Serata “Profondo Rosso”: ci vediamo a Massagno con Claudio Simonetti’s Goblin

Save the date! Venerdì 16 maggio alle 18 sarò al Cinema LUX di Massagno (Svizzera), ospite della XXI edizione del festival “Tutti i colori del giallo“, per una serata all’insegna del… Profondo rosso!

Si comincia con “Immaginare la paura”, l’evento che mi vedrà dialogare con Teo Lorini a partire dai miei thriller, passando per l’Indagatore dell’incubo e, naturalmente, sul mio rapporto con il film culto del 1975: sto parlando di “Profondo Rosso” di Dario Argento. A seguire, ci sarà la proiezione e sonorizzazione del film con l’esibizione live dei Claudio Simonetti’s Goblin che musicano la colonna sonora dal vivo, per i 50 anni della pellicola. Presenta Manlio Gomarasca. 
Per concludere, “Cena Rossa Romana” a cura del Grotto Valletta presso Mensa Scuole Massagno. Prezzo del biglietto CHF 35 a serata.

Direzione artistica: Luca Crovi (serata AEM SA). Il bookshop ufficiale della manifestazione sarà Il Rifugio Letterario di Massagno.

Prevendita biglietti online su www.jfcinema.ch
Per informazioni generali 091 967 30 39 o cinema@jfcgroup.ch

 

Romics 2025: emozioni “d’oro”

Romics 2025 è stato un’avventura indescrivibile, ma cercherò di trovare le parole per raccontarvi qualcosa delle scorse giornate. Il sabato era il giorno della consegna del Romics D’oro ed ero così emozionata che la mattina ho saltato la colazione. A bordo di un pulmino nero, insieme a colleghi e ai compagni d’avventura che avrebbero più tardi condiviso il palco con me, siamo arrivati in fiera. Per prima cosa, ho fatto un giro alla mostra“Barbara Baraldi: l’arte del brivido e della psiche. Da Dylan Dog ad Aurora Scalviati, tra le storie che ho scritto in questi quasi vent’anni di carriera, dal Bottone di madreperla alla Sonnambula mostrata in anteprima, dai thriller di Aurora a La bambola dagli occhi di cristallo, insieme a un Dylan di oltre due metri che guardava i miei passi. È stato come un viaggio nel tempo, ho rivissuto le sensazioni legate a ogni “figlio di carta”, le difficoltà e le sfide, ma ho anche provato un profondo senso di meraviglia. Mi sono resa conto che in tutto questo tempo non ho mai avuto il tempo – scusate il gioco di parole – di fermarmi un istante per guardare negli occhi le mie creature. Sono costantemente proiettata nella prossima storia, che mi prende e mi porta via, come una maledizione, come una benedizione. È un bisogno, quello di scrivere, come di respirare. Ma davanti a quelle pareti con i grandi pannelli, davanti ai capitoli dei romanzi, agli stralci di sceneggiature, ai primi soggetti e alle prime conquiste, mi sono resa conto della strada percorsa, quasi sempre in salita, con la coscienza che questo non è un lavoro ma è la vita. La vita che continuo a scegliere, ogni giorno.

E poi, dritta alla premiazione con consegna del Romics D’oro alla carriera. Dalle parole di Sabrina Perucca, direttrice artistica di Romics: «Un riconoscimento fondamentale a una delle autrici più originali del panorama contemporaneo, il cui lavoro continua a ispirare lettori e appassionati di ogni età. Barbara Baraldi non scrive semplicemente storie: ci conduce nei meandri dell’anima, dove il terrore si mescola alla poesia, lasciandoci sospesi in quell’attimo in cui la realtà si sgretola e l’incubo prende vita.»
Lo ammetto, è stato un momento così intenso che mi tremavano le gambe. Per fortuna, con me sul palco c’erano Franco Busatta, Luca Crovi, i Cestaro Bros e Sabrina, anima del Romics. Al firmacopie, lunghissimo ma che mi ha tolto ogni stanchezza: tra le vostre strette di mano e abbracci e parole mi sono resa conto, una volta di più, di quanto i “dylaniati” siano una famiglia. In attesa del firmacopie successivo, ho vissuto l’atmosfera del backstage, dove ho ritrovato amici e conosciuto nuove e stimolanti creature del crepuscolo, come Deanna marsigliese e Hal Hickel gli altri Romics D’oro di questa edizione, che spero di non perdere più di vista.

L’ultima giornata di Romics è stata una vera e propria (bellissima) corsa tra interviste, la conferenza dylaniata in cui io, Luca Crovi, Davide Furnò ed Emiliano Tanzillo abbiamo svelato “le storie dietro le storie”.
E poi il momento del firmacopie, in cui ancora una volta mi avete fatto sentire il vostro affetto.

Ma ora è il momento dei ringraziamenti.

Un grazie infinite a Sabrina e a tutto lo staff di Romics per avermi fatta sentire a casa, per la cura che ci mettete: mi mancate già.
Grazie a Gatti nudi Production, Luca Deejay e i ragazzi dello Spazio Bianco per le interviste, che sono state viaggi nel tempo. Grazie a Dylan, che mi ha accompagnata in questa avventura, a Claudio che mi fa ritrovare sempre il centro, ai colleghi che hanno condiviso con me questi momenti così intensi, e a voi dylaniati.

Ed ecco chi si è rubato il Romics d’oro. 🖤🐈‍⬛

Qui il link al bellissimo reportage di Gatti nudi Production (Mauro Vallanti e Sybil Casagrande), con i momenti salienti e i dietro le quinte delle giornate al Romics, con un giro alla ricchissima mostra – tra tavole di sceneggiatura, soggetti originali e materiale di archivio – , la premiazione con consegna del Romics d’oro, i momenti del firmacopie e una breve intervista. Grazie di cuore per essere stati al mio fianco in un momento così importante, per il talento e l’empatia nel raccontare un’emozione. 🖤

 

Sabato 15 marzo al Milano Comics Week – Dietro alle quinte: Dylan Dog

Cari dylaniati, sabato 15 marzo alle 19 sarò a Milano, ospite della Feltrinelli Libri e Musica di Piazza Piemonte 2/4, per un evento imperdibile per tutti gli appassionati del nostro Indagatore dell’Incubo, in occasione della Comics Week. 
«Un viaggio nel mondo di Dylan Dog, che da quasi quarant’anni affascina i lettori con le sue avventure tra horror, mistero, ironia e filosofia di vita (e non solo di quella). Barbara Baraldi, sceneggiatrice e attuale curatrice di Dylan Dog, e Sergio Gerasi, disegnatore di punta della serie, svelano i segreti dietro la creazione di storie, atmosfere e personaggi che hanno reso Dylan Dog una punta di diamante del fumetto italiano. E lo fanno da un punto di vista personale, raccontandoci le loro esperienze umane, oltre che professionali. Parteciperanno all’incontro: Enrico Brizzi, scrittore di grande successo (fin dal leggendario “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”), profondo conoscitore della cultura pop e, da sempre, appassionatissimo di fumetti e Franco Busatta, editor e sceneggiatore di Sergio Bonelli Editore, tra i curatori delle testate storiche come Tex e Dylan Dog.»
Vi aspettiamo! 

Due passi nell’orrore

Nella frenesia del periodo mi ero dimenticata di segnalarvi che è uscito il cartonato Due passi nell’orrore” (Sergio Bonelli Editore). Contiene anche una mia storia, a cui tengo particolarmente, per motivi personali: “Pioggia di sangue” (Dylan Dog 453). Non è stato facile scriverla, ma arrivata alla fine mi sono sentita di aver liberato demoni che mi tormentavano da tempo. Non sono andati via, ma ora che hanno dipinto le pagine è come se io possa guardarli negli occhi. È così che le paure (e i dolori) fanno meno male.

All’interno del volume trovate anche “ Colui che divora le ombre” (Dyd 456) di Alessandro Bilotta. Entrambe le storie sono magnificamente disegnate dal Maestro delle Ombre, Corrado Roi. E, a fine volume, c’è un’intervista a tutti e tre con i dietro le quinte, a cura del nostro Franco Busatta.

Potete ordinare il volume nella vostra fumetteria o libreria di fiducia, nello shop Bonelli (QUI) o negli store online

Una piccola curiosità: il titolo che avevo proposto per il volume era “Stagioni diverse”, un chiaro omaggio a King, che contemplava il fatto che i coprotagonisti delle due storie sono un vecchio e un bambino. E qui parte Guccini, anche se il titolo del mio albo omaggia gli Slayer 🖤

Gli appuntamenti di novembre: Lucca Comics, Villa Clara – la dimora più infestata di Bologna, Badia Polesine e Sorbolo

«Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E’ l’estate
fredda, dei morti.» Da Novembre, di Giovanni Pascoli.

Da venerdì 1 novembre, a domenica 3, sarò al Lucca Comics and Games.
Per i firmacopie l’appuntamento è al PalaBonelli in piazza Antelminelli. La conferenza dedicata a Dylan Dog si terrà, come di consueto, presso la Chiesa di San Giovanni.
Ecco gli orari in cui potrete trovarmi:
► Venerdì 1 novembre firmacopie dalle 15 alle 16
► Sabato 2 novembre firmacopie dalle 12 alle 13, e dalle 16 alle 17
► Ore 17:30 – “Le novità dal mondo di Dylan Dog” con Barbara Baraldi, Franco Busatta e Michele Masiero. Presso Chiesa San Giovanni.
► Domenica 3 novembre firmacopie dalle 11 alle 12
Firmo tutto!

Sabato 9 novembre, alle ore 17:30 sono ospite del festival “Giallo in Abbazia”, nella splendida cornice dell’Abbazia della Vangadizza a Badia Polesine. Con me, a presentare i nostri ultimi thriller, Paola Barbato.

Venerdì 15 novembre, a partire dalle 20:30, sarò ospite di Villa Clara, considerata da molti la dimora più infestata di Bologna. Non vi narrerò la storia del fantasma della giovane Clara, degna di un racconto di Edgar Allan Poe. Lo farà Francesco Nigro, guida dell’associazione Vitruvio, che ci accompagnerà in un tour indimenticabile tra i misteri di Casino Malvasia (il vero nome della dimora storica), con i suoi meravigliosi affreschi, le stanze che sembrano in attesa di qualcuno come creature dormienti, e l’inquietante tunnel sotterraneo. A seguire, ci sarà la presentazione del mio ultimo thriller, La bambola dagli occhi di cristallo. Relatrice, Arianna Piazzi della Giunti al Punto di Bologna, che sarà presente con uno stand libreria. Poi, firmacopie e foto ricordo. Special Guest: la luna piena.
Mi raccomando la puntualità, se non volete perdervi l’inizio del tour guidato. 
Informazioni pratiche: per il tour è richiesto un contributo a persona, da corrispondere in contanti all’accoglienza: € 12,00 + € 3,00 per l’accesso alla Villa, destinati alla Fondazione Amici Villa Malvasia come contributo per il recupero del bene. La presentazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria, ma vi consiglio di non perdervi il tour guidato: “una piccola esplorazione urbana in piena regola che, superata la soglia di quella che attualmente è un’area con lavori di recupero in corso, ci conduce in un contesto a lungo abbandonato e ferito, carico di suggestioni, racconti ed arte.” INIZIATIVA ADATTA A UN PUBBLICO ADULTO. NECESSARIA UNA TORCIA OGNI DUE PERSONE E SCARPE CHIUSE CON SUOLA ANTISCIVOLO.  
Posti limitati, prenotazione obbligatoria. Info: tel. 329 3659446 – associazione.vitruvio@gmail.com
Per maggiori informazioni: QUI.

Sabato 23 novembre alle 16:30 sono al Centro Civico di Sorbolo, in provincia di Parma, per chiacchierare insieme al mitico Luca Crovi del mio ultimo thriller, ma anche di fumetto e di scrittura. Vi aspettiamo! 

La bambola dagli occhi di cristallo: un romanzo nuovo, su un cuore antico

Trovo significativo che La bambola dagli occhi di cristallo esca, per pura casualità, lo stesso giorno – il 22 maggio – diciotto anni dopo la prima edizione. È un’opera diversa da quella pubblicata allora, ma è scritta con la medesima urgenza, con il medesimo furore.

Luigi Bernardi fu il primo a cui mandai il manoscritto. Lui lo inviò a un grande editore con cui aveva collaborato in passato, scrivendo (come appresi in seguito): «Dopo tanti giallisti bolognesi, una noirista tosta e senza mezzi termini. Molto sangue, sesso, un’atmosfera cupa e ambigua. Qualcosa di nuovo, insomma. Ti preciso che non ho alcun interesse nella faccenda, solo il piacere di promuovere qualcuno che se lo merita.» L’editore non rispose nemmeno. Luigi mi inviò un messaggio: «Gli editori sono teste di cazzo. Ma si sapeva…» Era poco incline agli eufemismi, Luigi (e, oltre che autore, era lui stesso un editore).

Poche settimane dopo mi annunciarono la vittoria al Gran Giallo di Cattolica con il mio racconto Una storia da rubare. Durante la premiazione conobbi Andrea G. Pinketts, che era uno dei miei miti nella letteratura italiana. Mi confessò di essersi battuto per il mio racconto perché lo considerava innovativo per il genere e di aver fatto le ipotesi più disparate sull’identità di chi lo avesse scritto (le candidature erano anonime).
Il premio consisteva nella pubblicazione del mio racconto in coda al Giallo Mondadori. Conobbi così Sergio Altieri, che era l’editor della collana. Mi disse che il racconto gli era piaciuto moltissimo e mi chiese se volessi scrivere un romanzo e proporglielo. Io ce l’avevo già: La Bambola dagli occhi di cristallo. Inviai il manoscritto presso la redazione Mondadori e Altieri mi rispose nel giro di pochi giorni per dirmi che sarebbe stato felice di inserirlo in programmazione. Consideravo un grande onore il fatto che il romanzo uscisse nella collana che ha dato il nome al genere “giallo”, in Italia, ma sapevo che sarebbe stato fuori per un mese soltanto.

A Milano, Stefano di Marino fece da relatore alla Libreria del Giallo di Tecla Dozio. La stessa Tecla lo prese così a cuore che si adoperò per farmi invitare a festival a cui non avrei mai avuto accesso, soprattutto considerando che si trattava di una pubblicazione da edicola. Ne parlò Giuseppe Lippi, allora editor della collana «Urania», nell’Almanacco del Giallo di Sergio Bonelli Editore, definendolo «una storia allucinante alla Dario Argento, un tetro noir ambientato a Bologna con una crudelissima eroina». Ripensandoci, anni dopo, interpretai quella prima apparizione in un periodico di Bonelli – per cui oggi curo la serie «Dylan Dog» – come un segno del destino.

Al festival del giallo di Pontedera incontrai un altro dei miei miti: Massimo Carlotto. Vinsi l’imbarazzo e gli regalai una copia del romanzo. Mi disse che lo avrebbe letto in treno durante il ritorno a casa. La sera stessa mi scrisse un’email che non avrei mai dimenticato e che da quel momento divenne uno dei miei mantra. Scrisse: «Ma quale giallo! Vero e fighissimo gotico. Me lo sono bevuto.»
Quello che non avrei mai immaginato è che in quelle settimane si trovava in Italia Maxim Jakubowski, scrittore inglese proprietario della Libreria del Giallo di Londra. Maxim comprò il romanzo in edicola e lo lesse. Be’, lo apprezzò così tanto da propormi un contratto di pubblicazione con l’editore inglese con cui collaborava. Un anno dopo, il romanzo uscì nei paesi anglosassoni con il titolo The girl with the crystal eyes. Quando mi chiamarono dalla BBC per chiedermi di partecipare al documentario Italian Noir a fianco di Carlotto, Camilleri, Lucarelli e De Cataldo, pensavo fosse uno scherzo. Al reporter chiesi perché avevano voluto un’esordiente a fianco di autentici giganti. Mi rispose di aver trovato il romanzo sconvolgente, una Bologna ben diversa da come la dipingono i luoghi comuni. Una Bologna che sanguina. Così, prima di avere anche solo un trafiletto nei giornali locali, incassai l’endorsement della BBC e, poi, due bellissime recensioni su «The Guardian» e «The Independent».

Questa è solo una parte della storia di questo romanzo, ma ci tenevo a condividerla per farvi capire che importanza ha avuto per me, e quanta vita ed emozioni racchiuda. La Bambola dagli occhi di cristallo esce tra pochi giorni per il mio editore, Giunti. Un romanzo nuovo, frutto di una rielaborazione, costruito su un cuore antico: è come se avessi fatto incontrare la scrittrice arrabbiata, senza compromessi e più inesperta di ieri, con quella più matura e attenta alla parte investigativa di oggi.
Lo dedico a chi non c’è più e ha creduto in questa storia. Luigi Bernardi, Sergio Altieri, Tecla Dozio, Stefano Di Marino, Giuseppe Lippi e Andrea Pinketts: non smetterete mai di mancarmi.

«Lei rastrella le strade della città alla ricerca dei peggiori predatori. Li attira nella sua rete e li annienta.
Cosa possono aver visto, i suoi occhi?»

QUI potete ordinare la vostra copia con dedica.

 

La bambola dagli occhi di cristallo: in libreria dal 22 maggio

Copertina La Bambola dagli Occhi di Cristallo

“La Bambola dagli occhi di cristallo” esce il 22 maggio per Giunti. Si tratta di una rielaborazione del mio primo thriller, scritto 18 anni fa.
Ho fatto incontrare la scrittrice arrabbiata, senza compromessi e più inesperta di ieri, con quella più matura e attenta alla parte investigativa di oggi. È un romanzo cupissimo, a tratti feroce, ma crepe sottili di luce hanno trovato il modo di entrarvi.
Potete preordinarlo nella vostra libreria di fiducia o sulla pagina Giunti, che vi manderà la copia con autografo e un messaggio da parte mia.
Grazie per esserci, oggi come ieri.

«Nei primi, convulsi anni del nuovo millennio, una Bologna cupa e torbida fa da scenario a una serie di omicidi agghiaccianti. Il killer è intrepido, sicuro di sé, e gli indizi che lascia accanto ai cadaveri sono messaggi di puro orrore. Il compito di decifrarli spetta all’affascinante e disilluso ispettore Marconi, che è stato tradito dal passato e vive ai margini di un presente denso di rimpianti. Nonostante lo scetticismo dei colleghi, sarà proprio lui a scoprire il filo rosso che lega le vittime: sono tutti uomini violenti. Per l’esattezza, violenti verso le donne. Mettendo insieme i tasselli di un intricato mosaico, Marconi inizia a costruire l’identikit: una donna bionda ed eterea. Un’assassina spietata. Una mente astuta. Si sta vendicando di qualcosa? O di qualcuno? L’indagine s’intreccia con le vicende di altri personaggi: l’introversa Eva, pubblicitaria piena di talento ma vessata dal suo capo, Nunzio, piccolo delinquente invischiato in un gioco più grande di lui, e Viola, che ha il dono – o la maledizione – di prevedere nei suoi sogni le scene dei crimini. Cosa lega le loro storie a quella della misteriosa Bambola giustiziera? Nei meandri di notti senza fine, gli eventi si susseguono in un implacabile crescendo dove è impossibile scorgere il confine fra colpa e redenzione, purezza e ferocia. Fino a un epilogo che lascia senza fiato. L’ esordio nel thriller di Barbara Baraldi: un romanzo rabbioso, drammatico, attualissimo. Una nuova edizione rielaborata che i fan aspettano da tempo e una scoperta sorprendente per i nuovi lettori.»

Buon nuovo inizio!

Leghiamo i giorni a tradizioni, simboli, come il 31 dicembre: indissolubilmente legato alla parola “fine”. Così come il primo gennaio rappresenta per tanti un nuovo inizio.

Siamo gli stessi a finire e a iniziare un anno, eppure si sente quel bisogno di pensarci diversi, come succede dopo un viaggio. Il bilancio di un anno non è mai cosa semplice. Si pensa a ciò che abbiamo perduto, a chi ci ha lasciato, a quello che poteva essere, agli sbagli, alle gioie e ai cambiamenti. Per me l’anno nuovo, simbolicamente parlando, a questo giro è iniziato il 4 maggio. Un cambiamento grande nella mia vita, qualcosa di bellissimo e insieme spaventoso.

Grazie a chi ha creduto in me, a chi mi è stato vicino, a chi ha condiviso i suoi pareri sugli albi, o a chi mi ha regalato aneddoti sul suo passato, per ogni parola o abbraccio, che non è mai scontato: grazie per farmi sentire parte di questa pazza e meravigliosa famiglia dylaniata. Ma non mi dimentico dei “Reietti”, eh? Anche Aurora tornerà. Ci vuole solo un po’ di pazienza. Intanto, posso dirvi che le sorprese non mancheranno già dai prossimi mesi.
Buona fine, dunque, ma soprattutto buon nuovo inizio, di cuore 🖤

Da Alda Merini a Luis Sepúlveda: quest’anno ho l’onore di ricevere la targa Volponi

La Targa Volponi è dedicata allo scrittore Paolo Volponi ed è nata nel 1997 con la premiazione di Alda Merini.
Rappresenta uno dei maggiori premi culturali a Bologna e in Italia. Tra i premiati ricordo Luis Sepúlveda, Carlo Lucarelli, Andrea Camilleri, Piera Degli Esposti, Mario Monicelli, Pupi Avati, Gad Lerner, Francesco Guccini e Valerio Evangelisti, solo per citarne alcuni.
Dopo questa premessa necessaria, con grande orgoglio, sono felice di annunciare che riceverò la “Targa Volponi per la cultura e per le arti 2023”.
La premiazione avverrà durante la rassegna organizzata dall’Associazione culturale La casa dei pensieri che si terrà al Parco Nord di Bologna, durante la Festa dell’Unità. Vi aspetto alla libreria della fiera, sabato 9 settembre alle 21 per una serata speciale intitolala “Dentro il fuoco: le parole, le immagini -Targa Volponi a Barbara Baraldi”. Chiacchierano con me sul mio ultimo romanzo – Il fuoco dentro (Giunti) – Simone Metalli e Eva Brugnettini.
Consegna la targa Daniele Ara. Sarete con me in questa serata emozionante?

Il Fuoco dentro: “A Cultural Experience – Atto II”

Sabato 2 settembre alle 21, in Piazza Matteotti a San Felice Sul Panaro (MO), si terrà una serata magica, unica nel suo genere, per festeggiare insieme la fine dell’estate con… Il fuoco dentro.
Dopo il successo dell’Atto I che si è tenuto a marzo, con l’evento anteprima del romanzo, torna “Il fuoco dentro – A Cultural Experience Atto II.”
L’appuntamento è GRATUITO e a INGRESSO LIBERO e coinvolgerà letteratura, a partire dal mio ultimo romanzo (Il fuoco dentro – Janis Joplin), musica, danza e l’intero paese sarà in festa con i negozi aperti e lo Sbaracco, nella cornice della fiera di settembre.
Dress code consigliato a tema Summer of love/anni Sessanta – Settanta, con premiazione migliori outfit. 
Ci saranno esibizioni delle ballerine della Scuola di Danza ArCKadia , sulle note dei pezzi di Janis Joplin. Parlerò della cantante texana accompagnandomi a letture tratte dal romanzo per svelare la persona dietro al personaggio. Il racconto sarà inframmezzato da brani dal repertorio di Janis Joplin eseguiti dal vivo dalla cantante Gemma Bresciani, della Scuola di Musica Carlo e Guglielmo Andreoli. 
A seguire, foto ricordo e firmacopie (in loco sarà presente uno stand a cura di Tra le note- libri e vinili) prima della seconda parte della serata con musica e la premiazione dei migliori look, da parte di una giuria composta dalla crew di Piazza del Mercato, con due categorie:
– Migliore outfit a tema anni’60/70, che si aggiudicherà un trofeo, una cesta di prodotti tipici e una copia del romanzo autografata.
– Categoria speciale – Migliore outfit “Janis Joplin inspired”, che vincerà un trofeo, più una copia autografata di Il Fuoco dentro.
Pronti a tirare fuori dall’armadio i vostri jeans a zampa e gli occhiali colorati? Noi siamo prontissimi.
*L’evento è in collaborazione con il Comune, la Proloco e i negozi di San Felice Sul Panaro. 

 

Janis Joplin – Il fuoco dentro: dall’8 marzo in libreria

«Janis Joplin faceva la spola per noi tra le porte dell’inferno e le porte del paradiso.» Piero Pelù
 
Sono scesa nel buio insieme a un nuovo personaggio. È stato un viaggio emozionante, oscuro, fatto strade tortuose, salite e discese a picco, ma soprattutto bivi in cui ho rischiato di perdermi. Perché la protagonista del mio nuovo romanzo è una persona vera, con le sue luci e ombre, con una voce potentissima e una personalità tormentata.

Ecco la copertina di Il fuoco dentro – il romanzo di Janis Joplin, in uscita l’8 marzo per Giunti Editore.

 
«Non sa dire, Janis, perché detesti tanto Port Arthur, la piccola città del Texas dove è nata e cresciuta. Forse è l’aria asfittica o il perbenismo imperante, oppure il fatto che, a parte lei, nessuno sembra accorgersi che il mondo sta cambiando. Sono gli anni Cinquanta e Janis è un’adolescente inquieta. Non è docile, non è gentile, non fa niente per apparire bella. Legge On the road e sogna di andarsene. I suoi genitori non la capiscono; come potrebbero? E i compagni aspettano che nessuno li veda per bullizzarla brutalmente nei corridoi della scuola. Così Janis si convince di non meritare amore. Di non meritare niente. Di sé apprezza solo una cosa: la voce, quel grido limpido e sporco che la libera da ogni dolore. C’è una vecchia foto in cui ha tre anni e sorride. Sul bordo sua madre ha scritto Si addormenta cantando. Non lo sa ancora, ma di cantare non smetterà mai. Barbara Baraldi tinge di nero la storia della rocker più grande di tutti i tempi per dare vita a un romanzo travolgente. Janis divampa come un fuoco nei suoi perenni contrasti: il sogno di un’esistenza normale e la seduzione feroce del successo, la sete d’amore e la solitudine fuori dal palco, la disperazione cosmica e il tentativo di placarla nell’abbraccio dolce e spietato dell’eroina. E poi il sesso e le risse con Jim Morrison, l’alba al Chelsea Hotel insieme a Leonard Cohen, la fratellanza con Jimi Hendrix, l’attrazione devastante per Peggy Caserta. La musica, su tutto: estrema rivalsa, via di salvezza, dea consolatrice a cui immolare l’anima. Fino alla fine, e per l’eternità.
La tensione di un thriller, il ritmo di una canzone rock, l’intensità delle grandi storie d’amore. Il romanzo più noir e struggente di Barbara Baraldi
 

Carambolla: in arrivo per Soleil

Oggi vi parlo di Carambolla, un progetto magico a cui ho lavorato negli ultimi cinque anni insieme a un artista straordinario, con cui avevo già collaborato su Dylan Dog: Emiliano Tanzillo. Ma questo mondo fantastico, in bilico tra passato e presente, il mare e la terra è nei sogni di Emiliano da addirittura vent’anni.

Quando ha avuto la possibilità di svilupparlo per una editor visionaria come Barbara Canepa e l’editore francese Soleil, Emiliano ha voluto me al suo fianco. Insieme abbiamo dato voce a personaggi che lottano contro il loro stesso destino, resistono, non si arrendono alle ingiustizie. Tra maledizioni, un’antica profezia, chi non ha paura di disobbedire e un naufrago misterioso che non parla e non ricorda il suo passato: stiamo arrivando.
La sceneggiatura l’abbiamo scritta insieme, i disegni sono di Emiliano e troverete anche capitoli narrativi – come in una vecchia fiaba che fa paura – dal Diario della custode, scritti da me.

Vi abbiamo incuriosito? Il volume è in preordine su Amazon, lingua francese, in uscita ufficialmente il 26 ottobre. Per il link diretto, cliccate QUI.

«A Carambolla, à cause de l’exploitation de l’Arbre Sacré, un tyran s’est emparé du pouvoir, malgré l’opposition de Guei Rose et des “Milices des Désobéissants” . Le réveil d’Alma, l’esprit de l’île, provoque une série de catastrophes qui pourraient l’anéantir. L’intervention de Marec, un mystérieux naufragé, réussira à canaliser sa colère et à semer les germes d’un nouvel équilibre avec la nature.»

Cambiare le ossa: la nuova indagine di Aurora Scalviati dall’8 giugno in libreria

«Per trovare salvezza non basta cambiare la pelle. Serve cambiare le ossa.»

Torino, 1988. Tito Ferretti ha solo quattro anni quando assiste all’omicidio di sua madre e del suo amante: è opera del “mostro”, il serial killer che sta terrorizzando la città e che sarà catturato, dopo un’indagine serrata, dal sostituto procuratore Francesco Scalviati.
Sono passati 34 anni da allora. Il ricordo di quei fatti è lontano, ma il rinvenimento di un cadavere sfigurato sembra improvvisamente riaprire l’incubo: è Tito Ferretti. L’hanno massacrato con un antico spaccaossa, terza vittima di un assassino che agisce secondo una precisa, feroce dinamica. C’è un collegamento con il mostro, e quale? Il commissario Damiano Provera sa che solo una persona può venirne a capo: Aurora Scalviati, figlia del magistrato che negli anni Ottanta seguì il caso del mostro, venuta al mondo la notte in cui le mani del padre si macchiarono di sangue. Capace, soprattutto, di scorgere le connessioni che nessun altro vede, e farne materia per identificare il killer. Aurora si lancia nell’indagine, che è anche la sua ultima occasione di chiudere i conti con la memoria del padre. Realizza subito che, anche se non sembrano avere nulla in comune, le vittime sono state scelte in base a un disegno preciso. E viene attratta da due indizi inquietanti: delle inspiegabili incisioni sulle ossa di Ferretti e un libro misterioso sulle connessioni fra teoria quantistica e fede. Mentre cerca di decifrare l’enigma, arriva un’altra notizia terribile: Giorgia, una ragazzina di dodici anni, è appena stata rapita… È l’inizio di un viaggio allucinato dove Aurora dovrà ricostruire un meccanismo perfetto e spietato, confrontarsi con la potenza della mente umana e capire, una volta di più, che il passato è l’unica chiave per penetrare il presente. E l’unica possibilità di redimersi.

Aurora Scalviati torna in un thriller impetuoso, costruito con precisione chirurgica, sorprendente fino all’ultima pagina.

Cambiare le ossa (Giunti) sarà disponibile in tutte le librerie e gli store online a partire dall’8 giugno 2022.

La stagione dei ragni, gli eventi di aprile: Pistoia e Sassuolo

Aprile è il mese in cui lavorerò all’editing del nuovo romanzo, che vi anticipo uscirà a inizio giugno: manca pochissimo per ritrovare Aurora Scalviati! Per questo motivo, sono praticamente in clausura.
Ne approfitto per ringraziare tutte le amiche e gli amici organizzatori che hanno accettato di posticipare i nuovi eventi, aspettando insieme Cambiare le ossa (il titolo della nuova creatura di cui vi parlerò più avanti).

Ed ecco, di seguito, i due eventi di aprile in cui potrete incontrarmi:

Domenica 10 aprile sarò a Pistoia per una giornata ricca di eventi.

Alle 10:15 sarò all’Auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio per incontrare i ragazzi delle scuole.
È con orgoglio che vi comunico che La stagione dei ragni è uno dei tre romanzi che hanno superato le selezioni per concorrere al Premio “Pinocchio Sherlock” (patrocinio Fondazione Nazionale Carlo Collodi). Ci sarà quindi la premiazione del romanzo vincitore con Giuseppe Previti e il presidente della Fond. Collodi, il prof. Bernacchi.
A seguire, alle 11 allo Spazio YouLab (o Zona Holden), i ragazzi della giuria incontrano gli autori.

Aperipranzo in caffetteria dalle 12:30, al prezzo di euro 12.

Alle 16:30, sempre all’Auditorium presenterò “La stagione dei ragni” (Giunti). Con me, Barbara Perna e Gigi Paoli che parleranno dei loro ultimi romanzi.

Mercoledì 20 aprile alle ore 21 sarò ospite della rassegna “La sottile linea gialla”, organizzata dalla Biblioteca “N. Cionini” di Sassuolo, in collaborazione con il comune. Insieme all’amica Eliselle parlerò de La stagione dei ragni.

A seguire, firmacopie e foto ricordo. In loco sarà presente uno spazio per la vendita copie, per chi è interessato.
Prenotazione consigliata. Accesso libero, previa esibizione di Green pass rafforzato e obbligo di indossare una mascherina FFP2.

 

 

 

La stagione dei ragni – gli eventi di novembre: Bologna e Pianoro

Venerdì 5 novembre sarò al Dumbo di Bologna (Via Casarini n.19, vicino alla Stazione Centrale) per un evento unico nel suo genere che unisce arte, musica e performance, organizzata da Decadence.
Durante la serata, presenteròLa stagione dei ragni, il mio ultimo thriller. Un tuffo nel lato oscuro degli anni Ottanta, tra le paure e le ossessioni di un’epoca, sulle note dark new wave. 
A seguire, Ivan Cattaneo in concerto. Ma la musica live continua con il concerto di Caron Dimonio (electro /postpunk /noise). 
La serata prosegue con djset industrial/80’s/goth/postpunk a cura di Valentine, Tying Tiffany, Luca Ew, Valentina Vagnoni e altri. Performance dal vivo (extreme body painting by Vodevil, Shibari show by Jo Darkrope) e istallazioni artistiche.
Biglietto d’ingresso 20 euro. L’evento sarà all’interno, quindi obbligo di Green Pass e mascherina.  
INFOLINE ✆ +393472855823 +393387736242 

Venerdì 12 novembre 19 novembre alle 21 sarò ospite di Pianoir, la rassegna curata da Grazia Verasani presso la Biblioteca Silvio Mucini di Pianoro (Bologna).
L’ingresso è gratuito, con esibizione di Green pass valido.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 051 774654 (in orario apertura della biblioteca) o inviare una mail a bibliotecabiblioteca.pianoro@comune.pianoro.bo.it 
In loco sarà presente lo stand della Libreria Atlantide per la vendita copie.