Lullaby: Gothic Vertigo – la recensione di Maura Chiulli

Lullaby-coverAll’uscita del nuovo romanzo di Barbara Baraldi: Lullaby, la ninna nanna della morte, edito da Castelvecchi nella nuova collana Le Torpedini (p.232, euro 15,00). Ho avuto l’onore di leggerlo in anteprima e fatico a raccoglierne pagine e sensazioni, che mi sono implose nello stomaco. Una bomba.

Visionaria, assassina, indiscutibilmente nera, la penna di Barbara Baraldi sceglie con perizia le posizioni migliori dalle quali colpirci, con la precisione infallibile del cecchino. A quest’ora dovrei essere al lavoro, ma nascondo le ore pagate tra queste pagine che non posso fare a meno di scorrere, con avidità e segreto.

<<Rumore sordo>>, ossimoro caro all’autrice, immagine che scandisce il battito irregolare che mi  affanna, dal Prologo. Punk, non il romanzo, solo il nome di un pupazzo che Barbara Baraldi posiziona sul mio letto: sì, è inevitabile l’identificazione imperfetta e malsana nella protagonista femminile: Giada. Sento di non avere abbastanza fiato per resistere a queste 232 pagine di apnea, ma il coraggio è la necessità di un lessico asciutto, tagliente, immaginifico. Esploro i personaggi con stolida arrendevolezza: questa volta Barbara Baraldi ci regala stati di ansia e di terrore, con quella mossa lieve che solo alla sua mano riesce.

Senza sforzi, sembra che la scrittrice abbia chiaro fin dalla prima pagina dove inserirsi: in quel incavo stretto tra la gola e l’esofago. La morsa ci spinge a scorrere le pagine per tentare una salvezza, una via di fuga dall’orrore di un uomo, che vegeta sognando un matricidio in cambio di Ispirazione e una Ragazza Nera. In un corpo a corpo lacerante, Barbara Baraldi combatte il germe della banalità, regalandoci immagini tutt’altro che prevedibili. Ci obbliga all’Espiazione: peccatori, lettori nuovi e inesperti, anime nere e collaudate, donne bianche e impunite troveranno tortura e redenzione in questa vertigine gotica. La tensione è alta: resto sospesa tra sogno e realtà.

Inganno e verità: la Morte domina questo testo tridimensionale, che mi accoglie, mi ingoia. Nessuna anticipazione, solo un’impressione su Lullaby, una ninna nanna infernale che saprà restarvi dentro lungamente, come un proiettile sotto il cuore, impossibile da estrarre.

di Maura Chiulli, scrittrice.


Lullaby – Intervista per Milanonera

A cura di Marilù Oliva

Lullaby - La ninna nanna della morteCastelvecchi ha appena pubblicato l’ultimo gotico di Barbara Baraldi, Lullaby, la ninna nanna della morte. Una ninna nanna che rintocca dark dopo un prologo insanguinato, una storia divisa in quattro capitoli che serbano già nel loro nome il paradigma di un percorso corvino: Rivelazione, Illusione, Espiazione, Redenzione.
Dietro i protagonisti disegnati con verosimiglianza si staglia un universo paesano coi suoi elementi ricorrenti: il bar, gli amici, i pregiudizi, le diffidenze, i pettegolezzi, il microcosmo come specchio concentrato – e per questo più terrifico – di un male che dall’eternità attanaglia l’uomo. Ma lo specchio si rompe e allora arrivano i guai…

Il titolo del tuo romanzo, Lullaby, (sottotitolo: La ninna nanna della morte), è un sonoro evocativo anche solo alla lettura e appena si entra nel senso della storia si capisce come la musica sia un filo nero che lega i personaggi. Parliamo delle scelte musicali che scandiscono il romanzo.
“Stai fermo, stai calmo, stai tranquillo ora, mio prezioso ragazzo, non lottare o ti amerò ancora di più” recita Lullaby, la canzone dei Cure. Una ninna nanna fatta di paure che si materializzano e cercano di afferrarti come le zampe di un ragno. Se sfuggi ecco Bela Lugosi is dead con le sue spose vergini che ti circondano di fiori appassiti dal tempo. E poi il ritmo del romanzo cambia e così la musica di sottofondo. Martellante, come Ho ucciso paranoia dei Marlene Kuntz. Ora mi fermo; anche la colonna sonora fa parte del romanzo e non vorrei svelare altro. Continue reading

Bambole pericolose: la recensione di Corpi freddi

Bambole pericolose – Barbara Baraldi

Eva, Marta, Silvia, Lisa, Mia, Thabir, Melanie, Simona, Amnesia nomi che si rincorrono, volti che si incrociano, si confondono, d’ambra, di cristallo, di porcellana e poi…
…capelli,
capelli come turaccioli biondi sfiorano le spalle,
capelli come fili di rame coprono la schiena,
cappelli dai riflessi blu lunghi fino ai fianchi,
capelli dal colore della luna scorrono lungo i lati del volto
e poi ancora…
…occhi,
occhi verdi come smeraldi,
occhi blu come cristalli,
occhi rossi di timore,
occhi di mare in tempesta,
e in fine…
…bambole
bambole di porcellane,
bambole di cristallo,
bambole pericolose.

In una Bologna terribile, notturna, spettrale, ancestrale, donne si muovano danzano alla luce della luna dea benefica che tutto illumina e tutto nasconde.
Nei meandri di una città gotica e misteriosa si nascondono e si rincorrono, stirpe blu, pierrot neri, sacrifici, gabbie sospese, mitra, candele, banchetti, lotte, scommesse.

Per il lettore leggere il romanzo della Baraldi significa essere trascinati in uno modo femminile fatto di tormento e di paura, di forza e di dolore dove tutto l’essere è teso a trovare il giusto equilibrio fra l’essere donna e l’essere bambola. Continue reading

Bambole pericolose – La recensione di Thrillermagazine

Bambole pericolose

Barbara Baraldi, Bambole pericolose. Le arti marziali della morteTHRILLER – Mondadori – Il Giallo Mondadori – 2010 – pagine 330 – prezzo 4,20 euro

Una Bologna da brivido… Bambole pericolose di Barbara Baraldi, Mondadori 2010.

Nella mia rubrica “Preso nella rete” di “Thriller Magazine”, per quanto riguarda l’autrice di questo volume avevo scritto ”Mica male la signorina bianco-latte-in-nero Barbara Baraldi che mette un tremolio addosso solo a vederla. Se arriva qualcosa di suo nelle librerie di Siena sicuro che me la pappo. Ma prima mi faccio il segno della croce”.
Il libro è arrivato nelle librerie di Siena insieme con quello di Patricia Wentworth (vedete un po’ che accoppiamento), l’ho preso, mi sono fatto il segno della croce e ho iniziato la lettura. E subito mi sono trovato davanti ad un tentativo di stupro sventato dall’arrivo dell’”angelo salvatore”, ai personaggi di Mia ed Eva colpiti da un dolore che si portano ancora dentro, alle scazzottate per una bella ragazza, all’incontro con la droga.
Niente male come movimento e niente male come ventaglio di personaggi femminili. Eva, dicevo, quello principale, la bambola dagli occhi di cristallo, che lavora per una agenzia pubblicitaria, ha iniziato ad uccidere per “purificare” il mondo. Combatte nella kick boxing allenata da Franco, la gatta Miew a farle compagnia; la diciassettenne Mia lavora presso il bar di Abdul, infastidita da un tizio che la segue sempre, in perenne ricordo della sorella Marta ed in conflitto con la madre; Lisa, sua occasionale compagna, aperta, spigliata, disinibita; Silvia, insicura e infelice vuole a tutti i costi assomigliare ad Eva; Thabir, androgina, intrigante e seducente; Melanie, rabbiosa e crudele, pronta a sfidare Eva in combattimenti senza regola.
E poi la setta misteriosa della Stirpe Blu, i suoi rituali, le sue dissolutezze, il sesso come voglia e come mezzo di potere e sottomissione. Un miscuglio di rabbia, dicevo, e di fragilità, insieme al fascino della lussuria e del godimento dei sensi la ricerca vana dell’affetto, dell’amore, di un sorriso, di una carezza. La rozzezza degli uomini, ma c’è pure Franco che ama, e la infinita varietà delle donne. E nel mezzo Eva a tessere i rapporti, a consigliare, aiutare, combattere, colpire e amare. Nella sua Bologna così bella, perfida e oscura. Continue reading

Intervista per il Blog del Giallo Mondadori

Posizione di tiro – Febbraio 2010 – Barbara Baraldi: “Bambole pericolose”

A cura di Dario pm Geraci


Autrice ormai di spicco del nuovo thriller italiano, Barbara Baraldi con questo “Bambole pericolose” ci porta negli oscuri meandri di una Bologna mai così violenta e spettrale.

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DG: Allora Barbara, pronta ai nostri cinque colpi a bruciapelo?BB: Per citare John Carpenter: sono nata pronta. A parte gli scherzi, grazie Dario, è un onore per me essere ospite sul blog del Giallo.

DG: Se ti guardi alle spalle, come pensi si sia evoluto il tuo stile?
BB: Ho sempre cercato di adattare il mio stile alla storia da raccontare. Ne “La collezionista di sogni infranti” la vicenda parte da una riflessione sul mondo virtuale e i pericoli della rete. In questo caso ho optato per uno stile secco, con frasi brevi e incisive che ricordino l’immediatezza della chat. Seguendo questo ragionamento ho scelto di non suddividere i capitoli e il lettore si trova catapultato dalla mente di Marina a quella di Amelia, le due protagoniste, come in un gioco di specchi. Per “Bambole pericolose” ho cercato uno stile più descrittivo. C’è una Bologna gotica, notturna, combattimenti clandestini come ancestrali riti di sangue. Ci sono magia nera, tradimenti, vendetta e sentimenti primigeni come l’amore e l’odio. La vicenda è descritta in terza persona con alcuni stacchi in prima, come se una telecamera immaginaria offrisse, di tanto in tanto, il punto di vista di uno dei protagonisti.

DG: Come identifichi il tuo pubblico? Tracciaci l’identikit del tuo lettore medio. Continue reading

Bambole pericolose – recensione su Horror magazine

Bambole pericolose

Barbara Baraldi, Bambole pericolose. Le arti marziali della morteHORROR/THRILLER – Mondadori – Il Giallo Mondadori – 2010 – pagine 330 – prezzo 4,20 euro – giudizio: ottimo

“Una Bologna esoterica, gotica. Brutali combattimenti clandestini come ancestrali riti di sangue. Macabri avvertimenti fin troppo simili a feticci di morte. I segreti della Bambola dagli occhi di cristallo non sono più al sicuro. Un burattinaio feroce promette sballo ed emozioni in cambio dell’anima. I misteri della misteriosa Stirpe Blu. Una ragazzina in pericolo mortale la cui unica colpa è l’innocenza. Una combattente sudamericana in cerca di vendetta e un uomo stanco di combattere costretto nuovamente a farlo per non perdere quello che ha di più importante. Una dark lady pericolosa e seducente come una lama di rasoio. In una ragnatela di tradimenti, un gioco perverso di vita e morte all’ombra della tredicesima luna.”

Queste le premesse di Bambole pericolose, attesissimo sequel del successo della dark lady del thriller gotico italiano Barbara Baraldi La bambola di cristallo (leggi qui).

Le bambole vanno e vengono nelle camere delle bambine. Viola e Giulia non ci sono più. Al loro posto Mia, che “indossa pantacollant neri su scarponi pesanti e una maglietta di cotone di due taglie più grande che raffigura un teschio con le fauci spalancate”, che “è esile e aggraziata come una di quelle fate raffigurate sulle cartoline di auguri”, e Thabir, “con i capelli lunghi che scendono lisci fino a lambire i fianchi, corvini con riflessi blu alla luce del sole” e gli occhi verdi “dalla forma allungata, truccati come quelli di una regina dell’Antico Egitto”. E poi Melanie, “bulldozer all’attacco”, l’androgina Amnesia, l’egoista Lisa, l’insicura Silvia, il fantasma di Marta, Janis Joplin, Patti Smith e mille altre porcellane che ci osservano silenziose, chiuse nei loro segreti. Continue reading

Intervista per Liberi di scrivere

Barbara BaraldiE’ un vero piacere Barbara poterti intervistare per Liberidiscrivere. Come prima cosa vorrei che ti descrivessi anche fisicamente ai nostri lettori.

Non sono mai stata brava a descrivermi. Ho sempre pensato che a seconda dell’umore e dello stato d’animo si sia differenti. Oggi ho gli occhi grigi. Indosso un paio di orecchini appartenuti alla mia bisnonna che mi fanno sentire bene. Amo vestirmi di nero con piccoli dettagli colorati. Qualcuno dice che fisicamente non sono cambiata dalla terza media, non so se è un complimento.

Negli ambienti alternativi sei un’icona, quasi una musa che ispira musicisti e scrittori, ti piace questo ambiente un po’ bohemien dove l’arte ha una così grande importanza? Continue reading

Bambole pericolose: da oggi in edicola

Bambole pericoloseUna Bologna esoterica, gotica. Brutali combattimenti clandestini come ancestrali riti di sangue. Macabri avvertimenti fin troppo simili a feticci di morte. I segreti della Bambola dagli occhi di cristallo non sono più al sicuro. Un burattinaio feroce promette sballo ed emozioni in cambio dell’anima. I misteri della misteriosa Stirpe Blu. Una ragazzina in pericolo mortale la cui unica colpa è l’innocenza. Una combattente sudamericana in cerca di vendetta e un uomo stanco di combattere costretto nuovamente a farlo per non perdere quello che ha di più importante. Una dark lady pericolosa e seducente come una lama di rasoio. In una ragnatela di tradimenti, un gioco perverso di vita e morte all’ombra della tredicesima luna. Dall’autrice rivelazione del nuovo Italian thriller, il grande ritorno di una temeraria eroina dell’oscuro.

Collana Il Giallo Mondadori, n.2997

In edicola per tutto il mese di Febbraio 2010.

Recensione della antologia “Il mio vizio è una stanza chiusa” di Corpi Freddi

Misteri, ombre, sussurri. L’Italia ha un cuore oscuro, fatto di pulsioni malsane, rancori inconfessabili, erotismo perverso. Nelle città, nella provincia, si annidano segreti che è molto meglio non svelare.
Qualcosa respira nelle tenebre in questi racconti lunghi di follia e di malvagità, avvincenti come film. Nove storie senza respiro, nove storie per non dormire

Otto racconti di autori rigorosamente italiani e un saggio sul cinema thrilling nostrano a cavallo degli anni 60,70,80 con un excursus veloce ai prodotti degli ultimi anni, scritto da Stefano Di Marino, curatore della raccolta e a sua volta interessantissimo e versatile autore di romanzi e racconti che spaziano dalla spy-story, al thriller d’azione al fantasy (sua è la serie del “Professionista” e “Vlad” pubblicati nella collana “Segretissimo” e Montecristo per “Il Giallo Mondadori” solo per citarne qualcuno). Più che di un ipotetico e presunto rapporto di similitudine, parlerei piuttosto di un vero e proprio grado di parentela e consanguineità (si, direi proprio che il vincolo di sangue è più attinente) che lega le storie contenute in questo volume ad una stagione molto felice del cinema thrilling di casa nostra identificata dalle opere di Mario Bava, Sergio Martino (regista di “Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave” da cui è stato tratto liberamente il titolo della raccolta), Lucio Fulci e tanti altri, fino al Dario Argento pre-horror. Quei film che visti da ragazzini di tanto in tanto ci facevano letteralmente chiudere gli occhi (di nascosto). Bene, molte di quelle emozioni le ho ritrovate in questi racconti da leggersi preferibilmente in questo periodo, in cui l’inverno raggiunge il suo culmine e in cui le sere paiono essere ancora più buie, più tetre, più oscure che mai e nelle cui tenebre pare proprio che qualcosa si annidi e respiri. Si sta alzando pure un nebbione fittissimo. Non c’è neppure la luna. Non si vede quasi più niente. Che fate ? Mi seguite ? Continue reading

Bambole pericolose: Eva

Eva è seduta sulla panchina, indossa i classici pantaloncini da combattimento thai, satin nero con l’elastico alto in vita, una canottiera nera e una felpa dello stesso tessuto dei pantaloni. Sente il nodo allo stomaco per la tensione. L’adrenalina che preme alle tempie. Il fuoco che ha domato si sta per liberare, ha voglia di bruciare. Si sfila la scarpa, alza la gamba e comincia a sistemarsi la fasciatura.

Franco entra nello spogliatoio carico di un’apprensione palpabile. Energia statica accumulata, il suo corpo è alluminio alimentato da un filo scoperto di corrente. I sensi percepiscono il suo stato d’animo come un odore acre che torce le budella, il miasma della paura.

“Come stai?”

Lei fa un cenno affermativo con il capo. Continue reading

Bambole pericolose: Mia

La ragazza è seduta sul letto, gambe incrociate in posizione meditativa, sguardo fisso sulla fotografia in bianconero che risalta dalla pagina aperta del vecchio album. Ritrae una giovane donna su un divano retrò che sembra ricoperto di una vecchia carta da parati a figure geometriche. Il corpo in posizione composta ma un braccio teso e la mano aperta come per schermarsi, nel tentativo di impedire il ritratto, negare l’esteriorità. Cristallizzata tra le ombre di un negativo, ritratto di un pittore contemporaneo che si muove senza pennello né colori. Magia della creazione tra le mani della bambina che ha scattato quella foto, straordinario portento per fermare gli attimi. Per trasformarli col grande occhio dell’obiettivo.

Mia adora quella foto. Così spontanea, in movimento perenne. Il movimento veloce delle mani della sorella quando le intimava di non fare qualcosa. Luce guizzante negli occhi, bocca socchiusa. Si vede chiaramente dall’immagine: la giovane donna sta parlando. Marta. Chissà cosa stava dicendo? Non può ricordarlo così comincia a sussurrare l’alfabeto, enfatizzando il movimento delle labbra a cercare la posizione per modulare i suoni delle lettere. A, B, C… Continue reading

Bambole pericolose: Melanie

Alza gli occhi la leonessa, scruta finalmente la sua avversaria che sembra fremere al lato opposto del quadrato. Melanie Mendes. Guardia mancina, capelli castani ricci e fluenti raccolti da una coda alta. La pelle ambrata che evidenzia i muscoli reattivi. E’ alta e stazzata, bocca carnosa, le palpebre strette scoprono la ferita scura dell’iride infuocato. Le narici si stringono e si dilatano. Un toro nell’arena, un cane da combattimento pronto a lanciarsi contro l’avversario per farne strazio.

L’arbitro ripete le regole ma le due donne non stanno a sentirlo. Si studiano, si osservano. Nessun cenno di esitazione, nessuna delle due abbassa lo sguardo. Un braccio di ferro, guerra psicologica. Niente è da prendere con leggerezza quando sei sul ring. Il tempo perde consistenza, un attimo e le due procedono al rituale del saluto dando il via all’incontro. Continue reading

Bambole pericolose: Thabir

Il campanello suona ma nessuna risposta. L’eco del suono metallico si perde rimbombando nel vuoto del lungo corridoio.

La giovane donna scende le scale della palazzina. Corre sui tacchi a spillo con la sicurezza di un’amazzone in battaglia. La sua battaglia è la seduzione.
Scende un piano ancora. Il corridoio angusto, la penombra inconsistente, il cuore aumenta i battiti. Tum tum.

La venere dai capelli d’ebano porta la mano al petto e ascolta la melodia del suo affanno. Gli scantinati, i garage sotterranei le hanno sempre fatto paura. Uno sgomento atavico.
Le stanze sotto il livello del mare. Sotto terra. Dove si finisce da morti.
La morte. La terrorizza e la eccita.
La musica fuoriesce dalla pesante porta in metallo basculante. Lei bussa, sorride tra sé e sé, passa la lingua sulle labbra carnose. Nessuna risposta e allora appoggia le natiche al freddo metallo, solleva la gamba e pianta il tacco come fosse un piccolo ariete pronto a sfondare un antico portone.
Un suono secco, un altro ancora. Colpisce con forza la porta che vibra sotto i fendenti di quella femminilità selvaggia.

Stacca il contatto e resta in attesa. Qualcuno dall’interno abbassa la musica e dopo pochi istanti la pesante porta comincia a sollevarsi. Un uomo sudato e muscoloso si china guardando in cagnesco oltre la fessura che si è ritagliato. Davanti ai suoi occhi gambe affusolate racchiuse in collant di seta nera.

“E tu cosa ci fai qui?” Continue reading

Bambole pericolose – 4a di copertina

Come alcuni sapranno, il mio nuovo romanzo “Bambole pericolose” è stato annunciato nel blog ufficiale del Giallo Mondadori. Così recita la quarta di copertina:

Una Bologna esoterica, gotica. Brutali combattimenti clandestini come ancestrali riti di sangue. Macabri avvertimenti fin troppo simili a feticci di morte. I segreti della Bambola dagli occhi di cristallo non sono più al sicuro. Un burattinaio feroce promette sballo ed emozioni in cambio dell’anima. I misteri della misteriosa Stirpe Blu. Una ragazzina in pericolo mortale la cui unica colpa è l’innocenza. Una combattente sudamericana in cerca di vendetta e un uomo stanco di combattere costretto nuovamente a farlo per non perdere quello che ha di più importante. Una dark lady pericolosa e seducente come una lama di rasoio. In una ragnatela di tradimenti, un gioco perverso di vita e morte all’ombra della tredicesima luna. Dall’autrice rivelazione del nuovo Italian thriller, il grande ritorno di una temeraria eroina dell’oscuro.