Lullaby: la recensione del blog Il libro eterno

Due voci narranti, due generazioni diverse… Marcello è un aspirante scrittore quarantenne che vuole scrivere un bestseller ma la “dea ispirazione” non ha mai posato il suo sguardo benevolo su di lui… Giada è una ragazzina fragile e ribelle che odia la sua vita e non sopporta l’ipocrisia della sua famiglia… Due protagonisti che nonostante la differenza d’età hanno qualcosa in comune: lo stesso senso di inadeguatezza che li fa sentire incompresi da tutti…

Nella prima parte, le due voci narranti ci raccontano la loro storia, i problemi con la famiglia, i pregiudizi, le frustrazioni, le ambizioni e la voglia di cambiare la propria vita. Nella seconda parte iniziano gli omicidi e l’atmosfera cambia, diventa soffocante e si sente la paura e il senso d’angoscia dei protagonisti. Sullo sfondo un paesino di provincia che nasconde inquietanti segreti…

Lullaby mi è piaciuto, è il primo romanzo di Barbara Baraldi che leggo e non sarà certo l’ultimo.

A parte il suo stile, mi è piaciuto molto il tratteggio dei personaggi e l’ambientazione gotica (come la descrizione dell’ex acquedotto, scenario di inquietanti scoperte). Mi sono piaciute le citazioni di alcune canzoni famose ( come “lullaby” dei Cure e “heroes” di David Bowie) che descrivono gli stati d’animo dei protagonisti. E’ stata una bella scoperta.

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La morte dell’innocenza

È uscita in edicola l’antologia Eros & Thanatos nella collana Supergiallo Mondadori. L’antologia è curata da Lia Volpatti e contiene il mio racconto «La morte dell’innocenza». Le prime pagine del racconto:

Eros & Thanatos

La morte dell’innocenza

Lola e l’aurora

Lo spazio è angusto. Lola solleva la gonna e divarica le gambe in modo che le mutandine non scivolino a terra, ma rimangano sospese come un muro di tessuto a fiori. Le cosce in trazione, tornite e abbronzate, libere dalle calze. La pelle liscia e lucida.

«Lo sai che odio parlare oltre una porta chiusa» si lamenta Aurora, le spalle appoggiate alla porta della toilette. Di fronte a lei c’è un grande specchio sormontato da luci al neon. Cinque stelle comete che invece di regalare desideri illuminano i difetti. Mostrano le imperfezioni della pelle, le piccole rughe, le borse sotto gli occhi. Aurora alza il mento e si guarda con sfida. Sfida la sua immagine come per dire che non le importa nulla se i capelli hanno perso lucentezza e fanno una piega strana appoggiandosi alle spalle. Grosse virgole che non riesce a domare e le danno un’aria dimessa; per non parlare dei chili di troppo di cui non riesce a liberarsi. L’ovale del viso non è più marmoreo. Una volta sembrava quello di una bambola.

Una bambola di porcellana.

Aurora rimane immobile anche se vorrebbe avvicinarsi alla superficie riflettente e tirare la pelle con le dita per vedere che effetto farebbe una tiratina qui, proprio sotto il mento.

Si tocca il seno. È ancora sodo nonostante tutto. Ci mancherebbe, non ha avuto figli. A questo punto, inutile ingannarsi. Non ne avrà mai. Il piacere della maternità lo lascia volentieri alle altre donne. Lei non ha tempo per certe cose, il lavoro viene prima di tutto.

«Non mi viene se qualcuno mi guarda. E poi non eri tenuta a parlare; dovevi limitarti ad ascoltare» risponde Lola oltre la porta chiusa.

Il getto di pipì interrompe per un attimo la conversazione. Lola presta attenzione a non toccare con la pelle nuda la tazza del water. È sollevata a mezz’aria con quelle minuscole mutande a fiori tese e i muscoli guizzanti che la fanno sembrare una gazzella pronta a spiccare un balzo.

Aurora si sistema il reggiseno. In fondo è ancora una donna piacevole, si convince. «Ti ho ascoltata e lo sai cosa penso in proposito. Per me non dovresti andarci», dice alla collega.

«Perché? Per rifiutare un invito così garbato dovrei avere almeno un paio di buone ragioni, invece ho solo ottimi motivi per accettare».

Lola tira lo sciacquone. Aurora sospira e si avvicina allo specchio. Finge di non vedere i segni d’espressione marcati ai lati della bocca. Si passa il lucidalabbra senza badare ai contorni. Un movimento veloce da destra a sinistra. «Vuoi davvero dei buoni motivi per non andare all’appuntamento? Ti accontento subito», asserisce.

Muove il pennello per labbra. Direttore d’orchestra che disegna parole invisibili. «Primo, Continue reading

L’intervista su La tela nera

È uscita in questi giorni l’intervista realizzata da Marilù Oliva per La tela nera. Un estratto dell’articolo:

Il 2010 è stato per Barbara Baraldi (www.barbarabaraldi.it) un anno molto prolifico. Si è misurata con diversi generi – il giallo, il gotico, l’urban fantasy – e l’ha fatto con risultati eccellenti, come dimostra il consenso di lettori e critica.

Bambole Pericolose, uscito per il Giallo Mondadori, è stato il libro che ha inaugurato l’anno, è ambientato in una Bologna gotica e spettrale, luogo di incontro di personaggi tenebrosi, donne bellissime, pierrot neri e molto altro.

In Lullaby – La ninna nanna della morte, (Castelvecchi) la scrittrice cala il lettore in una realtà paesana dove la morte, anticipata nella prolessi, si dipana in atmosfere d’attesa e musica dark. Gli elementi della provincia ci sono tutti: il bar di ritrovo, le vecchie conoscenze, i pregiudizi, i sospetti, il vociare della gente, insomma: un microcosmo come specchio di un male che dall’eternità attanaglia l’uomo. Ma quando lo specchio si rompe allora arrivano i guai…

Scarlett, (Mondadori), ultimo romanzo in ordine cronologico, prende il titolo dalla protagonista teen ager, Scarlett, che si è appena trasferita a Siena e il cambiamento, in un’età che, di per sé, è metafora della trasformazione, ha investito tutti gli aspetti, in primis amicizia e amore. La nuova realtà travolgerà Scarlett senza che lei se ne renda conto. Nuove persone, forse nuovi amori, nuove scelte, nuovi dubbi si intrecceranno in un crescendo di suspense. Musica in sottofondo, misteri in agguato, qui la Baraldi ripropone contesti adolescenziali con freschezza e intensità. Continue reading

Halloween con Nero cafè

Barbara Baraldi su Nero cafè

È uscita oggi l’intervista realizzata da Laura Platamone per Nero cafè. Un estratto:

Iniziamo quest’intervista con la domanda più banale, forse, ma che di certo rappresenta la prima curiosità quando si ha a che fare con un autore che ha raggiunto successi come i tuoi. Qual è il tuo rapporto con la scrittura? Dall’idea alla carta come affronti la nascita di una nuova storia e nuovi personaggi?

Il mio rapporto con la scrittura è molto carnale. Quasi viscerale, oserei dire. La considero come un’amante a cui dedicare attenzioni ogni giorno. Per questo cerco di scrivere con continuità, per non lasciare il tempo alle idee di sfiorire nella mia mente. La trasformazione su carta è un atto naturale, anche se faticoso. A volte scrivo paragrafi tutti d’un fiato, che mi lasciano emozionata e sorpresa. Altre, poche righe sono frutto di scritture e riscritture.

Il tuo primo romanzo, “La ragazza dalle ali di serpente” (ZOE, 2007) viene pubblicato sotto lo pseudonimo. Perché questa scelta?

All’esordio ho scelto di utilizzare uno pseudonimo perché avevo bisogno di rifugiarmi dietro una maschera per sentirmi più protetta. Pubblicare un romanzo in qualche modo ti mette a nudo. Ti espone a un giudizio, mentre fino a quel momento avevo scritto solo per me stessa. Luna è il nome che mi ero scelta e con cui ero già conosciuta nell’ambiente dark, ma anche il nome del pianeta che simboleggia la femminilità, in continuo mutamento proprio come la donna. E “La ragazza dalle ali di serpente” è un romanzo spiccatamente al femminile.

Nelle tue storie la realtà si fonde con un universo emotivo forte, oscuro, pieno di paure e contraddizioni che spesso rivelano una natura surreale in ciò che circonda i protagonisti. Nella sua vita Barbara che percezione ha delle “forze” che le stanno intorno? E di cosa ha paura?

Sono sempre stata molto sensibile e certi luoghi provocano in me emozioni, così come certi periodi dell’anno o il contatto con persone che hanno vissuto storie particolari, nel bene o nel male. Penso che lo scrittore sia una creatura ricettiva, e che il suo compito sia di trasformare le sensazioni e le storie in parole. Mi fanno paura l’insensibilità della gente e la freddezza di chi non prova più sentimenti.

Ho qui davanti alcuni dei tuoi libri. Sulle copertine una netta preponderanza di toni cupi e rossi. “Rosso” anche il nome della tua ultima eroina: Scarlett. Cosa rappresenta per te questo colore? [continua su Nero cafè]

L’intervista su Writers magazine di novembre

È uscita una mia intervista, realizzata da Irene Vanni, sull’ultimo numero della rivista WMI – Writers magazine Italia. Per acquistarla: Delos store.

Ciao Barbara, l’ultima volta che ti ho intervistata per Horror Magazine mi avevi anticipato che il tuo prossimo lavoro sarebbe stato “una storia di formazione intrisa di amore e di morte. Con un elemento soprannaturale a guidare la trama.” Ora che hai mantenuto la promessa, puoi raccontarci come ti è venuta l’idea?

Ricordo che era un sabato sera ed ero stanchissima. Decisi di restare in casa a guardare un film. Mi è venuta, prepotente, la voglia di rivedere Dracula di Coppola. Penso si tratti di una delle più struggenti storie d’amore di sempre. “Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti…” recita Gary Oldman alla sua Mina. E così è nato in me il desiderio di scrivere la mia storia d’amore tra una fanciulla e una creatura soprannaturale (anche se non si tratta di un vampiro).

Puoi spiegare a chi non ha ancora letto il romanzo cosa intendi “per romanzo di formazione”? Per un testo horror/urban fantasy è una definizione insolita…

Sono appassionata della letteratura del Romanticismo, e Goethe e Stendhal sono tra i miei autori preferiti. Non ricordo quante volte ho riletto Il rosso e il nero! Considero “Scarlett” un romanzo di formazione perché la protagonista deve affrontare… [Continua su Writers magazine Italia]

Writers magazine

Scarlett su Booksblog

Su booksblog è apparso un articolo sul fantasy al femminile di Mondadori: Gens Arcana, di Cecilia Randall – Scarlett, di Barbara Baraldi – Reckless, di Cornelia Funke.

Un estratto:

Scarlett è una ragazza di 16 anni che, dalla natia Cremona, si è dovuta trasferire a Siena con la famiglia. Dopo una prima parte di “vita adolescenziale”, in cui veniamo a conoscenza del suo carattere, dei suoi problemi, delle sue difficoltà, delle dinamiche familiari, delle sue nuove amicizie, dei nuovi ragazzi, e via dicendo (parte che serve al processo di identificazione lettore adolescente/protagonista e che è tipico della letteratura per ragazzi e YA), il romanzo entra nel vivo della storia.

Conosciamo, infatti, Mikeal, questo ragazzo dagli occhi chiarissimi, carismatico e bellissimo, che suona il basso nel gruppo dei Dead Stones. Scarlett rimane ipnotizzata e tra i due scatta qualcosa. Lentamente, mentre accadono fatti terribili, questa romantica e cupa storia d’amore nasce e si evolve, rivelandoci, a un certo punto, la vera, oscura, duplice natura di Mikeal e il suo triste destino di solitudine.

Il libro, che è scritto molto bene, ma anche in modo semplice, adatto a un pubblico giovane (forse un pochino “rapido”, in alcuni momenti), s’inquadra nel “filone” di cui fanno parte romanzi come Fallen, di Lauren Kate e Il bacio dell’angelo caduto, di Becca Fitzpatrick e, per alcuni aspetti (non vampirici), anche Twilight, di Stephenie Meyer. Scarlett, miscelando sentimenti, suspense, mistero e un tocco di horror, è assolutamente adatto a lettrici giovani e romantiche. Restiamo in attesa del seguito…

Continua qui

Domenica 24 ottobre Scarlett e Lullaby a S. Felice sul Panaro (MO)

Domenica 24 ottobre a S. Felice Sul Panaro (MO), presso la Rocca Estense – Sala Tosatti

Reading tratto dai romanzi “Scarlett” (Mondadori) e “Lullaby- La ninna nanna della morte” (Castelvecchi)

Accompagnamento al pianoforte di Ingrid Baraldi.

Letture di: Ilaria Malaguti, Martina Rabboni, Ms Larsen, Roberta De Piccoli, Annabella Ferrin, Greta Poletta, Roberta De Tomi e Pietro Pontieri.

INIZO ORE 18:00

Al termine sarà offerto l’aperitivo

Le foto dell’evento:

Sabato 23 ottobre, l’intervista su Radio Sherwood

Dal sito di Radio Sherwood:

Sabato 23 ottobre, dalle 17 alle 18, A Dispetto Della Discrezione affronterà uno dei fenomeni letterari del momento, a partire dall’ultimo romanzo “Scarlett” (Mondadori) in poi. Con tanta buona musica e l’unica virtù dei forti: la paura del buio…

Per saperne di più: http://www.sherwood.it/Barbara-Baraldi-ADDD-23-10-2010

Radio Sherwood può essere ascoltata in FM: 97.800 Mhz Padova e provincia di Padova, Treviso, Venezia e Vicenza 97.650 Mhz Mestre e Venezia oppure in streaming qui: http://www.sherwood.it/streaming-howto

L’intervista sul portale Mangialibri – Leggi come mangi

Intervista a Barbara Baraldi

Francesca Zeroli

È una delle voci più interessanti del romanzo gotico italiano (nella declinazione young adult e non), capace come è di raccontare nei suoi libri le inquietudini e il lato oscuro della quotidianità. Ha esordito con un romanzo pubblicato con lo pseudonimo di Luna Lanzoni che ha riscosso un grande successo negli ambienti alternativi, ma ormai è approdata a una major editoriale di prima grandezza. In lei il gotico non è solo letteratura, è una scelta di campo, una intera estetica incarnata. I suoi occhi chiari risaltano come diamanti sulla pelle chiarissima, che a sua volta contrasta con l’abbigliamento nero come la notte più nera. Parlaci di te, raccontaci il buio e i sogni oscuri che lo popolano, Barbara.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un ritorno del gotico grazie soprattutto ad alcuni bestseller e film: da “maestra” del genere pensi che si possa effettivamente parlare di una nuova stagione felice per questo genere o di un semplice recupero di certe atmosfere in opere che hanno poco a che fare con il genere stesso?
Sia a livello letterario che cinematografico, assistiamo secondo me a una ibridazione tra l’immaginario da serial televisivo per ragazze e quello gotico dell’epoca vittoriana. Trovo rivoluzionario il fatto che Continue reading

Questa sera a Milano, Scarlett alla Dolls Night @Dark Circus


Dolls night

Black Circus
The new dark-rock style of Milan

Venerdì, 15 Ottobre 2010

@ Q Club (Ex Quinte Club)
Via Enrico Cosenz, 61 – Milano (Zona Bovisa)

«DOLLS NIGHT»

Live Set:

Ore 23.00 READING DA «SCARLETT» (Mondadori) di Barbara Baraldi

A seguire: Concerto STARDOM  e presentazione CD “Soviet della moda”  (Danze Moderne)

Ingresso con consumazione 7 Euro

Scarlett: la recensione di Mangialibri

Scarlett su MangialibriScarlett
Barbara Baraldi
Romanzo Horror
Mondadori 2010

Articolo di: Francesca Zeroli

“Certo potrei dire la verità. Che un mostro senza volto, con due cavità al posto degli occhi, ha tentato di uccidermi. E che il bassista della band più popolare del liceo si è trasformato in una creatura dalle ali di pipistrello per salvarmi”.

16 anni, un animo gentile e una grande passione per la lettura, Scarlett vive a Cremona con la sua famiglia, tanti amici e una storia d’amore in procinto di sbocciare, quando è costretta a trasferirsi all’improvviso a Siena e a rimettersi in gioco in una nuova scuola, con nuovi compagni. L’inizio è difficile, ma Continue reading

L’intervista su Mondoraro

Alessia Mocci mi ha intervistata per Mondoraro:

A.M.: “Scarlett” è edito dalla Mondadori. Hai qualche consiglio per i giovani ambiziosi scrittori che sognano di pubblicare con la Mondadori?

Barbara Baraldi: Piuttosto che puntare subito ad un grande editore, credo sia meglio costruire una carriera passo dopo passo. La scrittura è un mestiere che richiede costanza, pazienza e determinazione. Consiglierei di farsi conoscere tramite la pubblicazione di racconti su antologie e tramite i concorsi letterari, che secondo sono me sono un formidabile strumento per farsi leggere da “addetti ai lavori”. E poi: di essere spietati con se stessi, di rivedere il proprio lavoro spesso. Di evitare la cosiddetta “vanity press” e di non scoraggiarsi di fronte al primo rifiuto, ma allo stesso tempo non insistere nel proporre lo stesso manoscritto, ma di lavorare anche su altre storie. Di non copiare il genere più in voga nella speranza di essere considerati, e di cercare sempre la propria voce e la propria particolarità.

A.M.: Che cosa ti ha portato alla scelta di un nome come “Scarlett” per la tua protagonista?

Barbara Baraldi: Scarlett ha ereditato il nome dalla bisnonna inglese che non ha mai conosciuto. Della bisnonna si narra avesse vissuto una vita piena di emozioni e di amori tormentati. Mi piaceva l’idea di un nome che evocasse il rosso; il colore dell’amore, della passione, ma anche del sangue. E poi Scarlett è anche il nome di Rossella O’Hara, l’eroina di Via col vento, un film che da bambina mi ha fatto sognare.

A.M.: Qual è il personaggio del libro che reputi maggiormente ostile per un lettore?

Barbara Baraldi: Ho cercato di rendere comprensibili le motivazioni di ogni personaggio. Amo regalare ad ognuno di loro caratteristiche ben riconoscibili. E sono contenta di sapere, tramite le mail dei lettori, che personaggi di secondo piano come Ofelia o Vincent abbiano stuzzicato l’immaginario, al punto che mi è stato chiesto a gran voce di dar loro maggiore spazio nel prossimo romanzo dedicato a Scarlett.

A.M.: Hai già presentato il libro ufficialmente?

Barbara Baraldi: Ci sono state varie presentazioni ufficiali di “Scarlett”. Da Rimini, dove in occasione di “Un mare di libri”, ho presentato il mio romanzo insieme a Claudia Gray, alla Puglia con due date indimenticabili a Mesagne ed a Lecce. Ho inaugurato l’edizione 2010 della rassegna “Librandosi” che ha ospitato, dopo di me, Carlo Lucarelli, Eraldo Baldini ed altri scrittori del panorama noir. Milano ospiterà un reading di “Scarlett” in occasione di una serata goth con dj set di dj Nikita al TNT club. E parlando delle date di luglio sarò la sera di giovedì 22 al Castello dei Pico a Mirandola (MO), in occasione del festival tutto al femminile “La fortezza delle donne”: nelle prigioni del castello si terrà un reading dedicato a “Scarlett” con accompagnamento al pianoforte di Ingrid Baraldi. Infine, presenterò il romanzo a Bocca di Magra, in provincia di La Spezia, in occasione del festival “Leggere fa male” il 23 luglio, relatrice Alessandra Buccheri del blog L’angolo nero.

A.M.: Il numero 222 di Rumore ti ha dedicato un lunghissimo articolo, che cosa ne pensi?

Barbara Baraldi: Sono una grande fan di Giona Nazzaro. Rumore è una delle mie riviste preferite e le recensioni cinematografiche di Giona sono sempre state la prima cosa che leggevo. È stata davvero una grande emozione sentirmi “vestita” dalle sue parole.

Articolo pubblicato su Mondoraro

Barbara racconta Scarlett su Liberi di scrivere

Scarlett è nato, come spesso mi capita, da una visione inattesa, e una frase che non smetteva di girare nella mia testa: Pioggia scrosciante. Sono un randagio inzuppato di acqua e di lacrime… Nella scrittura procedo a visioni, come se un film mi passasse davanti. Ho seguito la giovane protagonista avventurarsi tra gli antichi segreti sepolti, demoni scaturiti dalle profondità, occhi fiammeggianti che minacciano morte e sofferenza, occhi di ghiaccio che promettono amore eterno. Continue reading

Lullaby: La recensione di Barbara Bracci dal forum «Scrittori d’Italia»

“Lullaby-La ninna nanna della morte” è la storia di una principessa dell’Est e di un angelo spezzato. La bionda, luminosa, diligente Luana e Giada, Bambina Nera ribelle, due ali di un bruco diventato brutalmente farfalla, due tipi tratteggiati con mano decisa dall’autrice, che nel corso del romanzo ne approfondisce le rispettive personalità, arricchendole in complessità.

Ma tutti i personaggi di Barbara Baraldi sono uno nessuno e centomila, prismi da svelare senza lasciarsi ingannare dalle apparenze, uno su tutti Marcello, scrittore senza Musa e con una mamma opprimente, alienato a tal punto da confondere desideri, sogni, incubi e realtà (“Sogni che diventano incubi, incubi che assomigliano alla realtà”). Continue reading