Matteo Chamey mi ha intervistata per Rockerilla. L’articolo è uscito sul n.364, in edicola per tutto il mese di dicembre 2010 (quello con la copertina dedicata a John Lennon). L’intervista è accompagnata da un’introduzione di Monica Rossi.
carta stampata
L’intervista su Writers magazine di novembre
È uscita una mia intervista, realizzata da Irene Vanni, sull’ultimo numero della rivista WMI – Writers magazine Italia. Per acquistarla: Delos store.
Ciao Barbara, l’ultima volta che ti ho intervistata per Horror Magazine mi avevi anticipato che il tuo prossimo lavoro sarebbe stato “una storia di formazione intrisa di amore e di morte. Con un elemento soprannaturale a guidare la trama.” Ora che hai mantenuto la promessa, puoi raccontarci come ti è venuta l’idea?
Ricordo che era un sabato sera ed ero stanchissima. Decisi di restare in casa a guardare un film. Mi è venuta, prepotente, la voglia di rivedere Dracula di Coppola. Penso si tratti di una delle più struggenti storie d’amore di sempre. “Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti…” recita Gary Oldman alla sua Mina. E così è nato in me il desiderio di scrivere la mia storia d’amore tra una fanciulla e una creatura soprannaturale (anche se non si tratta di un vampiro).
Puoi spiegare a chi non ha ancora letto il romanzo cosa intendi “per romanzo di formazione”? Per un testo horror/urban fantasy è una definizione insolita…
Sono appassionata della letteratura del Romanticismo, e Goethe e Stendhal sono tra i miei autori preferiti. Non ricordo quante volte ho riletto Il rosso e il nero! Considero “Scarlett” un romanzo di formazione perché la protagonista deve affrontare… [Continua su Writers magazine Italia]
«La preda»: Racconto inedito su Touch n.2 di Settembre-Ottobre
Accompagnato da una splendida illustrazione di b9, «La preda» è il mio racconto inedito pubblicato sulla rivista Touch (Coniglio editore), in edicola durante i mesi di settembre e ottobre.
L’incipit del racconto:
Le dita scorrono veloci sulla tastiera. Pensieri che diventano parole. Parole che si tramutano in emozioni. Umberto vede quello che descrive. Partecipa, come autore della storia, ma al tempo stesso come fosse uno dei personaggi. O, meglio: tutti i personaggi insieme, perché prova i loro turbamenti, le loro paure. Brama i loro desideri. Adesso, Umberto veste i panni di Johnny, il protagonista del romanzo che sta scrivendo. Johnny cammina lungo un viale alberato, non c’è anima viva. Solo il rumore del vento che accarezza le fronde degli alberi. Continue reading
Intervista su Touch n.2 di Settembre/Ottobre 2010
È uscito il n.2 della rivista Touch (Coniglio editore) con una mia intervista, realizzata da Sergio Gilles Lacavalla. Un estratto:
Barbara Baraldi ha paura del buio. «Non ho mai smesso di aver paura del buio», confessa. «Parlo del buio dell’anima, della noia, dei malesseri nati nelle società del consumo». Eppure, davanti a quel buio, ogni volta spalanca i suoi grandi occhi azzurri per guardare cosa si cela in esso. Continue reading
Il feticismo della parola: l’intervista a cura di Massimo Marino sul Corriere della Sera
Una conversazione con il giornalista Massimo Marino è diventata un articolo, pubblicato nella pagina Cultura del Corriere di Bologna (supplemento locale del Corriere della sera) il 12 agosto.
L’intervista può essere letta sul sito del Corriere: http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cultura/2010/12-agosto-2010/bologna-signora-nero-1703566064412.shtml
Oppure (in versione integrale) nel blog del giornalista Massimo Marino: http://controscene.corrieredibologna.corriere.it/2010/08/la_paura_fa_bene_conversazione.html
Lullaby: la recensione di Giovanni Pacchiano su Il sole 24 ore
Da Il sole 24 ore di domenica 8 agosto 2010:
NarrItalia
Ninnananna della morte
«Lullaby», un riuscito noir di Barbara Baraldi, tra scrittori in panne, donne attratte da veri mascalzoni e bar di paese
di Giovanni Pacchiano
Lui, Marcello, lo scrittore, ha quarant’anni e non ha mai lavorato in vita sua. Vive con la pensione della mamma, che assiste, come se fosse il suo infermiere, molto di malavoglia. D’altra parte, lei è una vecchia lagnosa, assillata dalla paura costante che la scatola della sua medicina sia vuota. È stata sempre addosso al figlio, ed eccolo ridotto così, dipendente ancora da mammà e scrittore per finta: perché lui davanti al computer si blocca. No, l’ispirazione non è il suo [leggi il resto]
Giona Nazzaro vs Barbara Baraldi su Rumore di Luglio-agosto
È uscito il numero 222 di Rumore, che resterà in edicola per tutta la durata dei mesi di luglio e agosto; all’interno un servizio di tre pagine su di me, con una lunga intervista, alcuni approfondimenti e la recensione di Scarlett, il tutto a firma del critico cinematografico e scrittore Giona Nazzaro.
Leggere l’articolo è stata un’emozione fortissima. Compro Rumore da anni e la prima cosa che leggo sono gli articoli di Giona: da sempre uno dei miei critici preferiti, con quel modo tutto suo, melodioso, di accarezzare le parole, sempre incisivo. La foto nella prima pagina è di Mirella Malaguti (http://www.sowhatphotography.it/)
E questa è la mia “prima volta” nella copertina di una rivista (solo il nome, però!), da “schianto” al cuore!
Gotiche scrittrici: Barbara Baraldi su Vogue Italia di Giugno
Vogue è una delle mie riviste preferite; immaginate la mia gioia nel veder pubblicato questo articolo di Riccardo Angiolani “Gotiche scrittrici”, sul numero 718, in edicola per tutto il mese di Giugno. La foto è di Oliver Pavicevic. Si parla di stile, di make up, di abbigliamento, di musica e, naturalmente di letteratura gotica.
Lullaby: la recensione del quotidiano La repubblica
Un gotico rurale con qualche tinta noir
Repubblica — 23 marzo 2010 pagina 15 sezione: BOLOGNA
LULLABY è una canzone dei C u r e , a l b u m Disintegration, anno 1989. Uno dei loro dischi più belli. Gli anni ‘ 90 si apriranno con l’ album Wish, speranza, ma il decennio degli ‘ 80 si chiude all’ insegna del negativo. E una disintegrazione quasi totale si incontra in Lullaby. La ninna nanna della morte, l’ ultimo romanzo di Barbara Baraldi, fotografa, modella e scrittrice. Già autrice di diversi romanzi usciti per Zoe, Perdisa e Mondadori. E già dal 2006 è vincitrice di premi letterari, tra cui il Mario Casacci, Orme gialle e il prestigioso Gran giallo città di Cattolica. Nel 2008 La collezionista di sogni infranti (Perdisa) è addirittura finalista nella cinquina del pubblico al Premio Scerbanenco. Oggi, Lullaby inaugura la nuova collana Le Torpedini di Castelvecchi, e si propone come thriller gotico, ambientato in un paese di provincia, tra vizi privati e pubbliche virtù. Una ragazzina (Giada) di famiglia piccolo borghese, la sua compagna (Luana) di famiglia molto in vista, un uomo che sogna di fare lo scrittore (Marcello) e che accudisce la madre anziana, malata, arpia, e che ha un amico (Fede) con il quale i rapporti sono un po’ sui generis, tra battute cattive e scarsa intimità reale. È lo stesso Marcello, tra il serio e il faceto, che dà una definizione del libro, di cui è protagonista, di cui vorrebbe essere autore, di cuiè testimone: “un gotico rurale, con qualche velato ammiccamento al soprannaturale, e sfumature noir che non guastano mai”. Per gli amanti del genere, ci sono tutti gli ingredienti attesi: personaggi complementari, situazioni soffocanti, momenti di tensione, di paura, di orrore, follia e sangue, il picco di tensione nelle penultime pagine, prima del finale “consolatorio”, se così si può dire. Una colonna sonora tra il dark dei Bauhaus e il Vasco Rossi degli anni Ottanta, e relativi testi, entrano a far parte del romanzo, caratterizzando situazioni e personaggi, mentre telegiornali e telefilm riempiono ogni spazio possibile e immaginabile con la loro irrealtà allucinatoria. Il paese coi suoi silenzi e i suoi personaggi tradizionalie moderni (dal barista al piccolo spacciatore),è lo sfondo di apparente normalità in cui tutto può accadere. E accade. – ALBERTO SEBASTIANI
Lullaby su Vanity Fair
L’articolo apparso su Vanity Fair del 24/3/2010, quello con in copertina Robert Pattinson.
Non solo Twilight: Gotico italiano e Barbara Baraldi, con tanto di tracklist del romanzo Lullaby (clicca per ascoltare le tracce):
1) Lullaby (The cure)
2) Enjoy the silence (Depeche mode)
3) Closer (Nine inch nails)
4) Ratamahatta (Sepultura)
5) Nuotando nell’aria (Marlene Kuntz)
6) To lose my life (White lies)
7) Disorder (Joy division)