Il seguito di Scarlett

Shout Mondadori
«Scarlett: Il bacio del demone» uscirà, come il primo volume, nella collana Shout di Mondadori

È con molto piacere che annuncio ufficialmente la prossima uscita del seguito di «Scarlett»! Come anticipato da alcuni siti di e-commerce, il titolo sarà «Scarlett: Il bacio del demone».

I lettori che hanno espresso il desiderio di saperne di più su Ofelia e Vincent saranno felici di sapere che in questo secondo volume saranno svelate tracce del loro passato, insieme a nuovi segreti sull’esistenza dei Mezzi Demoni. La nostra Scarlett si trova a fronteggiare il dilemma tra l’amore puro e una passione improvvisa quanto inaspettata. Diverse forme di desiderio che tagliano i sentimenti come un bisturi. Mikael deve affrontare una prova durissima, che può compromettere il suo ruolo di Guardiano. Genziana, di solito sicura di sé, si trova intimidita nel dover affrontare la sua prima volta con Lorenzo. Ma non basta. Questa volta il pericolo sarà ancora più grande: se anche un sogno può uccidere, nessun luogo può essere considerato sicuro.

Ma ci sono tante altre novità in questa nuova avventura di Scarlett, di cui non voglio anticipare nulla per non rovinare la sorpresa! Posso dire che l’ho consegnato all’editore e che scriverlo è stata un’esperienza entusiasmante. Tra poco comincerà il lavoro di revisione delle bozze. Per l’uscita, però, c’è ancora da avere pazienza: si parla della prima metà di maggio.

Nel frattempo continua il successo del primo volume. Grazie al vostro passaparola, sono orgogliosa di segnalare che «Scarlett» su Anobii è a quota 200 e conta 45 recensioni. Quindi: grazie di cuore a tutti i lettori! Grazie a tutti quelli che l’hanno segnalato o consigliato sul blog o sulla propria pagina facebook. Grazie a chi ha scelto «Scarlett» per un regalo speciale, e grazie a tutti quelli che hanno commentato qui sul sito o nella mia pagina facebook o mi hanno scritto per esprimere il proprio parere o per chiedere notizie sul secondo volume.

Il seguito di «Scarlett» ci sarà grazie a voi. Mi raccomando, continuate con il passaparola 🙂

«H» L’almanacco del soprannaturale di Horror magazine

Segnalo l’uscita di «H» per l’editore Delos Books. Il primo numero, acquistabile nel webstore dell’editore, oltre all’annuncio del Premio Letterario intitolato a Algernon Blackwood, ad articoli di approfondimento, racconti e interviste a protagonisti del mondo dell’horror, contiene anche un’estesa anteprima su un mio progetto che vedrà la luce verso la fine dell’anno, in collaborazione con le disegnatrici Elena Cesana e Roberta Ingranata.

La copertina di «H» n.1
Barbara Baraldi su «H» L'almanacco dell'horror

Scarlett su Centritaliaonline

È uscita una mia intervista sul magazine Centritalia online, firmata Alessia Mattioli:

Foto di Mirella Malaguti

Scarlett, il gotico italiano è ambientato a Siena

Le vie medievali di Siena, una ragazza costretta a lasciare tutto e tutti, una scuola costruita sulle rovine di un monastero che nasconde un segreto, e tanta musica rock. Sono alcuni degli ingredienti di “Scarlett” (Mondadori), il romanzo urban fantasy, scritto Barbara Baraldi e ambientato proprio nella provincia senese. Diventata la regina del nuovo gotico italiano, la giovane scrittrice racconta a Centritaliaonline perché ha scelto proprio Siena, e le sue terre, per far muovere i personaggi del libro.

“Ho utilizzato Siena come scenario perché mi piace da sempre e mi ispira, l’ho visitata varie volte e ho fatto delle foto: alcune scene del romanzo le ho scritte proprio guardando quelle foto”.

Chi è Scarlett, la protagonista?

“E’ una ragazza di sedici anni, costretta per motivi di lavoro del padre, a lasciare Cremona, quindi gli amici e un nuovo amore, e andare a vivere a Siena. Frequenta una scuola, il San Carlo, costruita sulle rovine di un monastero, che conserva ancora un’ala dell’antica costruzione, in cui si trova la biblioteca. Scarlett è sola, i suoi genitori litigano sempre, e allora si rifugia tra i libri, dove incontra Edoardo, un uomo che riesce a leggere in un libro a caso la frase giusta che tira su il morale alla ragazza”.

Ti sei ispirata a una scuola vera di Siena?

“No, veramente l’ho creata dal nulla. Ma molti ragazzi mi hanno scritto chiedendomi informazioni sulla San Carlo perché volevano iscrivercisi!”.

Nel romanzo c’è anche molta musica rock, ha un ruolo importante?

“Mikael, il ragazzo che fulmina Scarlett solo con il suo sguardo di ghiaccio, è il bassista dei Dead Stones, un gruppo rock che va a suonare nella scuola. Per scrivere i testi della canzoni mi sono ispirata a David Bowie e i Cure. Nelle vene di Mikael scorre anche sangue demoniaco: sua madre è stata rapita da un demone, come nel mito di Persefone. Lui invece è come l’arcangelo Michele, il mio preferito da piccola, perché è un guerriero con la spada in mano: è un guardiano che ferma il male”.

Dunque un mix di fantasy e di realtà quotidiana…

“Sì, è proprio il genere urban fantasy, in cui c’è una parte sovrannaturale, e una parte umana, di vita quotidiana, che ho voluto ambientare nel senese, come il secondo capitolo di Scarlett che uscirà a maggio”

Ci può anticipare qualcosa?

“Siena e il suo territorio saranno ancora di più protagonisti. Ci sarà uno spettacolare scontro tra demoni e umani nella grande chiesa scoperchiata di San Galgano, in cui si trova la spada nella roccia: per vincere le forze del male la protagonista dovrà trovare la vera spada del santo”.

Alessia Mattioli

Articolo pubblicato su Centritalia Online

In attesa di Nebbia Gialla a Suzzara (MN): l’intervista su Libriblog

In occasione della mia partecipazione quest’anno alla quinta edizione del festival Nebbia gialla, che si svolgerà a Suzzara (MN) dal 4 al 6 febbraio, Camilla Biagini mi ha intervistato per uno speciale sul festival sul portale Libriblog. Per chi ha la possibilità di venire a Suzzara: vi aspetto sabato 5 febbraio a partire dalle 10:30 presso il Teatro Politeama (via Mazzini, 7) in compagnia di Cristina Zagaria e Laura Campiglio.

Barbara Baraldi, foto di Rino Bianchi
Foto di Rino Bianchi

Hai già avuto modo di partecipare al NebbiaGialla Suzzara Noir Festival. Che cosa ne pensi? Credi veramente che questo festival possa essere un ottimo punto di incontro per gli amanti della letteratura gialla e noir?

Penso sia un festival che farà sempre più parlare di sé, perché organizzato da persone appassionate e competenti. Ho partecipato all’edizione del 2009. Dovevo rimanere un giorno ma, un incontro tira l’altro, sono rimasta due intere giornate. L’incontro che mi ha colpito di più, in quell’occasione, è stato quello con Massimo Carlotto. Durante la presentazione di Perdas de Fogu, si è scatenato un acceso dibattito che ha coinvolto il pubblico e altri scrittori presenti in sala.

Che cosa ti aspetti da questa nuova edizione del NebbiaGialla Suzzara Noir Festival?

Niente di meno che le scorse edizioni: incontri sorprendenti, libri da scoprire e ottima cucina, nella cornice di una cittadina accogliente.

Sul blog del festival hai affermato che “la nebbia è anche una condizione mentale, perfettamente calzante per il personaggio di un noir”. Potresti spiegarci questa tua affermazione più nel dettaglio?

La nebbia modifica la percezione del paesaggio che abbiamo intorno. Confonde, fa perdere l’orientamento. Una metafora perfetta per descrivere la condizione esistenziale del personaggio di un noir.

Hai partecipato al documentario “Italian noir” per la Bbc insieme a Andrea Camilleri, Giancarlo De Cataldo, Massimo Carlotto e Carlo Lucarelli. Che cosa ti ha lasciato questa esperienza? Continue reading

Scarlett: la recensione di Books Passion

È uscita una recensione di Scarlett sul blog Books Passion:

Buon pomeriggio a tutti!!! Come va?Io ho una sensazione di appagamento totale grazie al libro che sto per recensire!Perchè ha in sè tutti gli elementi che ambisco e adoro.

Le note musicali sono solo sette ma combinandole tra loro vengono fuori mille armonie diverse. Così succede nei libri dallo stile gotico, noir o fantasy. Gli elementi sono sempre quelli ma le variazioni sono molteplici. E’ questa la bravura di Barbara. Sono emozionata perchè sento il peso e la responsabilità di questa recensione perchè vorrei cercare di condividere al massimo con voi tutto ciò che di speciale ha questo libro.

Non parliamo di vampiri, non parliamo di angeli caduti nè di licantropi. Spesso quando si parla del genere fantasy, la mente vola subito a questa tipologia di personaggi. Ma questo libro non è solo un fantasy, è un gotico (dunque ambientazioni misteriose,paranormale,conflitti interiori, scenari cupi e neri) e un romanzo moderno che ha come fulcro l’amore. Dare una definizione univoca sarebbe davvero troppo riduttivo.

Barbara con le parole è un portento perchè esse sono poetiche anche quando la situazione è triste e malinconica, le scene si stagliano davanti ai nostri occhi come diapositive e il contesto è molto familiare. Potrebbe davvero essere una storia vicina a noi, possibile nella sua realizzazione. In molte problematiche anche familiari mi sono ritrovata, il dolore, la tristezza, la felicità, il batticuore sono quelli che viviamo nel nostro quotidiano.

Poi ci sono le parti che definisco adrenalitiche: spesso si trasforma in un vero e proprio thriller con tanto di mistero e di ricerca dell’assassino. Continue reading

L’intervista sul portale Roma Dark

E’ uscita sul portale Romadark un’intervista, a proposito di Scarlett:

RomaDark ha avuto l’occasione di incontrare Barbara Baraldi, scrittrice poliedrica, considerata una delle realtà più interessanti del panorama gotico e noir italiano, che ultimamente sta ricevendo consensi di critica e lettori anche all’estero. Abbiamo parlato in particolare dell’ultimo lavoro, ovvero del meritato successo ottenuto con il romanzo urban fantasy “Scarlett”, e più in generale di varie tematiche legate al mondo della scrittura contemporanea. Secondo te da cosa dipende il successo che sta realizzando in questo periodo in generale la cultura gotica contemporanea, in particolare fra gli adolescenti?

Penso che gli adolescenti e i lettori in generale abbiano voglia di provare emozioni. Il gotico è come una carezza di velluto, alimenta la fantasia e la voglia di romanticismo. Le atmosfere sono cupe, e nascondono misteri. Niente è come sembra.

Quanto c’è di autobiografico nei tuoi romanzi, e quale personaggio ti assomiglia di più?

Amo pensare che i miei personaggi esistessero già, da qualche parte, in un universo parallelo. Il mio compito è Continue reading

In edicola con Confidenze: Eleonora De Angelis, commissario

Si trova sulla rivista “Confidenze” n.3, in edicola fino al 18 gennaio 2011, il racconto «Eleonora De Angelis, commissario». Bellissima la copertina dell’inserto, staccabile, che diventa un vero e proprio libricino da collezione.

Eleonora De Angelis su ConfidenzeUn estratto:

Il trillo del telefono spezzò il momento di intimità tra madre e figlia. A quell’ora non prometteva niente di buono.

“Scusami” farfugliò Eleonora. Non poté fare a meno di correre in corridoio e cercare il cellulare nella borsa. “Ma dove l’ho messo… eccolo!”

La voce all’altro capo era concitata. “Ciao Eleonora, sono Danilo. Non ti avrei mai disturbata a quest’ora se non fosse qualcosa di estremamente urgente.”

“Dimmi.”

“Poco più di un’ora fa hanno chiamato in Centrale per segnalare un rumore che sembrava uno sparo. Gli agenti hanno trovato il corpo senza vita di Fernando Capogna, il titolare di un’agenzia pubblicitaria in zona San Felice.”

“Si tratta di un omicidio?”

“È proprio questo il punto. Tutto farebbe pensare a un suicidio, ma il mio sesto senso dice che non è così. Sai quando scatta il mio campanello d’allarme?”

“Lo conosco bene, il tuo campanello di allarme. E so che porta guai.”

“Il giudice Carmine Mezzogiorno è già qui. Mi sentirei più tranquillo se ci raggiungessi per dare un parere.”

“Dammi l’indirizzo. Il tempo di organizzarmi con la baby sitter e sono da te.”

Eleonora arrivò all’agenzia Pensieri Sommersi con una brutta sensazione sotto la pelle. Continue reading

Scarlett: la recensione del portale Roma Dark

È uscita sul portale Roma dark – Italian subculture network, una recensione di Scarlett:

Scarlett è una sedicenne che si ritrova suo malgrado a subire il disagio del trasferimento in un’altra città, da Cremona a Siena, con tutte le difficoltà che ne conseguono: il rapporto con i genitori, l’introduzione in una scuola diversa, le vecchie amicizie che si perdono e quelle nuove che si fatica a conquistare.

Poi arriva l’amore, un amore apparentemente irrealizzabile che si materializza negli occhi di ghiaccio di un “mezzo demone” il quale, allo stesso tempo, ha le sembianze, il fascino, la sensibilità di un essere umano quasi idealizzato, fuori dal comune.

L’attrazione nasce durante il concerto dei Dead Stones, di cui Mikael (questo il nome della creatura) è bassista. Da questo momento in poi il romanzo si arricchisce di vicende oscure che ruotano tutte attorno ad un efferato e misterioso omicidio, e Scarlett dovrà confrontarsi con una realtà molto più inquietante delle sue paure adolescenziali: saranno proprio i sentimenti fra lei e Mikael a determinare poi l’evoluzione della storia e a definirne l’esito.

Se la recensione terminasse qui Continue reading

Italian noir su BBC4 starring Barbara Baraldi, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo, Carlo Lucarelli

Sarà trasmesso in Gran Bretagna e negli Stati Uniti il 27 dicembre il film di Francis Welch “Italian noir”, sul canale BBC4. Girato tra Roma, Bologna e Firenze, il film è basato su alcune interviste realizzate quest’estate, e su del materiale inedito ritrovato tra gli archivi della Rai. Si parla del “crime” italiano, da Carlo Emilio Gadda, da Leonardo Sciascia fino ai giorni nostri. Ci sono anch’io, insieme a Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo e Carlo Lucarelli.

Se ne parla qui: http://eurocrime.blogspot.com/2010/12/bbc4-nordic-italian-noir.html

Il sito ufficiale: http://www.bbc.co.uk/programmes/b00wwlll (nel sito sono disponibili anche dei clip filmato tratti dal film, ma purtroppo non sono visualizzabili in Italia)

Quatto chiacchiere con Matteo Grimaldi per il sito Sololibri.net

Matteo Grimaldi mi ha intervistato per il portale Sololibri.net:

Barbara, intanto ti do il benvenuto a quella che non sarà la solita intervista chilometrica, ma solo 4 chiacchiere contate.

Prima chiacchiera: La tua biografia letteraria parla chiaro: un lunghissimo elenco di successi in pochi anni. Il momento in cui tutto cambia nella vita di un artista è quasi sempre uno e ben preciso. Qual è stato il tuo, quello in cui hai avvertito che ce la stavi facendo sul serio?

Non credo ci sia stato un momento preciso in cui tutto è cambiato. Nella mia vita, a dire la verità, non ha mai funzionato così. Ogni traguardo, ogni cambiamento, è stato raggiunto grazie a piccoli passi, fatiche giornaliere affrontate con dedizione. All’inizio coltivavo la scrittura segretamente, come un fiore troppo delicato per essere svelato. Poi ho deciso di proporre il primo manoscritto per la valutazione. Dopo una serie infinita di rifiuti o di proposte da parte di editori a pagamento (che ero io rifiutare, confidando che prima o poi qualcuno avrebbe creduto in me senza chiedermi di sborsare soldi) è arrivata quella che aspettavo: un editore di nicchia, ma serio e reperibile, almeno su richiesta, in libreria. Ispirandomi a ciò che facevano le band musicali, ho creato una pagina promozionale su Myspace. Ho cominciato con le presentazioni. Sono arrivate le prime mail da parte di lettori che mi spronavano a continuare a scrivere, regalandomi le loro emozioni scaturite dalla lettura. Contemporaneamente, ho tentato la via dei concorsi letterari. Penso che rappresentino un ottimo modo per essere letti dai professionisti del settore. Così, è arrivata la vittoria al Gran Giallo Città di Cattolica, uno dei concorsi di “genere” più importanti in Italia. È stata una grande emozione sapere che scrittori come Carlo Lucarelli, Andrea G. Pinketts o Valerio Massimo Manfredi, avevano letto e apprezzato il mio racconto; una vera e propria botta di adrenalina. Ho continuato a scrivere con passione. Scrivevo la notte, la domenica o a volte la mattina prestissimo, prima del lavoro canonico “che mi toccava fà, pe’ campà”, come direbbe un caro amico. Penso che per proseguire in questo cammino, la passione sia necessaria quanto la determinazione, unita a una certa incoscienza. Passo dopo passo, sono arrivata alla pubblicazione con Mondadori. Ma il cammino è ancora lungo. E la strada sempre in salita.

Seconda chiacchiera: ‘Lullaby’ racconta di vite ossessionate, che nascondono le proprie pulsioni agli occhi degli abitanti della provincia, incapaci di vedere oltre la veste di apparente normalità che mostrano. Uno scrittore che non trova l’ispirazione, una studentessa in continue crisi di autolesionismo, una famiglia modello che custodisce un segreto ancorato nel passato. Cosa può spingere una persona normale a trasformarsi in un assassino? E cos’è normale?

Spesso mi capita che l’idea per un romanzo nasca da una visione, da cui scaturiscono delle domande. Difficilmente, al termine della stesura, mi trovo in mano le risposte; più spesso, altre domande. I personaggi di Lullaby sono in bilico tra le loro aspirazioni e la cruda quotidianità, fatta di frustrazioni e di esistenze al margine. La violenza è palpabile, nel microcosmo esistenziale del romanzo. Attraverso i resoconti dettagliati dei telegiornali, entra nelle case senza alcun filtro. Si insinua e si propaga attraverso un segreto terribile custodito gelosamente. Penso che non esista la normalità, e che ricercarla in maniera ossessiva, possa portare alla pazzia.

Terza chiacchiera: Sul tuo sito definisci ‘Scarlett’ un libro urban fantasy/supernatural romance. Continue reading

Fiori neri: la recensione di Franco Foschi

Lo scrittore Franco Foschi ha scritto una recensione di Fiori neri, recentemente uscito per Todaro Editore. Ricordo che Fiori neri è un volumetto da collezione in edizione limitata e può essere acquistato esclusivamente sul sito dell’editore.

Fiori neri 1

IN MARGINE A UNA DISCESA AGLI INFERI

La discesa agli inferi, dall’Anabasi di Senofonte in poi, è sempre stata molto popolare in letteratura, si tratti di inferni privati o pubblici, degli inferni a cui ci ha abituato la Storia o dei singoli inferni che tutto bruciano, ma dentro. Questi inferni non possono non interessare, se non altro per quel terribile ma inesorabile fascino che inevitabilmente il male solleva. Il bene è freddo e insignificante sulla pagina, meglio praticarlo che scriverne.

Barbara Baraldi questo lo sa bene, e infatti ha fatto del male il suo stuzzicante strumento di lavoro (letterario, of course). Per cui nel bel racconto “Fiori neri” si trova perfettamente a suo agio.

Trattasi di individuo che inizia male una giornata, e la finisce peggio. L’autrice ci dà pochi strumenti per giudicarlo, e lui stesso mantiene un estraniante distacco da ciò che ha fatto, perché dà l’impressione di non ricordarsene proprio del tutto, di ciò che ha fatto. E così inizia la sua personale anabasi, un viaggio che lo porterà ad attraversare la sua città quasi deserta, e il ‘quasi’ è secondario al fatto che gli incontri in realtà ci sono, e quasi tutti criminali. Il film della storia, che è infatti molto visiva, si snoda tra malesseri e inquietudini, violenza, risentimento, rammarico. Viaggiano coltelli a serramanico. Ma soprattutto viaggia un dolore progressivamente più appuntito, e più cosciente, perfetto per accrescere la tensione fino al climax finale.

Fermo restando che le storie non vanno troppo raccontate, ma lette.

Barbara ci mette il suo stile secco, spezzato, ritmico, per questo ammaliante, per questo spietato. Ma Gianluca Bucci ci mette le sue foto, i fiori neri che danno il titolo al racconto e alla sfiziosissima collana dell’editore più amorevole che c’è, Veronica Todaro. Le foto di Gianluca Bucci sono in sintesi la ripresa dello stile di Barbara: sono appuntite, in chiaroscuro, piuttosto cattive e non certo rassicuranti, in sintonia estrema (anche se la prefazione lascia intendere che nella collana non sempre ci saranno, o per forza, legami tra la parte visiva e la parte scritta) col dettato di Barbara.

Sia onore e gloria dunque ai “Fiori neri”, sia l’avventura editoriale di Veronica, sia il testo nero-nero di Barbara.

Franco Foschi

Di ritorno da Torremaggiore

Sono partita da Bologna che nevicava, e quando sono arrivata a Torremaggiore c’erano un sole pazzesco e quasi venti gradi! Tornata ieri sera, forse un po’ stanca, ma davvero carica di nuove energie. Parlare coi ragazzi delle scuole superiori è stata un’esperienza bellissima che non riuscirei a racchiudere con le parole. Conservo in un posticino vicino al cuore tutti i foglietti che i ragazzi hanno utilizzato alla fine delle conferenze per le domande o solo per lasciare un parere su Scarlett. Ci tenevo a postare qualche foto dell’evento e a ringraziare una volta di più Maria Antonietta, Giovanni e la splendida e bravissima lettrice per aver reso possibile tutto questo. Tra l’altro, oltre che a svolgersi in una cittadina bellissima, il Festival della letteratura per ragazzi di Torremaggiore vanta un’organizzazione e un’accoglienza degna dei festival più blasonati.

Barbara Baraldi, la necessità di scrivere: l’intervista su Nuova società

È uscito nei giorni scorsi un articolo-intervista firmato da Elena Romanello, sul magazine Nuova società.

Barbara Baraldi è uno dei nuovi nomi della letteratura di genere italiana, thriller e gotico, rivolto sia agli adulti, con i romanzi “La bambola dagli occhi di cristallo” e “Il giardino dei bambini perduti” (in corso di pubblicazione in Gran Bretagna), sia ai ragazzi, con “Scarlett”. Nuovasocietà ha voluto scoprire qualcosa in più su di lei e sulla sua scrittura.

Come mai si è messa a scrivere e perché ha scelto proprio il gotico e il giallo come generi?

Scrivere fa parte di me, non ho scelto di farlo, è stata quasi una necessità. Scrivo da sempre e allo stesso modo coltivo una passione bruciante per le storie. Forse ho proprio iniziato così; come sorella maggiore tenevo buoni i miei tre fratelli raccontando loro fiabe spaventose, o avventurose e mia madre si meravigliava di quanto riuscissi a farli stare buoni. Un giorno ho capito che queste storie potevo scriverle e per me si è aperto un mondo. Non ho scelto un genere piuttosto che un altro, sono le storie a chiamarmi e a farsi scegliere.

Che difficoltà ha incontrato nel farsi conoscere e avrebbe qualche consiglio per gli esordienti?

Il percorso per il professionismo Continue reading

Incontrando Barbara Baraldi e Scarlett: l’intervista su Moony Witcher

È recentemente uscita una mia intervista sul portale Moony Witcher, per un articolo firmato da Carlotta De Melas:

Foto di Leonardo Baldini

Barbara Baraldi scrittrice affermata, debutta con il primo romanzo per ragazzi, Scarlett. Ti va di raccontare ai nostri amici lettori chi sono i protagonisti di questa affascinante storia?

La protagonista principale è Scarlett, una ragazza di sedici anni che da poco si è trasferita in una nuova città. È la sua voce a condurci lungo le spirali della narrazione. Tra i problemi di inserimento nella nuova scuola e le incomprensioni con i genitori, si trova costretta a ricominciare tutto daccapo. A Cremona ha lasciato il suo migliore amico, che forse stava diventando qualcosa di più. Durante il tradizionale concerto di inizio anno Scarlett incontra Mikael, il bassista dei popolari Dead Stones. La sua bellezza la turba e i suoi occhi di ghiaccio sembrano celare una malinconia infinita. Poi ci sono Vincent e Ofelia, Caterina e Genziana, la perfida Lavinia, Umberto che si innamora di Scarlett ed Edoardo il bibliotecario, intelligente e sensibile, che le insegna ad ascoltare la voce dei libri. Poi un omicidio e il soprannaturale che entra prepotente nella sua vita.

Quando e come hai creato il personaggio di Scarlett?

Penso che Scarlett vivesse già in un angolo della mia mente. Era tanto tempo che Continue reading