E’ uscita ieri sul web-magazine ARPAMagazine N.98 una doppia intervista realizzata da Carlotta Vissani qualche tempo fa a me e ad Elisabetta Bucciarelli:
Baraldi vs Bucciarelli: Nel cuore del noir
Due autrici accomunate dalla passione per la scrittura, passione che diviene necessità e che si vena di ossessione. Scrittura noir, a scavare nei meandri dell’interiorità, a svelare ombre e misteri dell’anima. Barbara Baraldi ed Elisabetta Bucciarelli, entrambe lanciate da Perdisa – nonostante le precedenti e signifi cative esperienze editoriali – possono essere sicure di avere il fascino, dalla loro. Se Barbara è una donna/bambina piena di memorie, sogni, incubi e stravaganze, Elisabetta è più razionale e lucida nonostante la profonda sensibilità e l’istintività che la rende così creativa. In un’intervista condotta parallelamente scopriamo qualche frammento di due autrici della letteratura di oggi, amate dal pubblico, presenti e attive in rete, penne promettenti e scalpitanti. Due mondi femminili a confronto, due scrittrici capaci di incuriosire e intrigare. Continue reading →
Poche righe per descrivere Lullaby come solo una grande scrittrice poteva fare: Francesca Mazzucato parla di Lullaby nella sua rubrica per la rivista For men magazine di aprile 2010.
Sabato 17 aprile appuntamento alla libreria Rinascita ostiense per la presentazione di Lullaby – La ninna nanna della morte, nell’ambito della rassegna Itinerari noir organizzata da Angolo nero e Corpi freddi Relatori Enzo “Bodycold” e Alessandra Buccheri
Inizio ore 18:00 presso libreria Rinascita ostiense – via Prospero Alpino 48 – ROMA
Giovedì 22 aprile appuntamento alla libreria Mursia – spazio Milanonera per la presentazione di Lullaby – La ninna nanna della morte.
Relatore Stefano di Marino.
Inizio ore 19:00 presso libreria Mursia, spazio Milanonera – via Galvani 24 – MILANO
E’ finalmente possibile prenotare l’edizione inglese del mio romanzo “La bambola di cristallo” su amazon.co.uk. Il libro uscirà in maggio per l’editore John Blake publishing, in una collana curata da Maxim Jakubowski. Ci sono alcune differenze rispetto all’edizione italiana, per chi ha voglia di scoprirle.
Ricevo e volentieri pubblico alcuni commenti su Lullaby che sono arrivati via email o tramite Facebook.
Francesca: Finire un libro è sempre una sensazione particolare, soprattutto quando legate a quel libro hai tutta una serie di emozioni e brividi. I brividi sono quelli dati da una favola nera, gotica, da divorare; le emozioni sono date dal riconoscersi in qualche modo in ogni personaggio… anche nel Duca dai bianchi calzini. Ho passato una pasqua nerissima (perché all’insegna del gotico), che mi ha fatto venir voglia di tornare indietro nel tempo per rileggermi altre due favole nere della stessa autrice e rendermi conto di una cosa importantissima: la crescita. La scrittura di Barbara Baraldi è cresciuta, la mia passione per le sue favole è aumentata. E’ capace di creare un intreccio da batticuore, mattone su mattone, per poi distruggere il tutto con l’ultima pagina. E la giri quell’ultima pagina, e la trovi bianca. E ti guardi attorno smarrito, perché sai che domani non ci sarà più nessuna ninnananna della morte per te. Ma è un libro, e la cosa bella dei libri è che… li puoi rileggere all’infinito.
Miria: Come dice Carlotto, il tuo romanzo si beve tutto d’un fiato. Comprato ieri e finito mezz’ora fa. Da rileggere per alcuni passaggi che ho molto apprezzato e che sono indice di una scrittura a scatto, onnisciente e sorvegliata che precede il suo “giallo” interiore e gli apre pista. Bellissimo! complimenti Barbara, hanno ragione a dire che sei l’autrice più rappresentativa del romanzo gotico italiano.
Barbara: Senza parole ma in estasi…ho cominciato Lullaby ieri e l’ho terminato….ieri! Poche, pochissime volte mi è successo di terminare un libro così in fretta ma mai affermazione fu tanto azzeccata: ” Me lo sono bevuto” scrisse Carlotto..Ma INIETTATO NELLE VENE direi io…i miei complimenti davvero, il sabato sera più bello degli ultimi tempi solo grazie a te:)…sapessi scrivere, ti regalerei una di quelle recensioni da dieci e lode…ma ahimè son solo una lettrice, accontentai del mio rispetto. Grazie ancora
Simone: Ho letto Lullaby:la prima parte ha fatto salire l’angoscia. i tuoi personaggi mi sono entrati sotto la pelle e hanno depositato tutte le loro paure, gli stati d’animo cosi’ finemente tratteggiati. il finale poi mi ha sorpreso e giuro che non mi succedeva da tanto tempo. Ti faccio i migliori complementi per questa tua ultima opera che mi ha dato la voglia di scoprire, il prima possibile, gli altri lavori. Grazie per aver regalato tempo ad una storia che merita. Continue reading →
Giada, Marcello e un po’ anche Luana, sono i protagonisti dell’ultimo romanzo di Barbara Baraldi, “Lullaby – La ninna della morte”, edito da Castelvecchi.
Giada, la Bambina Nera, è quel tipo che da bambina si apprezza tanto e poi, ma con la quale, man mano che cresce, non si vuole più avere niente a che fare.
Marcello non è solo il classico scrittore fallito senza futuro, ma è il re di questa razza, visto che è costretto a mantenersi con la pensione della madre. Continue reading →
Barbara Baraldi: Lullaby – La ninna nanna della morte
Italia, oggi.
La vita di un imprecisato paesino di campagna(1), scorre lenta e monotona, come quella dei suoi abitanti: studenti più o meno ribelli persi tra casa, scuola e uscite “clandestine”; giovani casalinghe divise tra commissioni, cura dei figli e lavoretti per arrotondare; solidi padri di famiglia, seri, impegnati, ma sempre pronti a concedersi uno spritz al bar “da Gianni”; vecchie mamme moribonde, ma poi sempre vive e fin troppo vitali; aspiranti scrittori e rappresentanti, baristi annoiati, pensionati sentenziosi ecc. Continue reading →
Grazie ad Alessandro Accorsi e Dante Farricella per gli splendidi servizi fotografici della presentazione al cinema Victoria di giovedì 25 marzo. Tutte le foto di Dante Farricella scattate durante la serata sono visionabili nel suo sito (Studioieffe): http://www.studioieffe.it/Servizi/100325/index.html
Alcune foto di Dante Farricella:
Lullaby – La ninna nanna della morte
Barbara Baraldi e Colette, la Musa del Disequilibrio
Barbara Baraldi
Barbara Baraldi e Maura Chiulli durante la presentazione
Il pubblico
Elizabeth, “cover girl” della Bambola di cristallo
Maura Chiulli e Barbara Baraldi in un momento della presentazione di Lullaby
Un momento della performance di Colette
Alcune foto di Alessandro Accorsi:
Gianfranco, DJ del Grotesque e dello storico Condor
Barbara Baraldi e Gianfranco, dj del Grotesque e dello storico Condor
“Vorrei volare via e non sentire più questo dolore“. In fondo, Marcello e Giada, i due protagonisti di questo romanzo, non sono poi tanto diversi. Per Giada anche “il cielo sembra una maschera di dolore“, lo guarda con speranza, come se da un momento all’altro un angelo potesse raggiungerla per salvarla, ma sa che non è così perchè il cielo è solo una notte buia piena di illusioni e lei è una che vuole stare con i piedi per terra, che ha smesso di credere nell’amore semplicemente vedendo i suoi che non si sono mai amati e il “suo” Mirko che le fa sembrare ogni gesto un favore più che un desiderio. Continue reading →
Ho ricevuto in questi giorni due mail; la prima di Fausta, e la seconda di Marco. Con piacere pubblico le loro impressioni su Lullaby.
L’ultimo romanzo di Barbara Baraldi ti incatena in un vortice di emozioni già osservando la grafica della copertina, e poi il titolo, Lullaby la ninna nanna della morte è un invito dolce e terribile ad addentrarti nei meandri dell’animo umano. Continue reading →
Repubblica — 23 marzo 2010 pagina 15 sezione: BOLOGNA
LULLABY è una canzone dei C u r e , a l b u m Disintegration, anno 1989. Uno dei loro dischi più belli. Gli anni ‘ 90 si apriranno con l’ album Wish, speranza, ma il decennio degli ‘ 80 si chiude all’ insegna del negativo. E una disintegrazione quasi totale si incontra in Lullaby. La ninna nanna della morte, l’ ultimo romanzo di Barbara Baraldi, fotografa, modella e scrittrice. Già autrice di diversi romanzi usciti per Zoe, Perdisa e Mondadori. E già dal 2006 è vincitrice di premi letterari, tra cui il Mario Casacci, Orme gialle e il prestigioso Gran giallo città di Cattolica. Nel 2008 La collezionista di sogni infranti (Perdisa) è addirittura finalista nella cinquina del pubblico al Premio Scerbanenco. Oggi, Lullaby inaugura la nuova collana Le Torpedini di Castelvecchi, e si propone come thriller gotico, ambientato in un paese di provincia, tra vizi privati e pubbliche virtù. Una ragazzina (Giada) di famiglia piccolo borghese, la sua compagna (Luana) di famiglia molto in vista, un uomo che sogna di fare lo scrittore (Marcello) e che accudisce la madre anziana, malata, arpia, e che ha un amico (Fede) con il quale i rapporti sono un po’ sui generis, tra battute cattive e scarsa intimità reale. È lo stesso Marcello, tra il serio e il faceto, che dà una definizione del libro, di cui è protagonista, di cui vorrebbe essere autore, di cuiè testimone: “un gotico rurale, con qualche velato ammiccamento al soprannaturale, e sfumature noir che non guastano mai”. Per gli amanti del genere, ci sono tutti gli ingredienti attesi: personaggi complementari, situazioni soffocanti, momenti di tensione, di paura, di orrore, follia e sangue, il picco di tensione nelle penultime pagine, prima del finale “consolatorio”, se così si può dire. Una colonna sonora tra il dark dei Bauhaus e il Vasco Rossi degli anni Ottanta, e relativi testi, entrano a far parte del romanzo, caratterizzando situazioni e personaggi, mentre telegiornali e telefilm riempiono ogni spazio possibile e immaginabile con la loro irrealtà allucinatoria. Il paese coi suoi silenzi e i suoi personaggi tradizionalie moderni (dal barista al piccolo spacciatore),è lo sfondo di apparente normalità in cui tutto può accadere. E accade. – ALBERTO SEBASTIANI
Oggi su ThrillerCafé la regina del nuovo gotico italiano: Barbara Baraldi, e la sua mortale Lullaby.
Titolo: Lullaby
Autore: Barbara Baraldi
Editore: Castelvecchi
Anno di pubblicazione: 2010
Pagine: 232
Un cadavere già a pagina due avvisa il lettore su che tipo di libro abbia per le mani (se ancora non l’avesse capito), e qui al ThrillerCafé non smetteremo mai di sottolinearlo: questo tipo di libro ci piace!
Prolessi sanguinosa e ansiogena, per aprire Lullaly, poi una storia che rimbomba di dolori e frustrazioni, continuamente tesa, sempre sull’orlo di deflagrare in un’emorragia di rosso pronta a inondare il nero pece che la domina. Giada, Luana, Marcello: personaggi complicati, né buoni né cattivi, in balia di eventi che li travolgono, diversissimi tra loro ma accomunati da aneliti di riscatto, che si dibattono costretti da catene di solitudini e disprezzi.
Una trama ottimamente decostruita tra i rimbalzi di prospettive e scorci di vedute che si ricompone poco alla volta verso un finale di allucinante follia provinciale; una prosa curata, perfetta nell’adattare il registro ai protagonisti, cucita addosso ai narratori con precisione sartoriale.
Un romanzo, Lullaby, che semmai ce ne fosse stato bisogno conferma Barbara Baraldi come una delle voci più interessanti della narrativa di genere italiana.
Un romanzo di quelli che piacciono al ThrillerCafé.
Michele Bruccheri intervista la brava e promettente scrittrice di Modena. A maggio, “La bambola dagli occhi di cristallo” sbarcherà in Inghilterra per un editore di bestseller. Numerosi e prestigiosi i riconoscimenti ottenuti.
I libri della scrittrice modenese Barbara Baraldi hanno un solo difetto: alimentano il “vizio” di leggere. Fotografa, modella e collezionista di bambole e carillon, la giovane e bella artista, bolognese d’adozione, è principalmente una brava e promettente narratrice. Esplora sagacemente ogni più buio anfratto dell’anima. Ama vestirsi di scuro con qualche piccolo dettaglio colorato. Ha appena pubblicato un nuovo romanzo thriller intitolato “Lullaby, la ninna della morte”. E un paio di anni addietro, per Il Giallo Mondadori, ha dato alle stampe “La bambola dagli occhi di cristallo”, riscuotendo un immane successo. Un caso editoriale. E “La bambola” sbarcherà, a maggio, in Inghilterra per un editore di bestseller.
Si definisce creativa, passionale e testarda. Adora Marguerite Dumas ed Hermann Hesse. Quando scrive s’ispira a Edgar Allan Poe. I suoi libri sconvolgono e turbano nel profondo, possiedono la forza delle parole. Barbara Baraldi, intellettuale poliedrica ed arguta, si racconta in questa intervista rilasciata a “La Voce del Nisseno”.
E’ stato pubblicato il tuo nuovo romanzo intitolato “Lullaby, la ninna della morte” (edito da Castelvecchi, 232 pagine, euro 15,00). Di che si tratta? “E’ un thriller ambientato in una provincia che sembra addormentata, ma in realtà nasconde anime inquiete. Vi sfido a scoprire l’assassino prima dell’ultima pagina”.
Qual è stata la risposta dei lettori? “E’ appena uscito, ma sto ricevendo i primi commenti ‘a caldo’. Si tratta di impressioni positive, per cui tengo le dita incrociate”.
Le incrocio anch’io. E la critica come si è espressa? “Le prime recensioni sono positive ma, anche in questo caso, mi limito a tenere le dita incrociate”.
Qual è il calendario per la presentazione del volume? “Lo sto preparando, in collaborazione con l’ufficio stampa Castelvecchi. Non appena sarà pronto, lo pubblicherò sul mio profilo Myspace e sul mio sito personale www.barbarabaraldi.it”. Continue reading →
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