Venerdì 14 e sabato 15 maggio, per chi è al salone del libro di Torino, sarò a disposizione per firmare le copie dei miei romanzi. Non so ancora gli orari di disponibilità, ma potete chiedere al personale degli stand Mondadori o Castelvecchi/Elliot. Ci vediamo là!
Author: Luna
Megan Abbott a Milano
Giovedì 13 maggio 2010 ore 18,00
Alla LIBRERIA FELTRINELLI INTERNATIONAL
Piazza Cavour, 1 – Milano
BARBARA BARALDI e LUCA CROVI presentano
MEGAN ABBOTT e il suo nuovo noir QUEENPIN (Edizioni BD)
Scarlett – L’ amore ha occhi di ghiaccio. La morte di fuoco
Scarlett ha sedici anni e si è appena trasferita a Siena, lasciandosi alle spalle l’estate, la sua migliore amica e un amore che stava per sbocciare… Nella nuova scuola conosce Umberto, che le fa subito la corte, ma Scarlett ha capito che la sua compagna di banco, Caterina, è segretamente innamorata di lui. Cosa scegliere: l’amore o l’amicizia? La risposta arriva al concerto della scuola, quando sul palco sale un ragazzo con gli occhi chiari come il ghiaccio che la cercano in mezzo alla folla. Mikael, il bassista dei Dead Stones, sembra allo stesso tempo attratto e respinto da lei, e Scarlett non può evitare di tuffarsi in quegli occhi magnetici. Ma Mikael è troppo bello e troppo strano per essere vero: solo Umberto sembra conoscere il suo segreto, ma non riesce a mettere in guardia Scarlett… Poi un omicidio inspiegabile, e Scarlett viene aggredita da una spaventosa ombra dagli occhi di fuoco. Chi è veramente Mikael? Il suo angelo salvatore o il demone che la tormenta?
Titolo: Scarlett
Autore: Baraldi Barbara
Editore: Mondadori (collana Shout)
Data di Pubblicazione: 11/05/2010
ISBN: 9788804600589
Dettagli: p. 319
Prezzo: Euro 16,00
Reparto: Libri per ragazzi
And the winner is…
È arrivato a conclusione il concorso “Scrivi una ninna nanna e vinci Lullaby”. Moltissime le ninna nanne pervenute, e altissima la qualità degli elaborati. Al punto da rendere necessaria l’istituzione “in corso d’opera” di un premio speciale. Come annunciato sul sito House of books, senza la cui collaborazione questo concorso non sarebbe stato possibile, il vincitore è: Continue reading
A Copparo nuovi giallisti crescono: caramelle agli asparagi e non solo
Sabato mattina presso il teatro comunale De Micheli di Copparo, in provincia di Ferrara, c’è stata la premiazione del concorso “Racconto in giallo”, promosso e organizzato dal salotto letterario “Voci d’insieme” – Pro Loco e dalla biblioteca comunale. Oltre 250 elaborati pervenuti al concorso, dedicato a Teresa Cavalazzi. Le categorie: scuola media, scuole superiori e adulti. Davvero notevole la qualità degli elaborati vincitori, letti da un’attrice sul palco in attesa di essere pubblicati insieme agli altri finalisti nell’antologia “Giovani Detectives” per l’editore Forme Libere, che uscirà nella collana Passi nel buio, curata da Gaia Conventi. È stato un vero onore essere ospite di questa manifestazione, e oltre alla caldissima ospitalità non dimenticherò nemmeno le caramelle agli asparagi assaggiate a pranzo… buonissime!
Lullaby su Mondo Rosa Shokking
Il magazine Mondo Rosa Shokking si è completamente rinnovato e dedica a me (lusingatissima!) l’apertura della nuova rubrica Morsi dal talento.
Un assaggio del botta e risposta con Carlotta Pistone:
Cosa significa per te essere scrittrice?
Accarezzare le parole.
Cos’è per te un romanzo?
Un mondo parallelo.
Quando hai sentito di esser stata morsa dal talento per la prima volta?
Quando da bambina tenevo incollati i miei fratelli più piccoli con le mie storie di paura.
Che percorso hai fatto per arrivare dove sei?
Accidentato. Un percorso fatto di duro lavoro e tanta umiltà, necessaria per potersi migliorare.
Fissa o precaria (come stato mentale, non solo come dato di fatto)
Continua qui
Un anticipo della recensione di Carlotta Pistone di Lullaby:
“Lullaby. La ninna nanna della morte”, un titolo che già di per sé lascia poco spazio a fraintendimenti sul genere di lettura che ci si appresta ad affrontare. Infatti il nuovo romanzo gotico di Barbara Baraldi è un concentrato di orrore, paura e misteri, corredato da elementi psicologici degni dei thriller più agghiaccianti. Il tutto diluito in una narrazione tesa ma chiara, i cui macabri tasselli si uniscono man mano per rivelare il colpo di scena finale.
Uno scrittore mancato, tormentato dall’incapacità di trovare ispirazione per il suo romanzo giallo d’esordio. La Bambina Nera, una ragazzina strana e problematica, adolescente incompresa e ribelle che contrappone all’aspetto esteriore duro e cupo, una profonda fragilità interna. La sua bellissima amica, la Principessa dell’Est, esempio di giovane purezza e perfezione, che mira solo ad infrangere le pareti, apparentemente dorate, della campana di vetro in cui è relegata.
Marcello, Giada e Luana, questo l’eterogeneo trio di protagonisti del romanzo, le cui strade si incrociano all’improvviso lungo una scia di raccapriccianti omicidi, dove cadaveri martoriati di personaggi più o meno insospettabili e slegati tra loro, fanno una breve – e più che sufficiente… – apparizione sulla scena, per poi scomparire senza lasciare tracce.
Ninna nanna della morte a Bologna
Venerdi 7 maggio 2010 ore 18,00
Alla LIBRERIA IRNERIO, in via Irnerio, 27 a Bologna
BARBARA BARALDI presenta
“LULLABY – LA NINNA NANNA DELLA MORTE” (Castelvecchi)
intervengono
GIANLUCA MOROZZI e MARILU’ OLIVA
Letture: Alessandro Berselli – Marcella Gollini – Monica Rossi
Lullaby su Dillinger.it – Nessuno può fuggire quando è arrivata la sua ora
Chiara Pasqualini ha scritto di Lullaby e della presentazione romana del romanzo in questo articolo pubblicato su Dillinger.it:
Ha capelli castani. Di un colore che al sole ricorda una particolare sfumatura del grano pronto.
E occhi grandi. Azzurri. E limpidi.
La pelle bianca e il rossetto rosso scarlatto che contrasta con il resto mantenendo un’armonia incredibile.
Ed è così che l’ho vista per la prima volta, un anno fa, a Roma.
A via del Pellegrino. In una libreria, per una sua presentazione che aveva affidato a me. Senza nemmeno conoscermi. Continue reading
Scrivi una ninna nanna e vinci Lullaby
E’ appena partito sul sito House of books il concorso Vinci Lullaby – La ninna nanna della morte, per vincere una copia autografata di Lullaby.
C’è tempo fino al 10 maggio. I dettagli qui: http://www.houseofbooks.org/2010/04/26/vinci-lullaby-la-ninna-nanna-della-morte/
Lullaby: la recensione di Claudio Vergnani su Stradanove
LULLABY. LA NINNA NANNA DELLA MORTE, BARBARA BARALDI
Gotico padano
Sempre più difficile scrivere storie senza ricorrere a cloni o vuote iperboli, monaci investigatori, anatomopatologhe intelligenti circondate da ebeti, commissari nostrani un po’ cialtroni sulle orme ormai sbiadite di un Camilleri quando non addirittura di un Simenon. Ancora più difficile narrare una storia onesta, robusta, inquietante la sua parte e – il che non guasta – verosimile.
Verosimile, quindi, originale e – rarissimo – anche efficace. L’autrice non scrive feticci, né perde tempo per strada a limare e/o cesellare ciò che altri hanno sgrezzato. Segue il suo cammino senza complessi. Chapeau.
Chi scrive ha letto Lullaby – La Ninna nanna della morte (Editore Castelvecchi – Le Torpedini) la notte successiva alla presentazione dello stesso al Cinema Victoria. Un’unica tirata (rarissimo). Qualche pausa per doccia, colazione e allenamento e poi alè, a testa bassa su questo noir (non gotico!, come a volte è stato detto) , su questo noir, dicevamo, sanguigno e frizzante della brava (anche bella, ma in questa sede limitiamoci al brava) Barbara Baraldi, statuaria scrittrice d’origine Mirandolese (in provincia di Modena).
Una notte e un giorno, si diceva, per “bere” le 232 pagine che ripercorrono i destini incrociati di Giada, Marcello, Luana, e di altri comprimari, che poi comprimari a ben vedere non sono.
La materia è difficile e irta di ostacoli – l’adolescente ribelle e incompresa può far franare scrittori temprati nelle più robuste fucine -, ma Baraldi governa il vascello della narrazione con piglio consumato, mano ferma e – sopra ogni cosa – istinto di razza. E l’istinto, alla fin fine – l’occhio – è tutto. Niente cadute di stile, niente ovvietà, la giusta dose di introspezione e di azione. Il sangue rimane sangue e non si trasforma mai in una stucchevole (e inefficace) colata scarlatta. Non vi sono insistenze (o, quando ci sono, non appaiono tali). Capiamoci bene, mica è da tutti.
Così come non è da tutti governare senza sbarellare un cross di eventi/personaggi senza confondere il lettore o costringerlo a ritornare indietro nella lettura per capire a che punto si era.
Ci vuole talento.
Il libro è un susseguirsi di circostanze allarmanti e delicate, di turpitudine e bellezza. C’è una nobiltà d’animo perseguitata sul punto di essere annichilita (ma non sempre, e comunque non del tutto) dallo strapotere di una quotidianità greve e bovina, descritta senza forzature, senza bizantinismi, con disarmante onestà e buon senso.
E’ con essa, con questa quotidianità annientante – più ancora che tra loro e con un fantomatico assassino – che lottano i protagonisti. E’ la realtà che viene loro concessa. La si può accettare e finire per farne parte, o la si può rifiutare e rischiare di esserne spezzati. Ma non può essere una lotta individuale. E come nella favola de I tre ciechi e l’elefante, solo imparando a confrontarsi direttamente tra loro e non solo attraverso il velo imposto dalla paura e dall’odio, i protagonisti riusciranno a riappropriarsi della bellezza delle loro vite che credevano inesistente o scomparsa.
Perché è per questo che i personaggi principali lottano, più o meno consciamente; non per le loro vite – che è pur sempre istinto animale e come tale privo di merito – ma perché intravedono – pur nel più profondo dell’orrore in cui vengono affondati – la scintilla della bellezza . Senza la quale dell’orrore non ti liberi veramente mai.
Da leggere, per toccare con mano come non occorra ambientare una storia a New York o inseguire improbabili vestigia Templari o stracciarsi (e stracciare) le palle tra enigmi incomprensibili e insensati per essere godibili e originali.
Barbara Baraldi, Lullaby. La ninna nanna della morte, Castelvecchi (collana Le torpedini), pagg. 232, euro 15
L’autore di questa recensione per Stradanove è il modenese Claudio Vergnani, autore dell’ottimo Il XVIII Vampiro, piccolo cult horror ambientato a Modena, di cui, nei prossimi mesi, uscirà l’atteso seguito. Questa la sua curiosa biografia: “Svogliato studente di Liceo Classico e ancor più svogliato studente di Giurisprudenza, preferisce passare il tempo leggendo, giocando a scacchi e tirando di boxe. Dopo una parentesi militare, sbarca il lunario alla meno peggio, passando da un mestiere all’altro. Dalle palestre di body building alle ditte di trasporti, alle agenzie di pubblicità, alle cooperative sociali, è sempre perennemente fuori parte e costantemente in fuga. Il 18° vampiro è il suo primo romanzo”.
Lullaby e le opinioni dei lettori – V
Sailor Blucher: E’ stato bellissimo perdersi in questo romanzo, l’ho letto in pochissimo tempo.
Sopra ogni cosa ho apprezzato il rivelarsi dell’apparente mostro Marcello nel “buono” della situazione.
Un po’ come la rivincita del perdente e la disfatta del borghese.
E poi le emozioni di Giada, così umane e dolorose. Quasi un programma mentale di antisopravvivenza eppur di forte attaccamento alla vita.
Insomma, grazie davvero.
Fabrizio: ho finito di leggere Lullaby e mi ha lasciato una sensazione stranissima alla fine!!!!!!
Devo dire che sei andata giù pesante!!!!! Non tanto come macabro ma come conoscenza ed utilizzo della realtà provinciale e di tutti i suoi vizi, a servizio di un racconto gotico.
Io che ho sempre vissuto in un piccolo paese Continue reading
Qualche foto dalla presentazione di Lullaby a Roma il 17 aprile 2010
Una presentazione che mi ha emozionata. Un grazie di cuore a Enzo e Alessandra dell’organizzazione del ciclo Corpi Freddi – Itinerari noir e tutte le persone coinvolte in questo evento. Ecco alcune foto in ordine sparso. Nella mia pagina su Facebook sono visibili anche i video della presentazione.
Il resoconto della presentazione a cura del portale impressionarte.it:
Presentazione del libro “Lullaby – La ninna nanna della morte” di Barbara Baraldi
Scritto da Marco, Marzia, Silvia, Domenica 18 Aprile 2010 11:32
Impressionarte, rappresentata dal Responsabile Artistico, il Responsabile Creativo e il Responsabile della Fotografia testimonia la presentazione del libro “Lullaby – La ninna nanna della morte” l’ ultimo inedito di Barbara Baraldi, dama gotica del panorama letterario italiano contemporane presso la Libreria Rinascita a Roma. Lullaby La giovanissima e talentuosa scrittrice ha descritto e commentato i tratti caratterizzanti del romanzo, un misto tra gotico, horror e fantasy. Tre i temi cardine invididuati nel romanzo: la femminilità, intesa come purezza espressiva, la quotidianità, gabbia distintiva di questa opera e l’horror, inteso stavolta come paura ed ossessione per la normalità.
Il romanzo intende affascinare il pubblico sin dalle prime pagine: un prologo temporale avvicina inizialmente il lettore alle vicende della storia, per poi riallontarlo subito non appena inizia il racconto vero e proprio. Durante la presentazione, accompagnata dalla lettura di alcuni passi del romanzo, la scrittrice ha tenuto a sottolineare la meticolosità e la cura dedicata durante la stesura di questo romanzo, durata ben cinque anni. Questa opera ha saputo dimostrare come anche nella scrittura sia importante la contaminazione derivata da più flussi espressivi congiunti: la musica, la favola, l’horror possono coesistere pacificamente e trovare rifugio tra le pagine bagnate da una stuzzicante quotidianità.
Due scrittori dicono la loro su Lullaby
Stefano di Marino e Italo Bonera su Lullaby:
La cercavo da giorni questa bellissima immagine di John Bolton da abbinare a Lullaby…fiaba nera, atto d’amore disperato, un viaggio nell’anima oscura di ognuno di noi filtrata da una grandissima sensibilità creativa…Lullaby vi rapirà….
Stefano di Marino
Un uomo frustrato e solitario, con una madre inconsapevole e opprimente, vorrebbe essere scrittore, ma ogni giorno si specchia nel proprio fallimento davanti allo schermo vuoto del portatile, che non sa riempire.
Una ragazza incompresa da una famiglia e da un mondo sordo, che cerca nella triste fisicità di un rapporto scialbo quell’amore altrove negato.
In una provincia italiana e desolata, nella pianura dove il sole /strozza la gola alle rane/, le esistenze insoddisfatte di un uomo e di una adolescente tra di loro sconosciuti, vengono a incrociarsi. Due persone anomale, /borderline/, annaspanti alla ricerca di qualcosa, senza ali per volare ma con l’illusione di volerlo fare.
Entrambi si imbattono nella caricatura di un affetto, diverso per ciascuno, forse vero, forse anch’esso illusorio.
L’orrore irrompe improvviso, come deve essere nel romanzo di genere, e scompiglia, cambia la vita, e dà ai protagonisti quel coraggio che contrasta con la colpevole – non suggerita, ma percepibile – indifferenza borghese della gente normale.
Personaggi ben caratterizzati, capitoli secchi, scrittura fluida.
Ho letto questo Lullaby dopo il già buono Bambole pericolose, e dal confronto fra i due romanzi c’è una netta maturazione dell’autrice – anche se mi dicono che Lullaby sarebbe stato scritto prima. Baraldi ha quella capacità di costruire storie che a diversi autori della sua generazione sembra mancare. Da leggere e regalare, consigliato dai 3 ai 123 anni.
Italo Bonera
Lullaby: La recensione di Angolonero
Barbara Baraldi
Lullaby – La ninna nanna della morte
Castelvecchi
Pagine 240
Prezzo 15,00 euro
Ha il suono e la struttura di una favola il primo romanzo “maturo” di Barbara Baraldi, Lullaby(come la celebre e richiamata canzone dei Cure). Una favola nera, nello stile che la Baraldi ha “sposato” e che le è congeniale. Storie di vite ordinarie (quella di Giada e di Marcello, quella di Mirko e di Luana, quella di Fede) che si intrecciano in un’assurda spirale di follia casuale. Con un click, l’ovvio scivola nell’orrore e inizia la lotta contro il tempo per la sopravvivenza.
Diviso in quattro parti (Rivelazione, Illusione, Espiazione, Redenzione), Lullaby contiene gli elementi tipici della produzione della scrittrice emiliana. L’adolescenza vissuta come momento di transizione, grandi scoperte ed enormi dolori. La vita della provincia (una provincia non ben identificata, in un posto qualunque tra la via Emilia e il West). I rapporti familiari disgregati e peculiari. L’amore (anzi l’Amore, in varie forme). L’omicidio brutale e rituale. La catarsi finale, tipica delle fiabe (che non vuol dire per forza lieto fine).
Supportata da una scrittura efficace e melodiosa, la Baraldi intesse una ninna-nanna per i suoi lettori, che si immergono nel flusso della storia e si lasciano trasportare verso l’inatteso finale.
Uno dei meriti di Barbara Baraldi (un nome che suona bene, provate a pronunciarlo ad alta voce, scivola via a meraviglia) è quello di aver conquistato anche una fetta di pubblico giovane che la segue affascinato. Barbara non segue la moda del momento (quella dei vampiri e del soprannaturale), perché lei È la moda. La sua produzione è connotata da stile inconfondibile, personalità marcata, coerenza tra ciò che racconta e ciò che è. Non a caso, per la sua originalità, sta per essere pubblicata anche in inglese, privilegio riservato a non molti degli autori nostrani.
E scusate se è poco.
Alessandra Buccheri
Articolo pubblicato su Angolo nero