La nuvola bianca: un racconto per corrispondenza

«Gentile signora S.,
non ho mai scritto una lettera in vita mia. Quindi mi perdoni se ci sono degli errori. Ho solo questi pezzi di carta e non potrò ricopiare la lettera in bella calligrafia. Si dovrà accontentare della prima versione, e io dello spazio limitato a disposizione.
Lei non mi conosce. Io non la conosco. Ma è importante che mi legga fino alla fine, perché sono l’unica persona che può dirle la verità sulle ultime ore di Cristiana. Sua figlia.»

Volete ricevere un mio racconto per posta? Con tanto di francobollo, e contenuti speciali inerenti alla storia, che creano un oggetto da collezione?
Potete averlo grazie ad APRI.

«APRI è un progetto di racconti che arrivano per corrispondenza. La buchetta delle lettere, dove oramai si trovano solo bollette o i volantini che promuovono i vari #pizzacasa, torna a essere un luogo di sorprese, da aprire a fine giornata per vedere se è arrivata qualche lettera speciale. Riceverete una busta con una storia in forma epistolare, scritta da autori e autrici divers* assieme a cartoline, biglietti, immagini. Il francobollo, come la busta e il tipo di carta, sarà ogni volta diverso e declinato rispetto al racconto.»

Da oggi, il mio racconto thriller dal titolo La nuvola bianca, è acquistabile sul sito APRI. Si tratta di una storia… da brividi. E vi assicuro che i contenuti speciali non sono da meno! 

Il costo è di soli 10 euro, acquistabile QUI. 

 

APRI: un racconto per corrispondenza

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«APRI è un progetto di racconti che arrivano per corrispondenza. La buchetta delle lettere, dove oramai si trovano solo bollette o i volantini che promuovono i vari #pizzacasa, torna a essere un luogo di sorprese, da aprire a fine giornata per vedere se è arrivata qualche lettera speciale.
Ogni mese, a chi si abbona a APRI, arriva una busta con una storia in forma epistolare, scritta da autori e autrici divers* assieme a cartoline, biglietti, immagini.
Il francobollo, come la busta e il tipo di carta, sarà ogni volta diverso e declinato rispetto al racconto.»
Il mio è assolutamente… da brividi. E vi assicuro che i contenuti speciali non sono da meno! Non vedo l’ora di svelarvi di più. Per riceverla, a inizio dicembre, basta abbonarvi entro il giorno 6/12. Per saperne di più potete andare sulla pagina apri.website!

 

Le presentazioni di luglio e agosto: Giallo di Sera a Ortona, Mystfest di Cattolica, Aosta, San Felice no

Venerdì 24 luglio alle 21:30 sarò ospite del festival Giallo di Sera a Ortona. L’evento si svolgerà nella piazza antistante il Teatro Tosti
Vi parlerò del mio ultimo romanzo, Sentenza artificiale, ma anche della serie Aurora Scalviati profiler del buio. Con me, Gabriella Genisi. Relatore, il direttore artistico del festival e amico, Romano De Marco.
A seguire firmacopie e foto ricordo.
L’evento si svolgerà in tutta sicurezza. Gratuito e aperto a tutti fino a esaurimento posti. Per partecipare, basta prenotare allo 373 344433. 

Il weekend del 31 luglio, 1-2 agosto sarò ospite del Mystfest di Cattolica.
In questa edizione, ho l’onore e il piacere di essere tra i giurati del prestigioso Premio Gran Giallo Città di Cattolica, insieme a Carlo Lucarelli, Maurizio De Giovanni, Giancarlo De Cataldo, Ilaria Tuti, Franco Forte, Valerio Massimo Manfredi e la direttrice artistica, Simonetta Salvetti.
L’emozione è grande perché nel lontano 2006, partecipai e vinsi il Gran Giallo con Una storia da rubare. Un concorso che mi ha portato fortuna, un passo importante per miei esordi perché il racconto vincitore fu poi pubblicato nel Giallo Mondadori. La serata con la Cerimonia di Premiazione si terrà venerdì 31 luglio in Piazza 1° Maggio,  dalle ore 21.

Sabato 1 luglio a partire dalle 21, in Piazza 1° Maggio si terrà la serata dedicata alla seconda edizione del Premio Andrea G.Pinketts, creata per ricordare il grande scrittore ed essere umano. Andrea, il primo in assoluto a credere nella mia scrittura e per me grande fonte di ispirazione.
Ho l’immenso piacere di essere la madrina della serata e presenterò al pubblico Sentenza artificiale e la serie Aurora Scalviati – profiler del buio. Durante la serata, Marco Castoldi, in arte Morgan – a cui sarà conferito il premio Sceriffo di Cattolica – terrà un concerto per pianoforte solo. Sarà inoltre presentato il Booktrailer della riedizione di “Lazzaro vieni fuori” di Andrea G.Pinketts. Serata in collaborazione con l’Associazione Culturale Andrea G.Pinketts. Il programma completo, lo trovate QUI.

Venerdì 7 agosto alle 18:30 sarò ospite della Libreria Brivio di Aosta. La presentazione si terrà nella splendida piazzetta della libreria, in Piazza Chanoux, 28. Insieme a Corrado Ferrarese, allo scrittore Claudio Morandini e alla mitica Romaine Pernettaz, vi parlerò di Sentenza artificiale, il mio ultimo thriller e della serie di romanzi Aurora Scalviati – profiler del buio.
A seguire, firmacopie e foto ricordo. Ingresso gratuito previa prenotazione obbligatoria allo 346 6286717.

Venerdì 28 agosto vi aspetto per un “Aperitivo con autore” nella mia Emilia paranoica, alla Libreria Tra Le Note” di San Felice sul Panaro (via Ascari, 5). Alle 18 dj set dark, new wave e post punk a cura del mitico Gianfranco Righetti. Dalle 19 ci sarà la presentazione vera e propria. A seguire altra musica, firmacopie e foto ricordo. L’evento si svolgerà in tutta sicurezza, per questo la prenotazione è obbligatoria allo 392 1314020 (o potete inviare una mail a tralenote.libreria@gmail.com). Ma non è tutto! Per chi non riuscirà a partecipare all’evento, ma ci tiene ad avere la sua copia con dedica, basta prenotarla alla mail della libreria e gli arriverà comodamente per posta.

Sentenza artificiale: dal 9 luglio in libreria!

Sentenza artificiale
Sentenza artificiale

Il mio nuovo thriller Sentenza artificiale (Chiarelettere) esce il 9 luglio in tutte le librerie. Si tratta di un romanzo autonomo, in discontinuità con la serie di Aurora, con una protagonista che non vedo l’ora di farvi conoscere: Cassia Niro, analista ministeriale coinvolta in un’indagine senza respiro, in cui in gioco non c’è solo la sua vita ma la tenuta dell’intero sistema democratico. «Saremo giudicati da un algoritmo? Un romanzo così verosimile da sembrare un incubo.»

Proprio giovedì 9 luglio, sarò a Modena per un firmacopie presso la libreria Mondadori Bookstore del Cinema Victoria, a partire dalle 18:30. La mia prima data post lockdown, in tutta sicurezza e nel rispetto delle norme sanitarie vigenti: potrete avere la vostra copia autografata, il giorno stesso dell’uscita!

Una riflessione sul nostro futuro prossimo in cui le scelte umane saranno sempre più influenzate – e in alcuni casi determinate – dalle macchine e dall’intelligenza artificiale. Un thriller nerissimo, come siete abituati dalla mia penna. Ma anche una riflessione sul ruolo degli algoritmi di intelligenza artificiale nella società odierna, e sulle problematiche etiche che solleva. Cosa succederebbe se l’uso della I. A. venisse esteso a campi in cui la discrezionalità umana è fondamentale, come la giustizia?

Il dibattito sulla giustizia in Italia è quanto mai acceso; ma sarebbe davvero possibile delegare decisioni di carattere penale a un algoritmo? Non è fantascienza: in alcuni stati degli USA è già un algoritmo a decidere sulla libertà vigilata dei detenuti. Ma nell’affidarci a questo tipo di tecnologia, non possiamo dimenticare le enormi problematiche etiche che solleverebbe la sua applicazione. Una macchina, per esempio, non è in grado di distinguere tra “bene” e “male” come li intendiamo noi esseri umani.

Il futuro è adesso. In un’aula del palazzo di giustizia di Roma, gremita di giornalisti e tecnici ministeriali, il visionario manager Aristotile Damanakis presenta LexIA l’algoritmo di “sentenza artificiale” che rivoluziona il processo penale: a stabilire la colpevolezza di un imputato sarà un programma in grado di considerare ogni aspetto del caso, dalle circostanze alle prove, dalle testimonianze alle attenuanti, rendendo superfluo ogni intervento umano. Basta un algoritmo per decidere se una persona ha commesso o no un delitto. Ma a scombussolare i piani del governo ci pensa l’affascinante e coraggiosa Cassia, che scopre un’anomalia mimetizzata nel codice di LexIA che potrebbe comprometterne l’imparzialità. La ragazza non ha dubbi: qualcuno ha violato la sandbox di protezione del sistema. Chi sta mettendo le mani sulla riforma della magistratura? Chi è disposto a uccidere pur di manipolare le sentenze? Da quel momento Cassia diventa un bersaglio. Come lei è stata in grado di vedere l’anomalia, qualcuno – attraverso l’anomalia – ha visto lei. Qualcuno che è disposto a tutto pur di coprire le proprie tracce. Nel complotto sono implicati gli stessi organismi che dovrebbero garantire l’imparzialità della giustizia e Cassia è determinata a fermarli a qualunque costo, mentre sulla vicenda incombe una domanda che in pochi sono disposti a porsi: «Se nessun uomo è al di sopra della legge, può esserlo una macchina?»

Il romanzo è già disponibile per la prenotazione in libreria, su Amazon, Ibs, Lafeltrinelli.it e sugli altri store online.

Un sogno lungo un’estate: la nuova edizione in ebook e cartaceo è su Amazon

Da oggi su Amazon è possibile ordinare la versione cartacea di Un sogno lungo un’estate. La versione ebook era già disponibile da qualche giorno, ma per il cartaceo c’è voluto un po’ di più. Si tratta di un racconto di formazione per ragazzi uscito in precedenza per Einaudi e da tempo fuori catalogo. Un romanzo sull’amore e sulla morte, che si dipana tra i misteri di una campagna mai così gotica. «Perché, a volte, l’unico modo per diventare grandi è affrontare la paura».

Le fonti di ispirazione vanno da The body di Stephen King (Stand by me – Ricordo di un’estate) a La casa dalle finestre che ridono di Avati, ma c’è tanto della mia infanzia racchiusa tra queste pagine, tanto della mia Emilia paranoica, tra ricordi e fiabe nere, quelle che poi la notte, prima di andare a dormire, dovevo guardare sotto al letto. Ho scelto la via del self publishing per ristampare il romanzo, con una nuova copertina realizzata appositamente, forse proprio per la sua dimensione intima, a tratti – ma non troppo – autobiografica.

«Come in trance, procedo verso la stanza dei miei genitori. Il pavimento è freddo.
Dallo spiraglio della porta proviene il tenue bagliore azzurro della luce di cortesia di mamma. Entro. I miei genitori sono abbandonati al sonno. Si danno le spalle, raggomitolati l’uno nel bordo opposto del letto rispetto all’altra. Chiusi. Come
durante il resto della giornata. Io sono a un passo da mamma. Posso avvertire il suo respiro lieve. Sul comodino c’è la chiave argentata. La prendo in mano. Scaccio un brivido. Piccola chiave argentata, quale scrigno custodisce il tuo segreto?»

Per Matilde si prospetta l’estate peggiore della sua vita. Come potrebbe essere altrimenti, quando si trova costretta a trascorrere le vacanze con i genitori in campagna, nella casa di zia Isabella? Fin da subito la sua avversione per la vita agreste è totale: la zia del papà è algida e scontrosa, la natura che la circonda estranea e ostile, la casa stessa decrepita e inquietante. E da quel momento, niente è più lo stesso: il padre è assente per la maggior parte del tempo mentre la madre, autrice di fiabe per bambini, passa le giornate rinchiusa nello studio per dedicarsi alla stesura del suo nuovo libro. Come se non bastasse, durante la notte Matilde è tormentata da strane visioni, in cui ricorre la figura evanescente di un misterioso bambino. Ma l’enigma più grande è dipinto sul muro di un vecchio mulino in rovina, il quale si dice rappresenti la mappa di un tesoro. Accompagnata da improbabili compagni di viaggio, comincia così un’entusiasmante impresa per decifrarlo, al termine della quale Matilde si ritroverà depositaria di una straordinaria scoperta, ma soprattutto sarà in grado di far luce, una volta per tutte, sul terribile segreto che si cela nel passato della sua famiglia.

Un sogno lungo un’estate non lo troverete in libreria. Potete leggerlo versione Kindle (gratuito se abbonati a Kindle Unlimited o, in alternativa, al prezzo di 3,99 Euro) oppure in versione cartacea, acquistabile su Amazon al prezzo di 9,90 Euro.

Marzo 2020: Eventi cancellati e speranze future

Zona rossa. Niente scorre come al solito.

La mia vita è la vita di tanti. Insieme, in questa tempesta che rischia di dividere invece che unire.

Tutte le abitudini sono state spezzate. Avevo quattro eventi a marzo, che lettori, librai, organizzatori e io aspettavamo da mesi: cancellati. Dopo le scuole, ora ha chiuso la palestra che teneva a bada la mia sciatica, il mio ristorante preferito, insieme a tante attività di conoscenti e amici con locali troppo piccoli per garantire la distanza di sicurezza tra gli avventori.

Precauzioni necessarie per contenere l’emergenza. Perché di emergenza si tratta.

Non si possono fare progetti di questi tempi. Ci si sente sospesi, quasi sbagliati. E la paura prende il sopravvento. Si cerca la bellezza, punti fermi. Ma non è semplice quando non ci si può neanche più abbracciare.

E così mi rifugio tra le pagine dei miei libri amuleto. Tra le parole che mi hanno guarita da bambina, da adolescente timida, quando venivo soverchiata da ingiustizie che mi sembravano più grandi del cielo, o quando mi sentivo così diversa dal resto del mondo da pensare che nessuno avrebbe mai potuto vedermi per davvero.

Questa mattina ho aperto a caso pagine su pagine, aggrappandomi alle sottolineature, leggendo avidamente. E la bellezza è arrivata.

Perché è dentro di noi che vivono le certezze di cui abbiamo bisogno. Anche quando fuori imperversa la tempesta.

«Gli si allargò la mente, le sue percezioni si fecero più acute, perché ciascun libro era un prisma che rinfrangeva la verità infinitamente variegate dell’esperienza». Animal factory – Edward Bunker

L’ultima notte di Aurora: dal 4 settembre in libreria!

L'ultima notte di Aurora
L’ultima notte di Aurora

«Molte persone vedono il mondo. Tu hai visto al di sotto di esso. Solo camminando tra le ombre hai potuto vedere cosa c’è sotto la superficie, laddove si annida il male. Solo così riconosci chi si è lasciato soggiogare dal buio, coloro che si nascondono nell’oscurità e hanno le mani macchiate di sangue. Solo così puoi fermarli. Sporcandoti le mani, permetti al resto del mondo di restare pulito.»

È sempre una grande emozione annunciare una nuova uscita, ma questa volta è diverso. È come se fosse tutto amplificato, perché questo libro ha una storia e un significato assolutamente peculiari; sto parlando de L’ultima notte di Aurora, Giunti editore, in uscita il 4 settembre.

Tanto per cominciare, c’è il mio rapporto con Aurora Scalviati, con ogni incontro che finisce per assomigliare a una seduta di psicanalisi (sebbene chi analizzi chi sia ben lontano dall’essere stabilito). Ritrovarla, a un anno e mezzo dall’uscita di Osservatore oscuro, è stato come incontrare qualcuno che credevi di conoscere bene e invece riesce ancora a sorprenderti. Certo, è sempre la poliziotta caparbia e intuitiva che, non importa a quale prezzo, riesce a entrare nella mente dei serial killer per cercare la verità. Ma la mente di un assassino può essere un labirinto in cui è facile perdersi, e non ritrovare più la via d’uscita.  

Aurora è un personaggio difficile, anzi una persona difficile. Dà tutto, ma chiede tutto a chi è disposto a seguirla. È bipolare, ha un carattere spigoloso e si prende maledettamente sul serio, però possiede una forma di pensiero laterale che le permette di individuare sulla scena del crimine dettagli cruciali, dove gli occhi degli altri non avrebbero neppure pensato di posarsi. Ma questa volta non basta. E la caccia al responsabile di un efferato omicidio si trasforma in un viaggio nelle profondità della psiche umana, attraverso i meandri la coscienza, “ciò che definisce l’uomo più del suo riflesso allo specchio”.

La copertina si presenta con un’immagine di rottura rispetto allo standard definito dai precedenti volumi della serie, e non è un caso. Il messaggio è che qualsiasi aspettativa può essere scardinata. Devo ammettere che mai come questa volta riesce a sintetizzare l’atmosfera che si respira all’interno del romanzo: l’abbandono a una (metaforica?) caduta nei recessi più inesplorati della mente, oltre il buio in cui si celano i residui delle esperienze che non siamo stati in grado di elaborare.

È questo che ho provato durante la stesura. La sensazione di precipitare in uno spazio sconosciuto, in cui l’intuizione di Aurora era l’unico appiglio, un raggio di luce che illuminava il buio e allo stesso tempo proiettava nuove ombre. Perché è impossibile camminare nell’oscurità senza diventare parte di essa. 

«Le ferite dell’anima sono le più difficili da risanare. Lo sa bene Aurora Scalviati, profiler in un commissariato della provincia emiliana con un doloroso passato alle spalle. Per questo ha accettato di raccontare la sua storia alla conferenza del professor Menni, tra i massimi esperti di disturbi post-traumatici. Ed è proprio qui che Aurora incontra una misteriosa ragazza dai lunghi capelli neri che le rivolge una singolare domanda: «Credi che si possa davvero uscire dal buio?». Un quesito che di lì a poco si trasforma in un testamento, perché la giovane si toglie la vita gettandosi dalla torre del palazzo, sotto gli occhi terrorizzati dei presenti. Un caso archiviato rapidamente come suicidio, ma Aurora non ci vede chiaro ed è ossessionata dalle parole della sconosciuta: un’ultima disperata richiesta di aiuto? Avrebbe potuto fare qualcosa per salvarla? Non c’è tempo però per i sensi di colpa: il ritrovamento di un cadavere orrendamente sfigurato, su una secca in riva al Po, la costringe a rivedere le sue priorità. L’unico indizio è la fotografia di una bambina, che la vittima conservava come un sinistro trofeo. È l’inizio di una caccia serrata a un serial killer feroce, inafferrabile come lo spauracchio di una leggenda popolare raccontata in quelle valli per tenere buoni i più piccoli: il Grigione, che strappa il volto delle sue vittime dopo aver danzato con le loro paure. Aurora sa di non poter fare tutto da sola: ha bisogno di riunire la sua vecchia squadra, i Reietti. Ma quando Bruno e Silvia le voltano le spalle, l’unico interlocutore rimane l’enigmatico Curzi che, pur rinchiuso nell’isolamento di una struttura psichiatrica, sembra conoscere la verità. Un grosso rischio per Aurora, perché scendere a patti con il male può scoperchiare segreti che avrebbero dovuto restare sepolti per sempre…»

L’ultima notte di Aurora (Giunti) può essere già prenotato in libreria o sugli store online Amazon e Feltrinelli.

 

Come spiriti adolescenti

Oggi sono 25 anni dalla morte di Kurt Cobain. Era il 5 aprile del 1994 quando il leader dei Nirvana entrava tristemente nel club 27, raggiungendo Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison che prima di lui avevano detto addio alla vita a soli 27 anni.
Un colpo di fucile, mille domande lasciate alle spalle e un vuoto che il passare del tempo non potrà mai colmare.

Lui, per molti considerato l’ultima rockstar. Lui, che per chi come me ai tempi era un’adolescente chiusa in se stessa era un amico, anzi di più, un fratello dell’anima. Perché cantava la rabbia e il disagio di quell’età, perché la sua voce ti entrava nelle vene e ti esaltava e ti commuoveva e ti abbracciava insieme. Ricordo quando pogavamo tutti insieme Smells Like Teen Spirit; eravamo punk, dark, rocker e metallari, perché quella canzone univa proprio tutti. 
Nevermind: dodici tracce imparate a memoria, il CD consumato e la maglietta extralarge del gruppo per dormire. I ricordi sono tanti, troppi. E i ricordi sono spesso direttamente proporzionali alla nostalgia.

Ma se Kurt non c’è più, le sue canzoni hanno sconfitto la morte. 
E visto che credo che anche le parole possano farlo, capirete perché ho accettato al volo di partecipare all’antologia “Come spiriti adolescenti” (Radici Future Edizioni), un omaggio a Kurt Cobain che non parla di Kurt Cobain, ma di cosa Kurt evoca nelle nostre anime.
Il curatore, Piero Ferrante, ha messo insieme 25 voci di 25 scrittori che partendo da 25 canzoni hanno dato vita a 25 racconti.

Io ho scelto di scrivere il mio racconto partendo da About a girl, una canzone d’amore che non è una canzone d’amore. Un pezzo stridente, strano, bellissimo e malinconico, più volte rinnegato dallo stesso Kurt.

Ci tengo a sottolineare che ogni scrittore ha partecipato a titolo gratuito e i diritti d’autore saranno interamente devoluti al progetto Drop House del Gruppo Abele, che a Torino accoglie, in bassa soglia, donne in condizioni di vulnerabilità sociale nel quartiere Barriera di Milano. L’antologia è già presente su tutti gli store online.

Gli autori sono: Daniele Aristarco, Simona Baldelli, Barbara Baraldi, Paolo Battaglino, Alessandro Berselli, Francesca Bertuzzi, Fabio Chiesa, Christian Di Furia, Emanuele Di Giacomo, Eliselle, Antonio Lorenzo Falbo, Piero Ferrante, Mirko Giacchetti, Fabio Greco, Giorgia Lepore, Gianluca Morozzi, Domenico Mungo, Francesco Darioush Nikzad, Carmen Pellegrino, Piergiorgio Pulixi, Tersite Rossi, Carlos Solito, Elettra Stamboulis, Sergio Maria Teutonico, Helen Esther Nevola. 

«But I can’t see you every night. No I can’t see you every night. Free…»

Aurora nel buio sbarca in Germania e Olanda

È con grande piacere che condivido con voi la bella notizia: Aurora nel buio sarà presto pubblicato anche in Germania e in Olanda.

L’editore tedesco Goldmann ha scelto di cambiare il titolo originale in Das Dorf der Toten, ovvero La città dei morti. Qui a fianco vedete la copertina. A me piace molto.
Voi cosa ne pensate? 

In Olanda, l’editore Xander ha scelto di intitolare il romanzo con protagonista la nostra profiler preferita Jij zal geen kwaad doen, che riprende la frase scritta con il sangue del primo delitto, “Tu non farai alcun male”. Copertina oscura, che mi ricorda una fiaba nera. Personalmente, la trovo molto azzeccata.

Non vi nascondo che sono emozionatissima nel sapere che Aurora Scalviati sbarcherà presto all’estero. Spero che la sua caparbietà, il suo desiderio di giustizia e perché no, anche il suo caratteraccio, riusciranno a conquistare anche i lettori stranieri.

Ne approfitto ancora una volta per ringraziare tutti voi che continuate a consigliare il romanzo, a mandarmi mail e commenti con i pareri post lettura, e le foto con le vostre copie di Aurora nel buio e di Osservatore oscuro. Il vostro passaparola è come un abbraccio che mi ripaga di tutti gli anni di studio e lavoro che ci sono stati dietro la stesura.
E affinché non vi sentiate trascurati, vi confermo che sono al lavoro su una nuova indagine di Aurora. Perché… non si può uccidere il lupo cattivo. 

 

Da oggi in libreria: 101 perché sulla storia di Bologna che non puoi non sapere

Qual è il vostro ricordo più bello legato a Bologna? La prima volta che vi siete resi conto di un affresco dipinto sulla superficie di un sottoportico, la prima salita sulla torre degli Asinelli, per poi ammirare l’incantevole panorama di una città che sembra fatta apposta per sognare, o quella volta che avete percorso tutti i gradini che portano al santuario di San Luca come ringraziamento o buon augurio in vista di un avvenimento importante, ripetendo un rituale che si consuma immutato da centinaia di anni?

Esce oggi la mia nuova guida alla città di Bologna, questa volta si tratta di un viaggio nella storia della città, una raccolta di memorie legate a Bologna, i cui testimoni sono stati i cittadini del passato e i suoi incantevoli monumenti, espressione degli ideali di libertà e indipendenza che da sempre ne guidano lo sviluppo.

Memorie fatte anche di cicatrici, come l’orologio della stazione ferroviaria fermo all’ora dell’attentato del 2 agosto 1980, la facciata del palazzo della Mercanzia ricostruito dopo i danni causati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale o il cornicione della facciata della chiesa di San Salvatore, colpito da un colpo di cannone austriaco durante il Risorgimento e mai riparato a perenne memoria del costo della libertà.

È una lettura consigliata a chiunque abbia il desiderio di saperne di più su questa affascinante città, un viaggio a ritroso nel tempo che – credetemi – riserverà sorprese anche ai suoi più attenti conoscitori.

101 perché sulla storia di Bologna che non puoi non sapere vi aspetta in libreria o nei principali store online al prezzo di 12,90 Euro per la versione cartacea o in ebook a 5,99 Euro. 

Gli eventi di settembre: Certosa criminale, la finale del Nebbia Gialla, Sugarcon

«Il sole a settembre mi lascia vestire ancora leggera.Il fiume riposa negli argini aperti di questa distesa.Tu mi dicevi che la verità e la bellezza non fanno rumore. Basta solo lasciarle salire, basta solo lasciarle entrare.» Cristina Donà.

Il 12 settembre a partire dalle 20:30 vi aspetto con l’ultima data di Certosa criminale, l’appuntamento con il lato più oscuro e misterioso di Bologna, tra le silenziose sale del Cimitero Monumentale. Un viaggio tra omicidi efferati, scandali pubblici, esili politici, cronache di criminalità comune. Avrò il piacere di partecipare a questo viaggio crepuscolare con il mio ultimo thriller, Osservatore oscuro, la cui scena iniziale è ambientata proprio quiSiete pronti a un viaggio notturno tra brividi e storia? 
A cura di Didasco. Ingresso € 10, due euro devoluti per la Certosa. Prenotazione obbligatoria 348 1431230 (pom. e sera). Ritrovo all’ingresso principale (cortile Chiesa), via della Certosa 18. Per maggiori informazioni, cliccate QUI

Sabato 15 settembre, a Suzzara (MN), si terrà la premiazione del prestigioso concorso Nebbia Gialla per la letteratura noir e poliziesca, giunto ormai alla IX edizione. Aurora nel buio è tra i quattro romanzi finalisti nella sezione romanzi editi.  Io sarò quindi presente, con tanta emozione e un po’ di batticuore.

Sabato 22 settembre alle ore 17 sarò ospite di Sugarcon 2018, la convention annuale di Sugarpulp, presso Palazzo Casalini a Rovigo. Sugarcon è più di un festival, è un vero e proprio viaggio per esplorare le frontiere della narrativa popolare contemporanea. La sera, a partire dalle 20:30 si terrà il Sugarparty, ingresso libero + free bar, presso le Antiche Distillerie Mantovani (Pincara). E alle 21.30 la consegna del Sugarprize. Vi aspettiamo!

 

 

ToHorror 2018: sono nella Giuria Lungometraggi

È con grande piacere e un pizzico di emozione che condivido la bella notizia: faccio parte della giuria del TOHorror Film Fest 2018, per la prima volta tutta al femminile.

Nella totalità verranno valutati oltre trecento film horror provenienti da quaranta paesi, suddivisi nelle categorie lungometraggi, cortometraggi, sceneggiature e serie web. La sezione che mi è stata assegnata è quella lungometraggi. Un grande onore che non prenderò alla leggera. E per una volta non mi lamenterò che non ho nessun horror da vedere. Ecco l’articolo dalla pagina ufficiale: https://www.tohorrorfilmfest.it/tohorror-2018-la-giuria/

Il festival si terrà dal 10 al 14 ottobre al Cinema Massimo di Torino. Per l’occasione, ci sarà anche una presentazione del mio ultimo thriller, Osservatore oscuro. Per i dettagli, ci sentiamo più avanti, ma intanto potete segnarvi la data: giovedì 11 ottobre. A presto!

Agosto con Osservatore oscuro: Macerata e Senigallia [Aggiornato: Senigallia annullato]

La presentazione nel maceratese è stata rimandata a giovedì 30 agosto alle 21:30. Per gli interessati, segnatevi questa nuova data! La location è la stessa: “Chi ha paura del Papau?”, il microfestival delle parole paurose, presso lo stabilimento balneare Solero beach – Lungomare Marinai D’Italia a Porto Potenza Picena.

La presentazione di Osservatore oscuro di venerdì 24 agosto al festival Ventimila Righe Sotto i Mari di Senigallia è stata invece cancellata causa indisposizione. Spero che ci saranno altre occasioni e invito chi è in zona a fare comunque un salto al festival che continuerà fino al 26 agosto, con tanti ospiti e appuntamenti.

 

Librandosi: Osservatore oscuro a Lido degli Estensi.

Il 27 luglio alle 21 sarò ospite della Libreria Le Querce (Lido degli Estensi) per festeggiare il decimo compleanno – nonché ultimo appuntamento – della prestigiosa rassegna letteraria Librandosi, che in questi anni ha visto succedersi tanti scrittori e storie, a pochi passi dal mare.

Sarò in compagnia di Donatella Bignardi e Paolo Simoni. Relatore della serata, Leonardo Romani. E quest’anno ci sarà anche la mascotte; la piccola Ludovica.

Osservatore oscuro: gli appuntamenti di giugno e luglio

Indagini, suspense e buona tavola: nel Chiostro della Biblioteca Delfini ritorna la cucina letteraria. 

Vi aspetto con Osservatore oscuro lunedì 25 giugno alle 18:30 nella splendida cornice del Chiostro della Biblioteca Delfini – Palazzo Santa Margherita – Corso Canalgrande, 103. A condurre la serata sarà Bruno Ventavoli, direttore di «Tuttolibri».
L’ingresso è libero. 

Dalle ore 21 seguirà la cena, solo su prenotazione. «Sono d’autore anche i menu, realizzati dagli chef di Modena a tavola e ispirati ai romanzi ospiti.» 
Il Menu Osservatore oscuro è ideato e realizzato dagli chef Anna Maria Barbieri (Ristorante Antica Moka, Modena) e Stefano “Straniero” Corghi (Enoteca Il luppolo e l’uva, Modena). Vini presentati dalla Cantina della Volta (Bomporto)

Il costo della cena con autore, bevande incluse, è di 30 euro a persona. I tavoli sono allestiti all’aperto nel chiostro di Palazzo Santa Margherita. Per informazioni e per prenotare: Biblioteca Delfini tel. 059 2032940.

Mercoledì 27 giugno sarò ospite de La Fiasca art cafè di Forlì (via Oberdan, 38), a partire dalle ore 19. Si beve qualcosa insieme e si chiacchiera di scrittura e misteri, tra le pagine di Osservatore oscuro.

Martedì 3 luglio alle ore 21 sarò ospite di Miginoir, il festival giallo e noir di Medicina. Con me,  Valerio Varesi, Eraldo Baldini e Cristina Battista, per parlare dei nostri ultimi romanzi, ma anche del mestiere dello scrittore e dell’Emilia del mistero.

L’incontro si terrà nel Giardino della Biblioteca comunale Palazzo della Comunità (via Pilio, 1 – Medicina). Vi aspettiamo!

Dopo il successo del primo appuntamento, torna Certosa criminale: storie di delitti e passioni, il percorso dedicato al lato più oscuro e misterioso di Bologna, tra le silenziose sale del Cimitero Monumentale della Certosa. 

Omicidi efferati, scandali pubblici, esili politici, cronache di criminalità comune. Mercoledì 11 luglio dalle 20:30 parteciperò a questo viaggio crepuscolare con il mio ultimo thriller, Osservatore oscuro, la cui scena iniziale è ambientata proprio qui. Siete pronti a un viaggio notturno tra brividi e storia?

A cura di Didasco. Ingresso € 10, due euro devoluti per la Certosa. Prenotazione obbligatoria 348 1431230 (pom. e sera). Ritrovo all’ingresso principale (cortile Chiesa), via della Certosa 18. I possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all’ingresso. Per chi è interessato, durante la serata il romanzo sarà in vendita e potrete approfittarne per avere una dedica. Per maggiori informazioni, cliccate QUI.

«È l’Angelo della Morte, quello che troverà laggiù.» Un cadavere alla Certosa, un nome tatuato sul petto: Aurora Scalviati.