al gruppo facebook “Alza la mano se anche tu vuoi leggere Scarlett 3”, che ha riunito in poco tempo lettori da tutte le parti d’Italia. Anche le blogger di alcuni tra i più importanti siti fantasy si sono unite alla crociata, con articoli in cui chiedevano all’editore di fissare una data di uscita per Scarlett 3. Tra invii di massa alla redazione Mondadori e commenti sulle pagine ufficiali, la rivoluzione andava avanti a colpi di tastiera.

Finalmente, in occasione dell’uscita del secondo volume di Striges, Mondadori dà la notizia che i lettori aspettavano: il terzo volume di Scarlett uscirà in edizione celebrativa all’interno di un unico volume con l’intera trilogia a un prezzo di poco superiore al singolo libro.

28150_10201138672295839_383193832_nUn’uscita che permettesse ai nuovi lettori di avvicinarsi al mondo di Scarlett senza rimanere spaesati e allo stesso tempo accontentasse i lettori già affezionati, con una nuova veste editoriale e un’edizione celebrativa. L’editore premiava la fedeltà dei lettori e questa volta, a firmare la copertina del volume, è stato scelto il grande illustratore Paolo Barbieri. A Paolo la sfida di proiettare Scarlett nel futuro, senza spezzare il legame con le copertine passate. La luna è rimasta, ma per la prima volta, grazie alla sua arte, Scarlett ha un volto.

1924776_10203553775391907_1296815994_nL’uscita della trilogia è in primo luogo una vittoria dei lettori, per questo ho deciso che la dedica presente nella terza parte del volume, a introdurre l’episodio conclusivo La terza luna, è proprio per loro, scritto nero su bianco così com’è scritto nel mio cuore.

Le splendide immagini che corredano l’articolo sono alcuni tra i numerosi omaggi e fan art da parte di illustratori e appassionati dalla saga. Dall’alto in senso orario: Scarlett di Ilaria Marino, Ofelia di Ilaria Marino, Ofelia vista da Pique Dame, Ofelia di Omaima Marfoq, Ofelia e la pantera di Stefano Messori, Scarlett e Mikael di Ilenia Persefone. Purtroppo non sono riuscita a inserirle tutte per limiti di spazio, ma potete trovare le altre illustrazioni e foto dei lettori nell’album ufficiale facebook a questo link.

Striges – La voce dell’ombra… in salsa bolognese

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Denise Paganelli ha realizzato il primo cosplay di Striges

A pochi giorni dall’uscita di Striges – La voce dell’ombra sono arrivati i primi meravigliosi omaggi al romanzo da parte delle lettrici e dei lettori che si sono già avventurati nel Santuario delle streghe. Fotografie, disegni, fan art. Non trovo le parole per dirvi quanto li apprezzo e quanto mi facciano sentire la vostra vicinanza. Per chi volesse ammirarli, può farlo nella sezione Contenuti speciali, alle voci Le foto dei lettori e Illustrazioni e fan art. Qui a lato potete vedere il cosplay realizzato dalla splendida Denise Paganelli. La somiglianza con la Zoe dipinta in copertina da Nicoletta Ceccoli – con tanto di farfalle tra i capelli – mi ha letteralmente incantata.

E non è l’unica magia avvenuta in questi primi giorni di pubblicazione del romanzo. Federico Galloni, uno dei “maghi bolognesi” esperti di dialetto locale, ha tradotto l’incipit del romanzo. Quella della traduzione in dialetto locale è un’arte, e gli accenti sono tutto. Durante la lettura, alla recente presentazione alla libreria IBS di Bologna, ci credereste che nonostante abbia scritto io il testo ho capito soltanto un paio di parole?

Voglio condividere con voi questa sorta di… incantesimo. Ecco a voi la prima pagina di Striges – La voce dell’ombra in “salsa bolognese” (ovvero in dialetto), per gentile concessione di Federico Galloni. Vi sfido a leggerlo a voce alta 😛

Una ṡvêglia col scramlézz
A tribulé magâra pr avrîr i ûc’. A n arivèva briṡa d åura ed sculpîr i quî in drétt ala mî fâza. A vdêva incôsa ed ṡgaitón cme un acuarèl mèż scanzlè. A ṡbarlucèva, mo la lâma ed lûṡ la m tajèva cunpâgna una scurtlè. Avêva la båcca amèra, la längua ch’la savêva ed fèr, i lâber infuganté cme s’i fóssen bruṡè dal såul.A vlêva lisèri con la man, mo a n êra bṡa bôna ed môver al brâz, cme s’al fóss tròp paiṡ par tirèrel só. La lôrgna ch’avêva adòs l’êra paiṡa cme una quêrta inbuté ch’la m scuizéss.A mandé żå a fadîga. La gåula l’êra sacca cme s’an bvéss una gåzza da una stmèna.
A n savêva da che pèrt prilèrum, fòra d sentimänt, int una vèga sånn sänza insónni e sänza culûr, inbrujè int una nabbia ch’la parêva ch’la m magnéss. Con la nustalgî ed senter avṡén a mé una våuṡ ed famajja ch’la m chietéss. Arcgnósser un armåur ch’am féss intànnder in duv a m fóss. Pr un pôc a sté lé fairma a ascultèr. Mo tótt quall ch’arivé d åura ed sénter l êra l ans dal fiè ch’a tirèva apanna. Intåuren a mé ai êra såul silänzi.

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Illustrazione di Ilenia ‘Persefone’ Restani

Un brusco risveglio
Aprii gli occhi a fatica. Non riuscivo a mettere a fuoco l’immagine di fronte a me. La visione era distorta come un acquerello dai contorni sbiaditi. Sbattei le palpebre alcune volte, la luce mi colpiva come una lama affilata. Sentivo la bocca impastata e un gusto ferroso sulla lingua, le labbra bruciavano come se fossero arse dal sole. Tentai di sollevare la mano per sfiorarle, ma non riuscii a muovere il braccio, come se fosse troppo pesante per spostarlo. Il torpore era come una coperta pesante che mi schiacciava. Deglutii dolorosamente. La gola era in fiamme ed ero assetata come se non bevessi da giorni. Ero priva di punti di riferimento, la coscienza assopita in un dormiveglia ostinato senza immagini né colori, persa in un orizzonte lattiginoso che sembrava volermi inghiottire. Avrei voluto sentire il suono rassicurante di voci familiari intorno a me. Riconoscere un rumore che mi facesse capire dove mi trovavo. Rimasi in ascolto per alcuni istanti. Ma tutto quello che riuscii ad avvertire fu il lieve affanno del mio respiro. Intorno a me c’era soltanto silenzio.

Ho corredato l’articolo con la meravigliosa illustrazione, romantica ed evocativa, che Ilenia Persefone Restani ha dedicato a Striges.

Mi raccomando, aspetto le vostre opere di ingegno… o forse di magia.