Striges: l’intervista su Fantasy Magazine

Al Salone del libro di Torino con Emma BranderAl Salone del libro di Torino ho incontrato la splendida Emma Brander che mi ha intervistata sull’universo di Striges ed è riuscita a scucirmi qualche anticipazione sul secondo volume della saga. Con molto piacere vi segnalo l’intervista in questione uscita su Fantasy Magazine. 

“Il libro racconta le vicende di Zoe, una ragazza che scopre di essere la reincarnazione di una strega. Il romanzo non si concentra solo sull’aspetto fantastico, ma anche sui sentimenti della protagonista. Zoe infatti vive un amore contrastato, perché il suo cuore batte per un inquisitore. Nella nostra intervista, la scrittrice ci ha svelato di essere già al lavoro sul secondo capitolo. Ci ha svelato inoltre le sue fonti di ispirazione e ci ha concesso qualche anticipazione sul prossimo volume”.

Di cosa parla Striges?

Foto di Alessandro VarrialeStriges nasce dalla mia passione per la stregoneria, che si è scatenata quando avevo diciassette anni. Si tratta di una vicenda un po’ particolare. Abito in un paesino nella campagna emiliana e la notte venivo spesso svegliata da quello che sembrava il grido di una donna. Mi sono informata e ho scoperto che, in realtà, il grido apparteneva a una civetta. Quando sono innamorate, infatti, lanciano questi versi. Lo stesso giorno sono andata in edicola. Ho un urtato un libro che è caduto a terra e sulla pagina rimasta aperta ho letto: “Strix striges: rapaci notturni, considerati la reincarnazione delle streghe”. Da lì mi sono incuriosita, pensando che non poteva essere stato un caso. Ho iniziato quindi a fare una ricerca sulla stregoneria, dal mito popolare fino al periodo più oscuro, il 1600, ovvero quello dove le persecuzioni hanno raggiunto l’apice. La mia eroina, Zoe, scopre di essere la reincarnazione di una strega. È una ragazza dei giorni nostri, ma al compimento dei 17 anni inizia ad avere violenti flash-back che la portano in un’epoca lontana e i ricordi di un’altra vita cominciano a riemergere. Nel romanzo c’è posto anche per l’amore. Zoe si innamora per la prima volta in vita sua, ma ahimé, perde la testa per un inquisitore.

Striges. Foto di Ilaria PalumboA chi ti sei ispirata per creare la protagonista del libro?

Per gli occhi di Zoe mi sono ispirata a quelli dei rapaci notturni e di certi felini. Zoe ha gli occhi gialli e questo la rende diversa da tutti e viene spesso guardata con sospetto, tenuta in disparte. Penso che tutti noi, almeno una volta nella vita ci siamo sentiti diversi, incompresi. Volevo che il simbolo di questa diversità, la mia protagonista lo portasse impresso sul volto. Volevo che fossero proprio gli stessi occhi che ci permettono di comunicare con gli altri, a complicare la sua vita. Nell’arco della narrazione, proprio come nei più classici romanzi di formazione, Zoe dovrà imparare a convivere con la sua diversità e ad accettarsi. Del resto, condividiamo gli stessi gusti musicali e in qualche modo anche a lei capita di trovare le risposte che sta cercando nei brani musicali che ama, proprio come più di una volta è capitato a me. Zoe ha un carattere introverso e, quand’ero ragazzina, anch’io ero molto timida.
Per il resto Zoe è unica, è soltanto Zoe. Ho un’idea molto romantica della scrittura. Penso che i personaggi esistano già in un mondo parallelo e che il compito di noi scrittori, al pari dei medium, sia quello di portarli qui, attraverso le pagine dei libri.

Foto di Ilaria Palumbo farfalla

Striges è un romanzo auto-conclusivo oppure fa parte di una saga?

Posso svelarvi che sono al lavoro sul suo seguito. Come dice Stephen King, perché una storia sorprenda il lettore, deve sorprendere per primo chi la sta scrivendo. E posso assicurarvi che il secondo volume di Striges mi sta sorprendendo parecchio. Sono certa che non deluderà i lettori che attendono il nuovo capitolo. Dovrebbe uscire più o meno a febbraio del prossimo anno.

Qualche anticipazione sul sequel di Striges?

Molte lettrici mi hanno confidato di aver perso la testa per Misha. Nel secondo volume, posso dirvi che prenderà molto più spazio e riserverà tante sorprese. Ci sarà una nuova ambientazione molto gotica, nuovi personaggi e persino una nuova razza di creature soprannaturali che intrecciano il loro destino con quello delle streghe.

Parlaci un po’ del lato sentimentale del tuo libro.

Mi ricordo bene l’emozione che ho provato la prima volta che ho visto il film Dracula nella versione di Coppola. Quando il conte dice alla sua Mina: “Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti”, non ho potuto fare a meno di pensare a quanto avrei voluto raccontare una storia d’amore altrettanto forte, contrastata e pura. Zoe è una strega che si innamora di un inquisitore. Il suo è un amore sofferto, assoluto, quel tipo di sentimento che può portare anche alla morte.

La prima foto che correda l’articolo è stata scattata al Salone del libro di Torino e mi ritrae insieme alla splendida intervistatrice. Mentre le altre foto sono dei miei lettori Alessandro Varriale (seconda immagine) e della streghetta di Benevento Ilaria Palumbo (terza e quarta immagine).

 

The making of Aurora: Intervista live su Mondo Nerd insieme a Lucio Parrillo

944628_10201274943182526_374447149_nPer tutti i lettori e gli amici che non hanno potuto partecipare alla prima presentazione ufficiale del volume The making of Aurora- Sleeping beauty (Pavesio), che si è tenuta al Florence Fantastic Festival qualche settimana fa, c’è una bella sorpresa.

Alla fine dell’evento il mitico Giac di Mondo Nerd ha fatto a me e a Lucio Parrillo una video intervista in cui parliamo della genesi del volume e diamo qualche anticipazione su Aurora- Sleeping beauty che presenteremo al prossimo Lucca Comics and games.

L’intervista è disponibile a questo indirizzo.

Appuntamento giovedì 23 maggio in streaming hangout su Google+

hangout_newGiovedì 23 maggio, a partire dalle 21, sarò ospite di Uncanny nerdz per una chiacchierata con Daze Di Martino. Sarà possibile intervenire con le vostre domande durante la diretta streaming.

Ecco il link all’evento facebook creato per l’occasione: https://www.facebook.com/events/646059438741579

L’evento sarà in streaming su Youtube qui: http://www.youtube.com/user/uncannynerdz Tramite i commenti sulla pagina youtube sarà possibile intervenire nella discussione 😉

Vi aspetto!

Ci vediamo venerdì 17 maggio al Salone del libro di Torino

Striges-400Venerdì prossimo sarà l’occasione perfetta per sfatare il mito del “venerdì 17”: sarò presente a partire dalle 12:30 allo stand Mondadori (padiglione 2, STAND J102-K101 pad) per firmare le copie di Striges e Scarlett e per incontrare i lettori 🙂

Venitemi a trovare perché nel pomeriggio, purtroppo, devo già scappare!

The making of Aurora al Florence Fantastic

Foto 11-05-13 10 44 58“The making of Aurora” (Pavesio) è nato da una scommessa, quella di portare gli appassionati dell’illustrazione e della narrativa nella mia officina e in quella di Lucio Parrillo per sbirciare dietro le quinte della nascita di un progetto nello stesso istante in cui sta prendendo vita. Si tratta di Aurora sleeping beauty che io e Lucio presenteremo in anteprima al prossimo Lucca Comics and Games.

FFF la mostra con gli originali di Lucio, tra cui la copertina di Making of AuroraThe making of Aurora svela i segreti dietro la genesi di un’idea attraverso stralci del soggetto originale e i miei appunti per il disegnatore. Ci sono bozzetti di Lucio con gli studi dei personaggi, delle tavole a colori e alcune foto tratte dai momenti della lavorazione. Naturalmente non mancano i primi capitoli del romanzo Aurora – Sleeping beauty e una mia lunga riflessione su fiaba, fumetto, romanzo e i suoi punti d’approdo nella vita reale.

Foto 12-05-13 15 09 40Sono reduce dalla prima presentazione ufficiale di The making of Aurora al Florence Fantastic Festival, il nuovo festival del fantastico, games e illustrazione che sono sicura diventerà un punto di riferimento per tutti gli appassionati del genere e non solo. The making of AuroraE’ stato emozionante per me e Lucio incontrare il nostro pubblico e parlare di Aurora, un progetto a cui  crediamo molto e narra “di una principessa guerriera che non è disposta a rinunciare ai suoi sogni, che combatte contro creature spaventose per riavere il suo amore, degli occhi di un indovino che si nutre delle anime dei viandanti, di porte oltre le quali si nascondono verità scomode, di castelli in grado di spostarsi come le dune del deserto sotto i venti dell’Est, di regni dimenticati popolati di antiche divinità.” 

Il FFF ospitava, tra le altre cose, la mostra di Lucio con i dipinti originali a olio che impreziosiranno le pagine di Aurora. Sì, perché Lucio Parrillo dipinge ancora come i maestri dell’Ottocento, circondato dal profumo dei colori. Avevo promesso ai lettori che non sono riusciti a partecipare all’incontro un resoconto dettagliato. Lo faccio attraverso le foto dei momenti salenti che ho scattato per voi.

Vi ricordo che The making of Aurora è stato stampato in serie limitata, ed è destinato a diventare un oggetto da collezione. Lo potete acquistare nel sito Pavesio, qui, o ordinarlo presso la vostra fumetteria di fiducia, in attesa del prossimo evento.

«Come nascono le idee? Con questo volume vengono aperte le porte dell’officina di due professionisti, Barbara Baraldi e Lucio Parrillo. L’una della narrativa, l’altro dell’illustrazione, per scoprire come nasce un volume come Aurora – Sleeping Beauty. Tra i contenuti speciali ed esclusivi: sketch e bozzetti, studi dei personaggi, stralci del soggetto dettagliato, la prefazione di Barbara Baraldi e alcune tavole illustrate da Lucio Parrillo»

Momento della presentazione. Foto di Alessandro Morandi
Momento della presentazione. Foto di Alessandro Morandi

“The making of Aurora – Sleeping beauty” su Mondo nerd

Sul portale Mondo nerd è uscito un bell’articolo su “The making of Aurora – Sleeping beauty” firmata Giacomo Lucarini. Enjoy!

Cop-Aurora“Siete curiosi di sbirciare nei meccanismi che compongono le opere d’arte? Beh, avete una possibilità interessantissima per soddisfare i vostri desideri: The making of Aurora – Sleeping beauty (Pavesio editore) è un libro che fa da ‘anticamera’ a un’opera tutta italiana, e permetterà di vedere come nasce e ‘cresce’ sia la parola, sia il disegno.

Un volume che apre le porte “dell’officina” di due grandi e bravissimi professionisti di casa nostra, ovvero Barbara Baraldi (scrittice) e Lucio Parrillo (illustratore).

Aurora – Sleeping Beauty è la loro nuova fatica “condivisa” e con l’opera qui presente potrete assistere a contenuti speciali come sketch e bozzetti, studi dei personaggi, stralci del soggetto dettagliato.

Come spiega la stessa Baraldi, il volume permette di entrare nella cabina di regia di un progetto nello stesso istante in cui sta prendendo vita. Come si evince dal titolo, Aurora – Sleeping beauty è una bella riflessione su fiaba, fumetto, romanzo e i suoi punti d’approdo nella vita reale.

Attenzione, inoltre: Il volume è prodotto in serie limitata! (=potenziale oggetto da collezione…)”

I prossimi appuntamenti: anteprima di Aurora e lezioni di scrittura al Florence Fantastic Festival

Cop-AuroraI giorni 11 e 12 maggio 2013 sarò ospite del Florence Fantastic Festival, che si tiene nella splendida cornice della Fortezza da Basso di Firenze per due eventi che non potete perdere.

Sabato 11 maggio alle ore 11

Terrò un Workshop dal titolo “Trasformare un’idea in un romanzo: lezioni di scrittura in pillole. Come raggiungere gli editori e il proprio pubblico.”
Durante l’incontro si parlerà di: Creare un personaggio credibile. L’importanza dell’ambientazione. La forza dell’incipit e come costruire un finale che lasci il segno. Fantasy, distopico, romanzo di formazione. Le opportunità del mercato editoriale e le sue contraddizioni. Le modalità per raggiungere il grande editore.

Domenica 12 maggio alle ore 11

Prima presentazione ufficiale del volume “The making of Aurora – Sleeping beauty” (Pavesio).
Sul palco con me ci sarà l’illustratore Lucio Parrillo. Vi ricordo che il volume è in serie limitata, una bella occasione quindi per procurarvi la vostra copia con dedica della sottoscritta e disegno personalizzato da parte di Lucio.
«Come nascono le idee? Con questo volume vengono aperte le porte dell’officina di due professionisti, Barbara Baraldi e Lucio Parrillo. L’una della narrativa, l’altro dell’illustrazione, per scoprire come nasce un volume come Aurora – Sleeping Beauty. Tra i contenuti speciali ed esclusivi: sketch e bozzetti, studi dei personaggi, stralci del soggetto dettagliato, la prefazione di Barbara Baraldi e alcune tavole illustrate da Lucio Parrillo»

Vi ricordo che gli incontri sono aperti al pubblico, non occorre prenotarsi e l’unico costo è il biglietto di ingresso del festival (10 euro per un giorno, 16 per entrambi) che permette l’accesso a tutte le aree. Per maggiori informazione: cliccare qui

Striges: la recensione sul blog di Bruno Elpis

Oggi vi propongo una bellissima recensione di Striges uscita sul blog di Bruno Elpis e su Qlibri. Enjoy!

Quando leggi sei come in un sogno da cui è difficile poi voler svegliarsi. Sofia Sofi“Zoe è una ragazza particolare. Al di là di una caratteristica fisica che la identifica rispetto a tutte le altre: ha gli occhi gialli. Come certi animali, tipo i gatti. O gli strigidi: gli uccelli rapaci e predatori. Civette e gufi, per intenderci.

Ma la sua particolarità risiede principalmente nel carattere e nella personalità. Zoe, la vita in greco, è scontrosa, si sente inadeguata, quasi una disadattata. E sarebbe anche sola (“Il giorno del mio compleanno era diventato l’emblema della mia solitudine”), se non fosse intensamente legata all’amica-sorella Chloe. Spesso e volentieri le due amiche frequentano anche Sam, una ragazza che gestisce la caffetteria “Bloody Mary”.

L’inquietudine di Zoe ha le sue radici in un fatto biografico: ha perduto la madre in un incidente. E prova rimorso, perché si sente responsabile dell’evento: “Mi sentivo come se qualcuno avesse strappato via una parte della mia anima dalla nascita, quella parte capace di farmi sentire libera”.

“Fino a quel momento la rabbia mi aveva impedito di accettare che l’avevo persa”.

Foto di Virginia ValoriPagina dopo pagina, però, scopriamo che il motivo della ‘diversità’ di Zoe è anche strutturale: perché lei è … una strega. Una strega che interpreta con romanticismo, determinazione e conflittualità il suo amore per Sebastian. Perché il giovane, che ha occhi di smeraldo, fisico da statua greca ed è “bello da far male” è … un inquisitore. E perché “a volte i nemici somigliano ad angeli, ma celano l’anima di un demone”.

Barbara Baraldi trascina per mano, e da vera strega (“… alcuni di noi sono mutaforma”) imprigiona il cuore, attraverso una storia che si svolge su due livelli dimensionali: quello fantastico tra incantesimi, magie e agguati; quello umano e psicologico nella rappresentazione delle tensioni e delle dinamiche di un gruppo di studenti impegnati nella recita scolastica di … Paolo e Francesca.

foto Kya SimononIn tutto questo, Barbara propone una concezione originale della strega (“ho cercato allo stesso tempo di recuperare un’atmosfera da “vecchia scuola”, con streghe fortemente ispirate all’antica religione e ancorate alla tradizione nostrana ed europea in generale. Anche per questo alcuni nomi, come quello di Misha, sono scelti dalla tradizione est-europea”: sono parole dell’autrice!) che si colloca in posizione critica rispetto a persecuzioni, intolleranze e roghi di ogni tempo, pur duettando con le saghe del fantasy contemporaneo.

Il romanzo è ricco di riferimenti culturali di ogni tipo, soprattutto musicali e artistici. Il linguaggio è diretto e attuale, indulge all’esterofilia (“l’angolo dedicato al bookcrossing”), sa creare atmosfere e comunica magia. Quella che serve per “spiegare le ali, e librarsi in un volo perfetto”…”

Le foto che corredano l’articolo sono delle mie splendide lettrici Sofia Sofi, Virginia Valori e Kya Simonon.

 

Striges: la recensione di Books passion

Con grande piacere vi propongo la bellissima recensione di Striges uscita su Books Passion e firmata Giuliana Popolizio, che forse già conoscerete per le sue splendide videorecensioni che escono regolarmente sul suo canale You-tube.

Foto di Giuliana Popolizio“Zoe a 17 anni scoprirà di avere dei poteri. Non è una comune mortale, è qualcosa di più. Quando si farà luce sulla sua vita, verranno fuori gioie e dolori. Una delle scoperte più belle della sua vita, l’amore per Sebastian, sarà anche una delle più grandi condanne.
Tutto girerà intorno al cammino di scoperte di Zoe: gestire e convivere con il proprio potere, fidarsi delle persone giuste, combattere contro un oscuro nemico con tutte le sue forze.

Il passato tornerà prepotente come un’onda incontenibile.
Sebastian è maledettamente bello e anche maledettamente pericoloso.

Donne all’ascolto: vedere Sebastian arrivare con la sua moto cromata, sarà un colpo al cuore per tutte!
Strano l’effetto che possono fare delle semplici parole e descrizioni di qualcuno che forse in realtà non esiste.

Striges: La piccola Zoe, Illustrazione di Marika BovenziLo stile di Barbara Baraldi è sempre inconfondibile: parole oscure e romantiche allo stesso tempo. E’ come essere accarezzati da seta che improvvisamente diventa carta vetrata. Ogni rivelazione, ogni malcelata verità il lettore l’avverte come uno schiaffo. Ogni momento di tenerezza come una calda ed irrinunciabile carezza.
Questo è l’effetto che mi fa ogni volta questa scrittrice ed io spero che continui a scrivere all’infinito!

Consigliato? Certamente sì.
Attenderò con ansia il seguito!”

La foto per corredare l’articolo è di Giuliana Popolizio mentre sta leggendo Striges. Mentre la splendida illustrazione che rappresenta la piccola e sognatrice Zoe è di Marika Bovenzi.

E su You-tube a questo link potete vedere Giuliana che parla di Striges dal minuto 9:30.

Striges: la recensione su Rikitalk

Oggi vi propongo una recensione di Striges uscita sul blog di Riccardo Cogliati, Rikitalk. Enjoy!

“Trovare qualcosa che non si può possedere è peggio di non averlo mai trovato.”

Foto di Giulia Anichini“Leggendo questo romanzo di Barbara Baraldi ho capito perché la scrittrice abbia un nutrito schieramento di fan: semplicemente, è un’ottima scrittrice. Sa guidarti con sapienza nella storia, sa tenere sempre alto il ritmo della lettura e usa un pregevole stile narrativo, che scorre e ti permette di apprezzare i personaggi.

Striges parla di streghe, come ultimamente anche molti altri racconti, ma lo fa in una maniera nuova che a me è molto piaciuta. È infatti uno dei punti di forza del romanzo la spiegazione del “mondo” da cui proviene la stirpe di Zoe, la protagonista. Un mondo lontano dallo stereotipo del cappello a punta e il pentolone, un mondo credibile e realmente magico, dove le tanto bistrattate streghe si prodigavano in cure e vivevano in simbiosi con le forze della natura.

La storia che sta dietro alla storia mi ha molto coinvolto e ho potuto così apprezzare i turbamenti, inevitabili, che la presa di coscienza di Zoe ha scatenato in lei.”

Per leggere tutta la recensione, basta cliccare qui: http://www.rikitalk.it/striges-la-promessa-immortale/

La foto per corredare l’articolo è della mia splendida lettrice Giulia Anichini.

 

Striges: “la qualità nella Teen Literature”. La recensione di Sul romanzo

Con grande soddisfazione vi segnalo questa recensione uscita su Sul romanzo e firmata Stefano Verziaggi, critico spietato e penna affilata per un blog diventato punto di riferimento per internauti. La recensione cita Striges come romanzo di qualità nel vasto calderone della cosiddetta teen literature. Enjoy!

Foto di Sweetland Stefy“Basta entrare in libreria o, ancor meglio, dare un’occhiata tra le pile di libri in vendita all’autogrill perché anche i meno esperti capiscano che le uscite letterarie non seguono criteri casuali o legati al genio artistico degli autori, ma anche precise mode. Vale per la letteratura per gli adulti come per quella per ragazzi, e non c’è nulla di cui stupirsi.

Anche i non addetti ai lavori sanno bene qual è la tematica che ha dominato la teen literature negli ultimi anni: i vampiri. Ce ne siamo in parte già occupati, pensando a come la scuola potrebbe servirsi di questi testi per avvicinare di più gli studenti e le studentesse alla letteratura, e per poter lavorare sui concetti più importanti dell’analisi letteraria in modo alternativo (giusto per usare un brutto termine di cui spesso si abusa). Ora la moda sta passando, se ne preparano altre; ci vuole, quindi, del coraggio o dell’incoscienza per inserirsi in questo filone.

Striges Illustrazione di Donato Forte 2Barbara Baraldi non mi è parsa incosciente, anzi. Pubblicando Striges (Mondadori, 2013), ha compiuto una scelta ben precisa, che possiamo riassumere su due versanti. Innanzitutto, ha deciso di non mettersi in competizione con il filone di appartenenza, ma semplicemente di raccontare la storia che sentiva di dover raccontare. Tale bisogno si evince pagina dopo pagina, mentre la storia scorre a ritmo sempre più impetuoso e i personaggi entrano ed escono dal nostro viaggio mentale in tutta la loro definita corporeità. Si avvertono l’urgenza della scrittura e l’architettura di un racconto che non è stato improvvisato per fini commerciali, ma nasce dalla volontà di dire qualcosa di nuovo, a prescindere dal fatto che qualcuno si sia già occupato di tematiche simili, spesso per mera utopia di successo economico. Ogni paragone con Twilight & C., per questo, sarebbe superfluo e non voluto dall’autrice; sennonché proprio Striges ci obbliga a confrontarlo con i fichissimi vampiri che l’hanno preceduto: perché è scritto bene, questo è il punto. Barbara Baraldi ha dimostrato con questo libro, a mio avviso più che con Scarlett, che pure è un testo riuscito, che quando si tratta di ragazzi non esiste la letteratura di serie B. Il ritmo, la proprietà lessicale, la costruzione per quadri della storia, la rotondità dei personaggi: tutti gli elementi contribuiscono a offrire ai lettori e alle lettrici un prodotto di qualità, che un insegnante può consigliare a cuore aperto, sicuro di offrire anche un modello di scrittura.

Foto di Viki Hachico LancioneLa Baraldi non considera il suo pubblico sciocco, non lo imbonisce con qualche sguardo intenso o con riferimenti vaghi alla mitologia, alle saghe leggendarie o al sovrannaturale: il mondo della stregoneria è affrontato in modo deciso ma delicato, con la competenza di chi ha ben studiato prima di mettersi al tavolo della scrittura ed ha in mente, per sua stessa ammissione, riferimenti di tutt’altra portata, come Dracula o Frankestein.

Mi sembra questa, finora, la novità più significativa del nuovo romanzo di un’autrice che, si sa, mi aveva già convinto, proprio per la volontà evidente di stare a fianco dei ragazzi, di accompagnarli nella loro crescita con testi adatti alla loro età ma non per questo banali o semplificati. Non voglio, naturalmente, insinuare che dietro Striges si nasconda un alto progetto didattico; non sarebbe il senso del libro. La storia procede anche attraverso sapienti colpi di scena per tenere il lettore e la lettrice incollati al testo; il tema dell’amore, che fa da fil rouge nella scrittura della Baraldi, si fa anche qui molto presente e coinvolgente, per la sua natura totalizzante e appassionata. Tuttavia i sentimenti della protagonista non sono appiattiti in un uniforme abbandono allo charme maschile: Zoe non è Bella Swan, vive di esistenza propria anche senza il suo Sebastian, che pure è un elemento cardine della sua vita (non si può dire di più per non rovinare le sorprese della trama). Torna anche il mondo della scuola, volutamente caricato su toni che alludono all’istruzione americana più che a un preciso modello descrittivo del sistema italiano; quasi a fare da contraltare, l’ambientazione nella città di Milano è precisa, i luoghi sono citati con una certa meticolosità e anche con una nota di spregiudicatezza (si veda l’episodio ambientato nel Duomo, eterno simbolo della città). Il libro nel complesso sembra una grande piattaforma su già si preannuncia, almeno lo spero, un seguito, o forse addirittura l’inizio di una saga: la storia ha, evidentemente, un inizio e una fine, ma i personaggi e le loro vicende sono tanti e diversificati, e chiedono uno sviluppo ulteriore.

Le foto per corredare l’articolo sono delle mie lettrici Stefy SweetlandViki Hachico Lancione. La splendida illustrazione che raffigura Zoe è di Donato Forte.

L’arte del narrare la fiaba: The making of Aurora – Sleeping beauty

Cop-Aurora«Come nascono le idee? Con questo volume vengono aperte le porte dell’officina di due professionisti, Barbara Baraldi e Lucio Parrillo. L’una della narrativa, l’altro dell’illustrazione, per scoprire come nasce un volume come Aurora – Sleeping Beauty. Tra i contenuti speciali ed esclusivi: sketch e bozzetti, studi dei personaggi, stralci del soggetto dettagliato, la prefazione di Barbara Baraldi e alcune tavole illustrate da Lucio Parrillo»

Le fiabe da sempre nutrono la mia fantasia con le loro atmosfere gotiche e a volte orrorifiche. Negli anni sono diventata una collezionista di fiabe, da quelle dei fratelli Grimm e di Perrault a quelle dell’est, ma anche fiabe orientali dove gli uomini incontrano spiriti erranti e creature antropomorfe e fiabe del nord Europa, leggende tzigane o provenienti dalle Fiandre.

Nelle fiabe ci sono sempre strade da non lasciare perché il bosco può essere pericoloso, porte da non aprire perché custodiscono segreti sepolti con il sangue, ma i protagonisti spesso infrangono i dettami della ragione per spingersi oltre il limite della conoscenza e a volte il prezzo da pagare è molto alto.

Vi svelo un segreto: La bella addormentata nel bosco è una delle mie fiabe preferite, simbolo dell’entrata nell’età adulta di una ragazza e che nella versione disneyana offre una delle sue streghe più affascinanti dell’immaginario collettivo: Malefica. Da sempre mi chiedevo cosa sognasse Rosaspina nei cento anni di lungo sonno e anch’io sognavo a occhi aperti. Sognavo di scrivere un mio omaggio a questa fiaba, ma in cui la protagonista, anziché attendere un principe azzurro, fosse disposta a combattere per quello in cui crede, a combattere per il suo amore. E proprio come in una fiaba, un giorno la mia strada ha incrociato quella di un artista che quando dipinge è in grado di donare sangue e vita alle sue creature, che siano eroine sensuali o mostri terrificanti. Si tratta di Lucio Parrillo, il cui lavoro sulle copertine dei comics della Marvel e di altri editori americani è celebrato in tutti gli angoli del pianeta. Davanti a un caffè amaro sono nate le prime scene del nostro Aurora – Sleeping beauty.

Con grande piacere vi annuncio che questo progetto sta prendendo vita e a maggio, in occasione del Florence Fantastic Festival (10-12 maggio, Firenze, Fortezza da Basso), io e Lucio presenteremo in anteprima il volume The making of Aurora – Sleeping beauty (Pavesio editore).

Di cosa si tratta e perché è un volume da non perdere? Perché permette di entrare nella cabina di regia di un progetto nello stesso istante in cui sta prendendo vita. Perché svela i segreti dietro la genesi di un’idea, con stralci del soggetto originale e i miei appunti per il disegnatore. Ci sono bozzetti e studi dei personaggi, tavole a colori e foto tratte dai momenti della lavorazione. Naturalmente non mancano i primi capitoli del romanzo Aurora – Sleeping beauty e una mia lunga riflessione su fiaba, fumetto, romanzo e i suoi punti d’approdo nella vita reale.

Il volume è in serie limitata ed è destinato a diventare introvabile con l’uscita di Aurora – Sleeping beauty. Un’occasione unica, insomma, per entrare nella nostra officina di lavoro.

La quarta di copertina: «Aurora – Sleeping Beauty racconta, tramite le parole incantatrici di Barbara Baraldi e le stupende illustrazioni di Lucio Parrillo, la storia di una principessa guerriera che non è disposta a rinunciare ai suoi sogni, che combatte contro creature spaventose per riavere il suo amore, degli occhi di un indovino che si nutre delle anime dei viandanti, di porte oltre le quali si nascondono verità scomode, di castelli in grado di spostarsi come le dune del deserto sotto i venti dell’Est, di regni dimenticati popolati di antiche divinità.»

 

Striges: la recensione di Stelle nell’iperuranio

Ed ecco la bellissima recensione dedicata a Striges apparsa sul blog Stelle nell’iperuranio e firmata da Lara Forte. A me le sue parole hanno emozionato tantissimo. E a voi?

La Dolce Kelly. Foto di Luci Noto“Quante volte ci siamo sentiti diversi, come se nessuno intorno a noi potesse mai comprenderci, come se la nostra fosse un’esistenza a metà in cui manca un tassello fondamentale? Quante volte nel buio di una stanza abbiamo pregato per una luce che illuminasse la nostra anima e aprisse le porte del nostro cuore? Quante volte l’oscurità ci ha inglobato mentre noi non anelavamo altro che ad un briciolo della luce che vedevamo brillare sui volti delle altre persone?

Ecco come si sente Zoe, capelli rossi e occhi gialli da civetta notturna, una madre morta, un padre assente, un’amica che per quanto le voglia bene a volte sente la necessità di allontanarsi per non essere inglobata nell’oscurità che la circonda. Una macchia oscura in un’esistenza che vorrebbe essere luminosa. Alla vigilia dei suoi diciassette anni però qualcosa cambia, un potere che non riesce a trovare sfogo pulsa dentro di lei e un paio di meravigliosi occhi verdi sembrano colmare la metà del suo cuore che Zoe non credeva di possedere. Ma per quanto si aneli alla luce che sembra così a portata di mano bisogna ricordare che essa non può esistere senza le sue ombre e che per accettarla bisogna essere in grado di affrontare un sacrificio.

Foto di Sachi Osti MerizziTremate, tremate le streghe son tornate!!!! Quante volte abbiamo sentito queste parole e quante volte le abbiamo usate! Bè, ecco che le streghe sono tornate da diversi anni nella letteratura internazionale, specialmente con il grande successo che l’urban fantasy e il paranormal hanno riscosso in questi ultimi tempi, quindi la scrittrice nostrana Barbara Baraldi ci introduce alle sue visione delle streghe tramite Striges (Strix, striges studiosi del latino vi ricorda niente), una storia che da lungo tempo voleva scrivere e che finalmente è finita tra le mie impazienti manine.

Ma le Streghe introdotte in questo libro hanno poco a che fare con quelle dell’immaginario classico, cappelli a punta e scopa di saggina, oppure ali fatate e bacchetta a stellina. Le Streghe di cui si parla in questo libro riprendono l’antica tradizione delle sacerdotesse e delle guaritrici che interrogavano la natura e la Dea Madre per portare sollievo e assistenza alle persone che soffrivano, che fossero pene fisiche o emotive. Sono donne che non si accontentano di vivere nell’ignoranza e all’ombra di un uomo, sono donne che pregano Demetra, Iside, Kali, la divinità femminile affiancata a quella maschile.

Foto di Barbara NevermoreScoprii che quando le donne erano onorate e rispettate come sacerdotesse e guaritrici, il serpente era considerato un simbolo di sapienza e rigenerazione […]. Fin dagli albori dell’umanità, le sacerdotesse avevano ricoperto il ruolo di guide spirituali abbracciando l’equilibrio tra divino maschile e femminile. Erano streghe, erano donne sagge, e potevano insegnare l’antica saggezza della Dea. Perchè la magia è consapevolezza, è volontà. Non esistono forze soprannaturali, ma l’energia divina della natura.

Ho già incontrato questa tipologia di “streghe” nei libri di Marion Zimmer Bradley e nella mitologia di Avalon spogliata dell’influenza cristiana. Ma insieme a queste figure positive di Streghe ecco che compaiono anche coloro che sono i loro nemici naturali, gli Inquisitori, uomini spaventati dalla conoscenza e alla ricerca del potere che queste donne sembrano nascondere. Ma come dicevo prima dove c’è luce c’è anche ombra, e viceversa, e non tutte le streghe usano i loro poteri per il bene del prossimo, alcune si lasciano sopraffare dall’odio e dalla vendetta, così come non tutti gli inquisitori vedono nel potere di queste donne una minaccia.

Zoe scopre di appartenere a questa schiera di donne coraggiose ma capirlo non rende facile la sua vita anzi la complica ulteriormente perchè non comprende come questo potere possa essere stato racchiuso per tutto questo tempo dentro di lei senza emergere. Striges, potrebbe sembrare un romanzo di formazione durante il quale Zoe prende coscienza dei suoi poteri e del modo migliore per utilizzarli. In realtà è un romanzo d’amore perché non è la conoscenza di sé attraverso i poteri che illumina la vita di Zoe ma è l’amore, un amore che ha travalicato i secoli sulle ali delle farfalle che riconoscono in Zoe la loro Signora. Un amore pericoloso e proibito in quanto unisce due nemici mortali, una strega e il suo inquisitore. Un amore che non può essere combattuto e allontanato, nonostante sia osteggiato da tutti coloro che li circondano, nonostante sembra spezzare più volte il cuore di Zoe e Sebastian. Ma solo insieme possono ricongiungere i pezzi e solo insieme possono volare.

Finalmente capisco il motivo per cui mi ero sempre sentita incompleta, come se mi avessero strappato una parte fin dalla nascita, e per cui sentivo nostalgia di parole sconosciute, di gesti che non potevo aver vissuto: appartenevano a una vita precedente.

Questo libro, che promette di essere il primo di una seria, è un inno all’amore che supera le avversità, un inno alla completezza che solo la metà mancante della propria anima può donare, un inno alla vita che va vissuta pienamente nonostante le sue conseguenze.

Striges. Disegno di Stefano MessoriNon credevo di essere la Prescelta. Avevo scoperto da poco di essere una Strega, figlia di una strega. Ma quello che sapevo con certezza è che ero una guerriera. Nutro grandi aspettative per i volumi successivi in cui prenderà vita la battaglia che in queste pagine è stata solo accennata e troveranno spiegazione i dubbi e le incognite che alla fine di questo libro sono rimasti ad aleggiare nella mia mente. Soprattutto ho speranza di rincontrare ancora Zoe e Sebastian per scoprire se il loro amore è veramente così forte da sconfiggere le nubi di guerra che si addensano sui destini delle Streghe e dei loro Inquisitori.”

Lara Forte  ha scelto di corredare il suo bellissimo articolo con l’illustrazione che Stefano Messori ha dedicato a Striges e cattura un momento magico tra Zoe e Sebastian. Ve la ripropongo anche qui.

Le foto che corredano l’articolo sono state dedicate a Striges dalle mie splendide lettrici e moderne streghette Gina Arbues, Sachi Osti Merizzi e Barbara Nevermore <3

Ci vediamo su Happines on air

Alby di Happyness on airVi informo che giovedì 11 aprile alle 21,30 sarò ospite in diretta della trasmissione Happines on air che andrà in onda sulla Web tv www.c-you.tv

Durante la trasmissione sarà possibile intervenire in diretta tramite la chat. Ecco come fare:

-Andare su www.c-you.tv
-Registrarsi oppure, dopo aver aperto facebook, tornare su www.c-you.tv e cliccare “accedi tramite fb”
-Cliccare sul canale 4 in alto che è il canale di C-100 web tv e vedere la diretta
-A lato c’è la chat che vi permetterà di scrivere commenti e interagire

Il programma è condotto da Alberta Barbagli. Vi aspettiamo!