APRI: un racconto per corrispondenza

Volete ricevere un mio racconto per posta? Con tanto di francobollo, e contenuti speciali inerenti alla storia, che creano un oggetto da collezione? Potete averlo.
«APRI è un progetto di racconti che arrivano per corrispondenza. La buchetta delle lettere, dove oramai si trovano solo bollette o i volantini che promuovono i vari #pizzacasa, torna a essere un luogo di sorprese, da aprire a fine giornata per vedere se è arrivata qualche lettera speciale.
Ogni mese, a chi si abbona a APRI, arriva una busta con una storia in forma epistolare, scritta da autori e autrici divers* assieme a cartoline, biglietti, immagini.
Il francobollo, come la busta e il tipo di carta, sarà ogni volta diverso e declinato rispetto al racconto.»
Il mio è assolutamente… da brividi. E vi assicuro che i contenuti speciali non sono da meno! Non vedo l’ora di svelarvi di più. Per riceverla, a inizio dicembre, basta abbonarvi entro il giorno 6/12. Per saperne di più potete andare sulla pagina apri.website!

 

Da oggi in edicola: L’Entità – Dylan Dog n. 407

Da oggi (30 luglio) in edicola Dylan Dog 407 – L’Entità. Nuovo frontespizio, vecchio amore. La sceneggiatura è mia, i disegni del Maestro delle Ombre Corrado Roi. La meravigliosa copertina è opera di Gigi Cavenago.
Una storia con echi del cinema di Deodato, ma anche dell’art-horror anni Settanta.

«A suonare il campanello di Craven Road 7, per chiedere aiuto a Dylan, si presenta la bellissima Berenice. La ragazza è perseguitata da una misteriosa quanto mortale presenza che, da anni, impedisce che qualsiasi uomo le si avvicini intimamente… E con il passare del tempo la situazione si fa sempre più drammatica, perché Berenice teme addirittura che la terribile Entità voglia spingersi perfino a possederla.»

Le presentazioni di luglio e agosto: Giallo di Sera a Ortona, Mystfest di Cattolica, Aosta, San Felice no

Venerdì 24 luglio alle 21:30 sarò ospite del festival Giallo di Sera a Ortona. L’evento si svolgerà nella piazza antistante il Teatro Tosti
Vi parlerò del mio ultimo romanzo, Sentenza artificiale, ma anche della serie Aurora Scalviati profiler del buio. Con me, Gabriella Genisi. Relatore, il direttore artistico del festival e amico, Romano De Marco.
A seguire firmacopie e foto ricordo.
L’evento si svolgerà in tutta sicurezza. Gratuito e aperto a tutti fino a esaurimento posti. Per partecipare, basta prenotare allo 373 344433. 

Il weekend del 31 luglio, 1-2 agosto sarò ospite del Mystfest di Cattolica.
In questa edizione, ho l’onore e il piacere di essere tra i giurati del prestigioso Premio Gran Giallo Città di Cattolica, insieme a Carlo Lucarelli, Maurizio De Giovanni, Giancarlo De Cataldo, Ilaria Tuti, Franco Forte, Valerio Massimo Manfredi e la direttrice artistica, Simonetta Salvetti.
L’emozione è grande perché nel lontano 2006, partecipai e vinsi il Gran Giallo con Una storia da rubare. Un concorso che mi ha portato fortuna, un passo importante per miei esordi perché il racconto vincitore fu poi pubblicato nel Giallo Mondadori. La serata con la Cerimonia di Premiazione si terrà venerdì 31 luglio in Piazza 1° Maggio,  dalle ore 21.

Sabato 1 luglio a partire dalle 21, in Piazza 1° Maggio si terrà la serata dedicata alla seconda edizione del Premio Andrea G.Pinketts, creata per ricordare il grande scrittore ed essere umano. Andrea, il primo in assoluto a credere nella mia scrittura e per me grande fonte di ispirazione.
Ho l’immenso piacere di essere la madrina della serata e presenterò al pubblico Sentenza artificiale e la serie Aurora Scalviati – profiler del buio. Durante la serata, Marco Castoldi, in arte Morgan – a cui sarà conferito il premio Sceriffo di Cattolica – terrà un concerto per pianoforte solo. Sarà inoltre presentato il Booktrailer della riedizione di “Lazzaro vieni fuori” di Andrea G.Pinketts. Serata in collaborazione con l’Associazione Culturale Andrea G.Pinketts. Il programma completo, lo trovate QUI.

Venerdì 7 agosto alle 18:30 sarò ospite della Libreria Brivio di Aosta. La presentazione si terrà nella splendida piazzetta della libreria, in Piazza Chanoux, 28. Insieme a Corrado Ferrarese, allo scrittore Claudio Morandini e alla mitica Romaine Pernettaz, vi parlerò di Sentenza artificiale, il mio ultimo thriller e della serie di romanzi Aurora Scalviati – profiler del buio.
A seguire, firmacopie e foto ricordo. Ingresso gratuito previa prenotazione obbligatoria allo 346 6286717.

Venerdì 28 agosto vi aspetto per un “Aperitivo con autore” nella mia Emilia paranoica, alla Libreria Tra Le Note” di San Felice sul Panaro (via Ascari, 5). Alle 18 dj set dark, new wave e post punk a cura del mitico Gianfranco Righetti. Dalle 19 ci sarà la presentazione vera e propria. A seguire altra musica, firmacopie e foto ricordo. L’evento si svolgerà in tutta sicurezza, per questo la prenotazione è obbligatoria allo 392 1314020 (o potete inviare una mail a tralenote.libreria@gmail.com). Ma non è tutto! Per chi non riuscirà a partecipare all’evento, ma ci tiene ad avere la sua copia con dedica, basta prenotarla alla mail della libreria e gli arriverà comodamente per posta.

Sentenza artificiale: dal 9 luglio in libreria!

Sentenza artificiale
Sentenza artificiale

Il mio nuovo thriller Sentenza artificiale (Chiarelettere) esce il 9 luglio in tutte le librerie. Si tratta di un romanzo autonomo, in discontinuità con la serie di Aurora, con una protagonista che non vedo l’ora di farvi conoscere: Cassia Niro, analista ministeriale coinvolta in un’indagine senza respiro, in cui in gioco non c’è solo la sua vita ma la tenuta dell’intero sistema democratico. «Saremo giudicati da un algoritmo? Un romanzo così verosimile da sembrare un incubo.»

Proprio giovedì 9 luglio, sarò a Modena per un firmacopie presso la libreria Mondadori Bookstore del Cinema Victoria, a partire dalle 18:30. La mia prima data post lockdown, in tutta sicurezza e nel rispetto delle norme sanitarie vigenti: potrete avere la vostra copia autografata, il giorno stesso dell’uscita!

Una riflessione sul nostro futuro prossimo in cui le scelte umane saranno sempre più influenzate – e in alcuni casi determinate – dalle macchine e dall’intelligenza artificiale. Un thriller nerissimo, come siete abituati dalla mia penna. Ma anche una riflessione sul ruolo degli algoritmi di intelligenza artificiale nella società odierna, e sulle problematiche etiche che solleva. Cosa succederebbe se l’uso della I. A. venisse esteso a campi in cui la discrezionalità umana è fondamentale, come la giustizia?

Il dibattito sulla giustizia in Italia è quanto mai acceso; ma sarebbe davvero possibile delegare decisioni di carattere penale a un algoritmo? Non è fantascienza: in alcuni stati degli USA è già un algoritmo a decidere sulla libertà vigilata dei detenuti. Ma nell’affidarci a questo tipo di tecnologia, non possiamo dimenticare le enormi problematiche etiche che solleverebbe la sua applicazione. Una macchina, per esempio, non è in grado di distinguere tra “bene” e “male” come li intendiamo noi esseri umani.

Il futuro è adesso. In un’aula del palazzo di giustizia di Roma, gremita di giornalisti e tecnici ministeriali, il visionario manager Aristotile Damanakis presenta LexIA l’algoritmo di “sentenza artificiale” che rivoluziona il processo penale: a stabilire la colpevolezza di un imputato sarà un programma in grado di considerare ogni aspetto del caso, dalle circostanze alle prove, dalle testimonianze alle attenuanti, rendendo superfluo ogni intervento umano. Basta un algoritmo per decidere se una persona ha commesso o no un delitto. Ma a scombussolare i piani del governo ci pensa l’affascinante e coraggiosa Cassia, che scopre un’anomalia mimetizzata nel codice di LexIA che potrebbe comprometterne l’imparzialità. La ragazza non ha dubbi: qualcuno ha violato la sandbox di protezione del sistema. Chi sta mettendo le mani sulla riforma della magistratura? Chi è disposto a uccidere pur di manipolare le sentenze? Da quel momento Cassia diventa un bersaglio. Come lei è stata in grado di vedere l’anomalia, qualcuno – attraverso l’anomalia – ha visto lei. Qualcuno che è disposto a tutto pur di coprire le proprie tracce. Nel complotto sono implicati gli stessi organismi che dovrebbero garantire l’imparzialità della giustizia e Cassia è determinata a fermarli a qualunque costo, mentre sulla vicenda incombe una domanda che in pochi sono disposti a porsi: «Se nessun uomo è al di sopra della legge, può esserlo una macchina?»

Il romanzo è già disponibile per la prenotazione in libreria, su Amazon, Ibs, Lafeltrinelli.it e sugli altri store online.

In edicola: La solitudine del serpente Dylan Dog OldBoy n. 1

Il numero Uno del nuovo OldBoy contiene una mia storia: La solitudine del serpente.
Dylan e Bloch, insieme, sulle tracce di un serial killer. Facce strappate, splatter e, naturalmente, i serpenti. Ma non come ve li aspettereste.
Ai pennelli, due leggende, il mitico duo Montanari & Grassani.
Non vi basta? L’altra storia #ilmiglioredeimondipossibili è firmata Gabriella Contu, il tutto racchiuso dalla bellissima copertina dei fratelli Cestaro.

Sinossi: La solitudine del serpente: «Certe vite scorrono via, fugaci come un colpo di rasoio. Lasciare un segno del proprio passaggio è un sogno per molti, ma diventa un incubo quando per Londra si scatena la furia omicida di un killer invisibile, di cui nessun testimone sembra ricordare la faccia. Bloch coinvolge l’Inquilino di Craven Road in una delle sue indagini più paradossali.»

Dalla recensione degli Audaci: «Una narrazione classicamente dylaniata, colma di citazioni: a Stephen King, Edgar Allan Poe, H. P. Lovecraft, Stanley Kubrick, David Lynch, Douglas Adams, i Metallica (giusto per dirne qualcuna).
Così come nell’episodio precedente, l’amore e la passione della scrittrice verso il Dylan Dog sclaviano è alquanto evidente nella sceneggiatura, nel ritmo, nelle scelte e nel plot twist finale.»

Buona lettura, amiche e amici dylaniati!

Un sogno lungo un’estate: la nuova edizione in ebook e cartaceo è su Amazon

Da oggi su Amazon è possibile ordinare la versione cartacea di Un sogno lungo un’estate. La versione ebook era già disponibile da qualche giorno, ma per il cartaceo c’è voluto un po’ di più. Si tratta di un racconto di formazione per ragazzi uscito in precedenza per Einaudi e da tempo fuori catalogo. Un romanzo sull’amore e sulla morte, che si dipana tra i misteri di una campagna mai così gotica. «Perché, a volte, l’unico modo per diventare grandi è affrontare la paura».

Le fonti di ispirazione vanno da The body di Stephen King (Stand by me – Ricordo di un’estate) a La casa dalle finestre che ridono di Avati, ma c’è tanto della mia infanzia racchiusa tra queste pagine, tanto della mia Emilia paranoica, tra ricordi e fiabe nere, quelle che poi la notte, prima di andare a dormire, dovevo guardare sotto al letto. Ho scelto la via del self publishing per ristampare il romanzo, con una nuova copertina realizzata appositamente, forse proprio per la sua dimensione intima, a tratti – ma non troppo – autobiografica.

«Come in trance, procedo verso la stanza dei miei genitori. Il pavimento è freddo.
Dallo spiraglio della porta proviene il tenue bagliore azzurro della luce di cortesia di mamma. Entro. I miei genitori sono abbandonati al sonno. Si danno le spalle, raggomitolati l’uno nel bordo opposto del letto rispetto all’altra. Chiusi. Come
durante il resto della giornata. Io sono a un passo da mamma. Posso avvertire il suo respiro lieve. Sul comodino c’è la chiave argentata. La prendo in mano. Scaccio un brivido. Piccola chiave argentata, quale scrigno custodisce il tuo segreto?»

Per Matilde si prospetta l’estate peggiore della sua vita. Come potrebbe essere altrimenti, quando si trova costretta a trascorrere le vacanze con i genitori in campagna, nella casa di zia Isabella? Fin da subito la sua avversione per la vita agreste è totale: la zia del papà è algida e scontrosa, la natura che la circonda estranea e ostile, la casa stessa decrepita e inquietante. E da quel momento, niente è più lo stesso: il padre è assente per la maggior parte del tempo mentre la madre, autrice di fiabe per bambini, passa le giornate rinchiusa nello studio per dedicarsi alla stesura del suo nuovo libro. Come se non bastasse, durante la notte Matilde è tormentata da strane visioni, in cui ricorre la figura evanescente di un misterioso bambino. Ma l’enigma più grande è dipinto sul muro di un vecchio mulino in rovina, il quale si dice rappresenti la mappa di un tesoro. Accompagnata da improbabili compagni di viaggio, comincia così un’entusiasmante impresa per decifrarlo, al termine della quale Matilde si ritroverà depositaria di una straordinaria scoperta, ma soprattutto sarà in grado di far luce, una volta per tutte, sul terribile segreto che si cela nel passato della sua famiglia.

Un sogno lungo un’estate non lo troverete in libreria. Potete leggerlo versione Kindle (gratuito se abbonati a Kindle Unlimited o, in alternativa, al prezzo di 3,99 Euro) oppure in versione cartacea, acquistabile su Amazon al prezzo di 9,90 Euro.

Marzo 2020: Eventi cancellati e speranze future

Zona rossa. Niente scorre come al solito.

La mia vita è la vita di tanti. Insieme, in questa tempesta che rischia di dividere invece che unire.

Tutte le abitudini sono state spezzate. Avevo quattro eventi a marzo, che lettori, librai, organizzatori e io aspettavamo da mesi: cancellati. Dopo le scuole, ora ha chiuso la palestra che teneva a bada la mia sciatica, il mio ristorante preferito, insieme a tante attività di conoscenti e amici con locali troppo piccoli per garantire la distanza di sicurezza tra gli avventori.

Precauzioni necessarie per contenere l’emergenza. Perché di emergenza si tratta.

Non si possono fare progetti di questi tempi. Ci si sente sospesi, quasi sbagliati. E la paura prende il sopravvento. Si cerca la bellezza, punti fermi. Ma non è semplice quando non ci si può neanche più abbracciare.

E così mi rifugio tra le pagine dei miei libri amuleto. Tra le parole che mi hanno guarita da bambina, da adolescente timida, quando venivo soverchiata da ingiustizie che mi sembravano più grandi del cielo, o quando mi sentivo così diversa dal resto del mondo da pensare che nessuno avrebbe mai potuto vedermi per davvero.

Questa mattina ho aperto a caso pagine su pagine, aggrappandomi alle sottolineature, leggendo avidamente. E la bellezza è arrivata.

Perché è dentro di noi che vivono le certezze di cui abbiamo bisogno. Anche quando fuori imperversa la tempesta.

«Gli si allargò la mente, le sue percezioni si fecero più acute, perché ciascun libro era un prisma che rinfrangeva la verità infinitamente variegate dell’esperienza». Animal factory – Edward Bunker

Aurora del nuovo anno. Gli appuntamenti di gennaio e febbraio 2020: Giallo Garda, Nebbia Gialla di Suzzara, Roma, Milano e Gambolò

Che anno violentemente bizzarro, crudele e per certi versi bellissimo, che è stato il 2019. Ha visto la luce il terzo romanzo della serie Aurora Scalviati, un intero mondo che ormai per me – e grazie a voi – è fuoriuscito dalla carta, al punto che i personaggi mi sembra di conoscerli davvero. Ho perso mia nonna Bruna, proprio durante una trasferta. Ricordo la notte in traghetto, su una poltrona di fortuna, per arrivare in tempo al funerale. Ricordo la tristezza infinita, che si accompagnava alla gratitudine verso i lettori che avevo incontrato poche ore prima.
Sono state tante le trasferte che mi hanno portata in giro per l’Italia. Ho ricevuto affetto e parole così potenti da sentire il bisogno di chiuderle a chiave nel cuore, per tenerle strette.
Ho amato e riso. Ho pianto; per la bellezza del passaggio di un libro o per una canzone, ma anche per dolori troppo ingombranti da tenere dentro. Mi sono emozionata leggendo una vostra mail; quante volte scorrendo le vostre parole su Aurora mi sono trovata con gli occhi lucidi. E poi, non mi vergogno a dirlo, ho continuato e continuo a sperare – Speranza, quella che Curzi definirebbe il più grande errore di progettazione del genere umano, ma ci rende così meravigliosamente invincibili nella nostra umanità. Già… ho sperato nel domani, anche nei momenti più bui, pur custodendo la certezza che lo sto costruendo oggi, il mio domani. Ed è questo il mio augurio di inizio anno per voi, amici: che ogni giorno sia una nuova aurora. Che dopo una notte buia il sole che sorge possa cancellare ogni ombra.

E a proposito di Aurora, ecco le prime date del 2020 in cui potrete incontrare me e la vostra profiler del buio.

Quest’anno avrò il grande piacere di essere madrina dell’inaugurazione del Festival Giallo Garda. Per l’occasione, sabato 25 gennaio alle 16 sarò ospite della Libreria Bacco – Cantina Marsadri (via Nazionale, 26, 25080 Raffa BS) per parlarvi della trilogia di Aurora, ma anche di scrittura (e dei suoi demoni).
Modera Carlo Zaza, con le voci narranti di Ylenia Bagato, Beatrice Volpi e Lanfranco Schuhmann.
A seguire, taglio del nastro e aperitivo offerto a tutti i partecipanti.

Sabato 1 febbraio sarò ospite del Nebbia Gialla, un festival a cui sono legata sin dai miei esordi e che ha visto proprio Aurora nel buio, vincitore prestigioso premio Nebbia Gialla per romanzi editi nel 2018. Vi aspetto alle ore 16 al Cinema Teatro Politeama!

Venerdì 7 febbraio tornerò finalmente a Roma. Vi aspetto alle 18:30, alla Libreria Bookstorie (Via Valsassina, 15). La libreria è gestita da quattro splendide donne, e con me ci saranno quattro donne che adoro: Francesca Mancini, nella veste di relatrice, Chiara Felici, Maria Vittoria JettJarkin e Manuela Fontenova, che vi catapulteranno nel mondo oscuro di Aurora Scalviati con le loro letture. A seguire, verrà offerto un aperitivo.

Sabato 15 febbraio alle ore 15:30 sarò ospite della Biblioteca Cassina Anna di Milano (Via Sant’Arnaldo, 17) in occasione della rassegna Sabato in giallo. Con Gabriella Genisi, parleremo dei nostri ultimi romanzi. Moderano l’incontro, Sabrina De Bastiani e Sergio Cucci. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Venerdì 21 febbraio alle 21 sarò ospite al Salone “Litta” di Gambolò (Piazza Castello). L’evento è il collaborazione con il Club del libro. Relatrice, l’assessore alla cultura Helena Bologna.

L’ultima notte di Aurora, gli eventi di dicembre: Mestre, San Felice Su Panaro, Cesena, Ferrara

«Siamo più vicini alla primavera di quanto siamo stati nel mese di settembre.
Ho sentito un uccello cantare. Nel buio del mese di dicembre.»

È con questa poesia di Oliver Herford che vi comunico gli eventi del mese di dicembre, in cui potrete incontrare me e Aurora Scalviati.

Domenica 1 dicembre avrò il piacere di essere tra gli ospiti della quarta edizione di Mesthriller, il festival del giallo, noir e thriller di Mestre.
Vi aspetto alle 18:30, all’Auditorium Centro Culturale Candiani di Mestre. Con me, per parlare di scrittura e dei nostri ultimi romanzi, Alice Basso e Paola Barbato. Relatrice, Mariateresa Crisigiovanni.

Giovedì 5 dicembre alle 21 sarò ospite della Biblioteca Comunale Campi Costa Giani di San Felice Sul Panaro (Viale G. Campi, 43 – San Felice sul Panaro).
In loco, sarà presente uno spazio libreria a cura della cartolibreria
Carta e Penna per chi vuole acquistare un libro e avere la dedica.

Giovedì 12 dicembre alle 20:30 sarò ospite della Cena con l’autore, al Mastio della rocca Malatestiana di Cesena (via Cia degli Ordelaffi n.8).
Cena di pesce (alternativa vegetariana), con dolci siciliani e libro in omaggio a 40 euro. 
La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni: 338 3549375.
L’evento è in collaborazione con la libreria Ubik e MicaPoco. 

Venerdì 13 dicembre alle ore 20 sarò al Libraccio di Ferrara, di piazza Trento Trieste. L’evento è organizzato dal gruppo di lettura “Due pagine prima di dormire”.
Vi aspettiamo!

L’ultima notte di Aurora – le date di novembre: Brescia, Castelmassa, Lugo di Romagna, Mirandola, Foggia

Ecco il consueto riepilogo degli appuntamenti del mese di novembre, in cui potrete incontrare me e Aurora Scalviati.

Sabato 9 novembre sarò ospite del festival FUORINORMA a Brescia. Alle ore 15, nella splendida cornice di Palazzo Martinengo – Salone del Camino, prenderò parte al talk show «Tutti i mostri di Dylan Dog – Incontro con gli autori del più famoso fumetto horror italiano», insieme a Gigi Simeoni, Paola Barbato e Corrado Roi.
Conduce Giusi Legrenzi, di RTL 102.5. A seguire, foto ricordo e firmacopie.

Mercoledì 13 novembre alle 21 sarò a Castelmassa (RO), ospite del Liceo Artistico Bruno Munari (Via Giacomo Matteotti, 34) per un incontro aperto a tutti incentrato sul mio ultimo thriller, ma in cui si parlerà anche di scrittura e di fumetto, in collaborazione con la scuola serale. Relatore, Marcello Bardini.
In loco, sarà presente uno spazio libreria a cura di Solis Radios di Sermide per
chi vuole acquistare una copia per la dedica. 

Venerdì 15 novembre alle 17:30 sarò ospite della Biblioteca Comunale F. Trisi di Lugo di Romagna (Piazza Fabrizio Trisi, 19 Lugo – RA). L’incontro fa parte della rassegna annuale dedicata al thriller.
In loco, per chi vuole acquistare una copia per la dedica, sarà presente uno spazio a cura di libreria Alfabeta. 

Venerdì 22 novembre alle ore 9:45 sarò a Mirandola, presso l’Auditorium Rita Levi Montalcini (Via 29 Maggio, 4,) per parlare del mio ultimo thriller, L’ultima notte di Aurora. Ma anche di scrittura e territorio, come motore per raccontare una storia. Relatrice, Marina Marchi.
L’evento fa parte della rassegna “Castello di libri”.

Sabato 23 novembre alle ore 19 sarò ospite della Libreria Ubik di Foggia (Piazza Umberto Giordano, 75), Spazio Autori.
Relatrice, Francesca Capone.
L’evento è in collaborazione con il gruppo lettura “A qualcuno piace giallo” e la biblioteca La Magna Capitana. 

 

 

L’ultima notte di Aurora – le date di ottobre: Nave, Firenze, Cento, Castelvetro, la prima volta in Sardegna e Torino

Ecco il consueto riepilogo degli appuntamenti del mese di ottobre. Con me, le magliette della serie “Aurora Scalviati – profiler del buio”, in regalo presentando una copia de L’ultima notte di Aurora per la dedica, fino a esaurimento scorte. Un modo forse insolito per dirvi grazie per l’affetto e permettervi di portare Aurora con voi, nella vita di tutti i giorni.

Venerdì 4 ottobre, ore 20:45, avrò il piacere di riabbracciare gli amici della biblioteca di Nave, in provincia di Brescia.
L’evento si terrà presso l’Auditorium dei Salesiani (via Don Bosco 1, Nave). Relatore d’eccezione, Heiko Caimi.
In loco sarà presente uno spazio libreria per chi vuole acquistare una copia per la dedica. A seguire, firmacopie. L’evento è gratuito e aperto a tutti.
Poi, per chi vuole continuare la serata in compagnia, ci sarà la cena con autore. Per informazioni sulla cena e prenotazioni: biblionave@comune.nave.bs.it oppure potete chiamare lo 030/2537486, in orario di apertura della biblioteca. Vi aspettiamo!

Domenica 6 ottobre, sarò a Firenze, ospite del festival L’eredità delle donne organizzato da Serena Dandini. Un appuntamento unico nel suo genere, che unisce romanzo e fumetto, in collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics di Firenze. Un mezzogiorno di fuoco, visto che l’incontro inizierà alle ore 12 spaccate, presso la libreria IBS LIBRACCIO. Insieme allo scrittore e amico Gianluca Morozzi, vi parlerò de L’ultima notte di Aurora. In diretta, il fumettista e insegnante nella Scuola Internazionale di Comics Luca Pinelli realizzerà una sorta di storyboard live, “disegnando” il mondo di Aurora Scalviati.

Mercoledì 9 ottobre alle ore 18:30 sarò a Cento, in provincia di Ferrara, nell’accogliente cornice del cocktail bar La Rimessa del Golf (via dei Tigli n.4, Cento). Un evento a metà tra la presentazione letteraria e un incontro di scrittura creativa; un aperitivo con autore, un viaggio tra le atmosfere del mio ultimo thriller ma anche nel mondo della scrittura, tra i trucchi del mestiere e la disciplina dello scrivere, per creare mondi… di carta.
Relatore, Filippo Taddia di @leggoecammino, in collaborazione con La Bottega dello scrittore e la Libreria Albatros, che allestirà uno spazio libreria in loco.
Entrata libera.

Venerdì 11 ottobre vi aspetto a Castelvetro di Modena, per una serata che unisce l’amore per lettura, e della convivialità, tra buon vino e buona cucina. Alle 19:30 all’Azienda agrituristica La Barbera (via Lunga, 28 – Castelvetro) io e l’amico Romano De Marco presenteremo i nostri ultimi romanzi, guidati dalla bravissima Laura Piva. L’evento organizzato da Grasparossa noir ed è gratuito e aperto a tutti. A seguire, per gli interessati e solo su prenotazione (allo 059 799459), ci sarà la “Cena con autore”. Per chi vorrà acquistare una copia dei libri sarà presente un punto vendita.

Dal 18 al 20 ottobre sarò per la prima volta in Sardegna con Aurora.

Venerdì 18 ottobre alle ore 19 mi troverete al salotto letterario Civico 33 di Corso Umberto I a Olbia, ospite del festival “Tinte Fosche – Autunno in noir”. Relatore, Salvatore Gusinu di @parolesulcomodino. Ingresso libero e gratuito.

AGGIORNAMENTO: L’appuntamento di domenica 20 ottobre a Macomer è stato annullato. Spero di poter annunciare presto una nuova data.

Venerdì 25 ottobre sarò ospite della XIX edizione del ToHorror Film Fest, un festival imperdibile per tutti gli appassionati di horror e thriller. Per chi vuole incontrare me e Aurora Scalviati, per il firmacopie o anche solo per portarmi un abbraccio, vi aspetto alle ore 18 al Blah Blah – Food Music Cinema (via Po n.21). Con me, un collega e amico di vecchia data, Enrico Luceri. Una chiacchierata “giallo noir” sui nostri ultimi romanzi, ma anche sulla scrittura e la paura, in un locale bellissimo, in cui si respira aria di condivisione artistica e culturale. 
Modera l’incontro, l’amico ed esperto di cinema e letteratura di genere Corrado Artale. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti.
Si fa che si ci si vede lì? 

L’ultima notte di Aurora – le date di settembre: il ritorno in Puglia, Pistoia, Pisa, Modena, Bologna e Milano

Il giorno di uscita de L’ultima notte di Aurora, ovvero il 4 settembre, sarò in Puglia. Un ritorno desiderato, in qualche modo sofferto, visto che mancavo da anni, nonostante tanti amici da riabbracciare e un senso di nostalgia potente. Non avete mai smesso di farmi sentire il vostro affetto, questo è il mio modo per farvi sentire il mio. 

Mercoledì 4 settembre, ore 19:30, sarò a Mesagne, allo “Spazio autore” di piazza Commestibili. Vi parlerò del nuovo romanzo, e dei suoi dietro alle quinte, insieme a Silvia Di Dio. Al termine, sarà offerta una degustazione di vino e stuzzichini a tutti i partecipanti. L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale RiCreAzione, con la preziosa collaborazione di Fausta Cosentino, senza la quale tutto questo non sarebbe stato possibile.
Poi, per chi vuole continuare la serata insieme, ci sarà la cena con autore, alla Terrazza San Lorenzo (via Eugenio Santacesaria, 2 – Mesagne).

Giovedì 12 settembre, alle ore 18, sarò ospite della libreria Giunti di Pistoia. Relatori, Giuseppe Previti e Stefano Fiori, esperti e conduttori della trasmissione televisiva Giallo Pistoia.

Venerdì 13 settembre, alle ore 18:30, troverete me e Aurora a La Vela Libreria di Viareggio (Corso Giuseppe Garibaldi, 19). Relatrice d’eccezione, Erika Pucci. Vi aspettiamo!

Sabato 14 settembre, ore 18, sarò ospite di Openpi, in Piazza Vittorio Emanuele II a Pisa.  Modera la chiacchierata, la giornalista Chiara Cini. L’evento è organizzato dalla Libreria Fogola.

Venerdì 20 settembre, ore 21, sarò al Cinema Victoria di Modena. Un evento ad ampio respiro che coinvolgerà artisti e amici, organizzato dalla libreria Mondadori Victoria Cinema, nella splendida cornice del pub al primo piano.
Dj set di accompagnamento a opera di Gianfranco Righetti; amico, musicista e dj storico della scena dark/new wave.
Una presentazione letteraria che stravolge le regole, con sorprese in serie limitata. Contributors, in ordine alfabetico: Alessandra Fantaroni, Jessica Ferrari, Serena Fornaciari, Stefano Messori, Giusy Pintus, Chiara Saetti, Camilla Voodoosmile Quirino. Fotografo ufficiale della serata: Fabio Grandi. Evento gratuito e aperto a tutti.

Sabato 21 settembre, ore 21, presento il romanzo nello spazio libreria della Festa dell’Unità di Bologna. Relatori, Mariangela Ciavarella e Patrick Fogli.

Sabato 28 settembre, alle ore 17.30, vi aspetto alla Libreria Giunti al Punto di Milano (Via Vitruvio 43) per un firmacopie, chiacchiere e fotografie.

Domenica 29 settembre, ore 15 sono tra gli ospiti de La Sherlockiana, la manifestazione in onore di Tecla Dozio che si terrà presso la Biblioteca Cassina Anna di Bruzzano (periferia nord di Milano). 

 

 

L’ultima notte di Aurora: dal 4 settembre in libreria!

L'ultima notte di Aurora
L’ultima notte di Aurora

«Molte persone vedono il mondo. Tu hai visto al di sotto di esso. Solo camminando tra le ombre hai potuto vedere cosa c’è sotto la superficie, laddove si annida il male. Solo così riconosci chi si è lasciato soggiogare dal buio, coloro che si nascondono nell’oscurità e hanno le mani macchiate di sangue. Solo così puoi fermarli. Sporcandoti le mani, permetti al resto del mondo di restare pulito.»

È sempre una grande emozione annunciare una nuova uscita, ma questa volta è diverso. È come se fosse tutto amplificato, perché questo libro ha una storia e un significato assolutamente peculiari; sto parlando de L’ultima notte di Aurora, Giunti editore, in uscita il 4 settembre.

Tanto per cominciare, c’è il mio rapporto con Aurora Scalviati, con ogni incontro che finisce per assomigliare a una seduta di psicanalisi (sebbene chi analizzi chi sia ben lontano dall’essere stabilito). Ritrovarla, a un anno e mezzo dall’uscita di Osservatore oscuro, è stato come incontrare qualcuno che credevi di conoscere bene e invece riesce ancora a sorprenderti. Certo, è sempre la poliziotta caparbia e intuitiva che, non importa a quale prezzo, riesce a entrare nella mente dei serial killer per cercare la verità. Ma la mente di un assassino può essere un labirinto in cui è facile perdersi, e non ritrovare più la via d’uscita.  

Aurora è un personaggio difficile, anzi una persona difficile. Dà tutto, ma chiede tutto a chi è disposto a seguirla. È bipolare, ha un carattere spigoloso e si prende maledettamente sul serio, però possiede una forma di pensiero laterale che le permette di individuare sulla scena del crimine dettagli cruciali, dove gli occhi degli altri non avrebbero neppure pensato di posarsi. Ma questa volta non basta. E la caccia al responsabile di un efferato omicidio si trasforma in un viaggio nelle profondità della psiche umana, attraverso i meandri la coscienza, “ciò che definisce l’uomo più del suo riflesso allo specchio”.

La copertina si presenta con un’immagine di rottura rispetto allo standard definito dai precedenti volumi della serie, e non è un caso. Il messaggio è che qualsiasi aspettativa può essere scardinata. Devo ammettere che mai come questa volta riesce a sintetizzare l’atmosfera che si respira all’interno del romanzo: l’abbandono a una (metaforica?) caduta nei recessi più inesplorati della mente, oltre il buio in cui si celano i residui delle esperienze che non siamo stati in grado di elaborare.

È questo che ho provato durante la stesura. La sensazione di precipitare in uno spazio sconosciuto, in cui l’intuizione di Aurora era l’unico appiglio, un raggio di luce che illuminava il buio e allo stesso tempo proiettava nuove ombre. Perché è impossibile camminare nell’oscurità senza diventare parte di essa. 

«Le ferite dell’anima sono le più difficili da risanare. Lo sa bene Aurora Scalviati, profiler in un commissariato della provincia emiliana con un doloroso passato alle spalle. Per questo ha accettato di raccontare la sua storia alla conferenza del professor Menni, tra i massimi esperti di disturbi post-traumatici. Ed è proprio qui che Aurora incontra una misteriosa ragazza dai lunghi capelli neri che le rivolge una singolare domanda: «Credi che si possa davvero uscire dal buio?». Un quesito che di lì a poco si trasforma in un testamento, perché la giovane si toglie la vita gettandosi dalla torre del palazzo, sotto gli occhi terrorizzati dei presenti. Un caso archiviato rapidamente come suicidio, ma Aurora non ci vede chiaro ed è ossessionata dalle parole della sconosciuta: un’ultima disperata richiesta di aiuto? Avrebbe potuto fare qualcosa per salvarla? Non c’è tempo però per i sensi di colpa: il ritrovamento di un cadavere orrendamente sfigurato, su una secca in riva al Po, la costringe a rivedere le sue priorità. L’unico indizio è la fotografia di una bambina, che la vittima conservava come un sinistro trofeo. È l’inizio di una caccia serrata a un serial killer feroce, inafferrabile come lo spauracchio di una leggenda popolare raccontata in quelle valli per tenere buoni i più piccoli: il Grigione, che strappa il volto delle sue vittime dopo aver danzato con le loro paure. Aurora sa di non poter fare tutto da sola: ha bisogno di riunire la sua vecchia squadra, i Reietti. Ma quando Bruno e Silvia le voltano le spalle, l’unico interlocutore rimane l’enigmatico Curzi che, pur rinchiuso nell’isolamento di una struttura psichiatrica, sembra conoscere la verità. Un grosso rischio per Aurora, perché scendere a patti con il male può scoperchiare segreti che avrebbero dovuto restare sepolti per sempre…»

L’ultima notte di Aurora (Giunti) può essere già prenotato in libreria o sugli store online Amazon e Feltrinelli.

 

Tour estivo Aurora Scalviati profiler del buio: Mystfest di Cattolica, Fossombrone, Cesenatico

Tre appuntamenti estivi, tre eventi unici nel loro genere a cui avrò il piacere di partecipare insieme ad Aurora Scalviati durante la stagione estiva.

Sabato 29 giugno sarò ospite del Mystfest di Cattolica, proprio durante la serata di premiazione dell’importante concorso letterario Gran Giallo.
Ci tengo particolarmente a questo evento. Per chi non lo sapesse, si tratta dello stesso concorso che ho vinto nel 2006 con Una storia da rubare, racconto pubblicato successivamente nel Giallo Mondadori. Un concorso che mi ha portato fortuna, un passo importante ai miei esordi.
Ma c’è un altro motivo, ancora più viscerale. Questa edizione del Mystfest è dedicata a un grande scrittore ed essere umano, Andrea G. Pinketts, lo sceriffo di Cattolica. Lui, il primo in assoluto a credere nella mia scrittura e per me una sorta di padrino artistico. I suoi romanzi mi hanno formata più di quanto io stessa possa ammettere. Perché nessuno come Andrea aveva il senso della frase.
«Non so se si nasca con il senso della frase. Di sicuro ci si muore» aveva scritto in uno dei suoi libri, frase che oggi suona quanto mai profetica.
Vi aspettiamo, per ricordarlo in uno dei luoghi che amava, insieme a tanti altri ospiti, in una serata all’insegna dell’emozione. 

Domenica 30 giugno, alle ore 18, sarò a Fossombrone, in provincia di Pesaro Urbino per un evento che unisce thriller, arte, cocktail e musica.
Nella splendida cornice della Casa Museo Quadreria Cesarini (via Pergamino, 32 a Fossombrone) ci sarà la presentazione letteraria di Aurora nel buio e Osservatore oscuro.
L’evento sarà intervallato da musica antica dal vivo, con viola da gamba e clavicembalo a cura del trio formato da Caterina Veddovi, Luca Favoni e Lorenzo Antinori di De Antiquo Ordine. 
Relatore, Antonino Pasqualino Di Gregorio. Letture a cura di Chiara Cruciano.
A seguire, per appagare anche il gusto, potrete assaggiare il cocktail dedicato ad Aurora Scalviati e ispirato alle atmosfere del romanzo, creato per l’occasione dal bartender Simone Conti de il Caffe della fortuna. 
Spazio libreria allestito da Libreria Mare di Pesaro.
Dimenticavo! Per gli interessati alle ore 17:30, mezz’ora prima della presentazione, si potrà visitare la Quadreria Cesarini da un punto di vista diverso, il punto di vista de “Le donne del Notaio”.
Evento organizzato da De Antiquo Ordine.
Ingresso libero e gratuito. 

Venerdì 26 luglio alle ore 18 avrò il piacere di essere tra gli ospiti della kermesse letteraria Cesenatico Noir.
Vi aspetto nella bellissima location della Terrazza del Grand Hotel di Cesenatico. Insieme all’amico Marcello Simoni, parleremo dei nostri ultimi romanzi. Modera la chiacchierata, Luca Crovi.
Spazio libreria a cura di Carta Marea.

Casca il mondo – Dylan Dog 393

«Scappa, Dylan, presto! Taglia la corda, prima che tutto ti precipiti addosso…
Fuggi, non ti accorgi che “Casca il mondo”?»

Scrivere aiuta a esorcizzare le paure, le intrappola nella carta, le rende qualcosa che puoi guardare negli occhi. Così diventano più piccole, le loro voci più flebili.
È lo stesso motivo per cui leggiamo storie di paura. Lo facciamo da quando siamo bambini, attratti irrimediabilmente dalle fiabe più nere, che regalano quel brivido che diventa una piccola vittoria contro il buio, se solo abbiamo il coraggio di raggiungere l’ultima pagina. 

Ma cosa succede quando ti viene chiesto di parlare di uno dei tuoi Demoni della porta? Quelle creature che ti tengono in scacco e di cui, lo sai, non ti libererai mai. Non importa quanto a fondo scaverai per imprigionarli in una fossa al centro della stanza più segreta della tua mente, i Demoni della porta ormai fanno parte di te. Perché le cicatrici lasciate da certe esperienze sono troppo profonde, ti hanno infettato il sangue. E basta una notte più oscura, un dolore o un momento di debolezza per farle riaffiorare.

Il mio Demone della porta mi assale quando sento rumori troppo forti, suoni bassi o striscianti. Il mio Demone della porta mi fa localizzare una via di fuga ogni volta che entro in una stanza gremita. Il mio Demone della porta torna più prepotente nel mese di maggio e certe notti, senza preavviso, mi sveglia alla stessa ora: le 4:04 del mattino. Il mio Demone della porta mi accompagna dal 20 maggio del 2012, visto che vivo (tutt’ora) sull’epicentro del terremoto dell’Emilia e da quella notte la mia vita è cambiata. Per sempre.

Poi un giorno Roberto Recchioni mi ha chiesto di guardarlo di faccia, il mio Demone, e di scriverci una storia per Dylan Dog. Ho impiegato più di un anno prima di prendere anche solo in considerazione la sua proposta. Anzi, la sua sfida. E alla fine ho accettato.

Così la mia esperienza da incubo si è trasformata in un albo dell’Indagatore dell’Incubo, il 393, dal titolo Casca il mondo, illustrato da quel fuoriclasse che è Bruno Brindisi. La meravigliosa copertina rosso sangue è di Gigi Cavenago.

La seconda sequenza dell’albo è all’incirca quello che è successo a me, mentre cercavo di uscire dal mio appartamento che da rifugio si era trasformato all’improvviso in una trappola da cui fuggire.
Ci sono gli sciacalli, la distruzione, l’incapacità di riconoscere il paesaggio, che quando vivi da sempre in un piccolo paese diventa parte di te e finisci per assomigliargli. C’è il senso di vuoto e ci sono le macerie, che a forza di viverci accanto diventano uno stato d’animo. E c’è anche il Drago, non è uno spoiler, lo vedete nelle tavole rilasciate come anticipazione. Il Drago era il modo con cui i bambini più piccoli disegnavano il terremoto. Loro, saggi e coraggiosi, sanno che per sconfiggere un demone devi prima dargli un nome.

La storia fa parte del Ciclo della Meteora e uscirà in tutte le edicole a partire dal 29 di maggio. Un dettaglio che mi strappa un brivido perché è la stessa data della seconda, terribile, scossa del 2012. Una pura casualità, che spalanca uno spiraglio di luce nel giorno di un anniversario che gli scorsi anni vivevo in apnea.

Qualche giorno fa, ho letto le bozze dell’albo e arrivata all’ultima pagina, non mi vergogno di dirlo, ho pianto. Ho pianto perché mi sono resa conto che anche se non smetterà mai di tormentarmi, ora quel demone è rinchiuso nella prigione perfetta: un albo “dylaniato”. Ora, le cicatrici sono diventate una storia, che spero possa esorcizzare la paura di chi come me ha affrontato un’esperienza feroce come può essere quella del terremoto.